Informazioni
Gruppo: Unborn Suffer
Titolo: Unborn Suffer
Anno: 2012
Provenienza: Polonia
Etichetta: Ghastly Music
Contatti: facebook.com/UnbornSuffer
Autore: Mourning
Tracklist
1. Human (I Am)
2. I Am Your Nemesis
3. Drugie Powolanie
4. Chains Of Nothingness (Rotten Womb)
5. From Torture To Concience
6. Post Abortum Pt 2
7. All Hope Abandoned
8. In Shadows And Dust [cover Kataklysm]
9. Deadly Deceivers
10. Fuck Until I Die
11. Procreated Suffering
12. Unborn Suffer
DURATA: 26:34
Gli Unborn Suffer hanno festeggiato la decade d'attività nel 2012, dopo aver mosso i primi passi nel 2002 con il demo "Unborn Suffer". L'anno passato hanno rilasciato fra l'altro la loro quarta uscita full, anch'essa dal titolo omonimo, come a voler rinverdire gli intenti d'inizio carriera.
La formazione polacca, la quale cambia membri in formazione come fossero mutande al mattino (l'ultimo a finire fuori dai ranghi è stato il cantante Maciej "Mithras" Sybilski, presente proprio in questo disco), si muove all'interno della zona "brutallara", rimanendo legata a uno stile affine agli anni Novanta, in cui le tirate all'impazzata sempre e comunque non erano d'obbligo. Troviamo quindi, oltre alla forma di violenza caratterizzata da tempistiche martellanti e a spron battuto, anche sezioni dove il sound diviene più cupo e morboso, allentando la presa.
Non inventano niente di nuovo, la solfa è quella che conosciamo e ascoltiamo da tempo immemore, e che ci piace proprio perché pesta cattiva e alimenta atmosfere marcescenti, oltretutto con buonissimi risultati: "Human (I Am)", dal quale è stato ricavato anche un video; "I Am Your Nemesis", in cui appare il primo ospite (Levan dei Mastabah, autore pure dell'assolo contenuto in "All Hope Abandoned") che inserisce la sua "dolce" ugola nel contesto; la brevissima e ficcante "Chains Of Nothingness (Rotten Womb)"; "Procreated Suffering", secondo episodio che vede il supporto di un elemento esterno alla band (Andy Weedgrinder dei particolarmente "stoned" Cannabis Corpse) sempre alla voce.
È discutibile invece l'utilità degli intermezzi "Post Abortum Pt 2" e "Fuck Until I Die", mentre sono apprezzabili sia la cover dei Kataklysm di "In Shadows And Dust", estremizzata per l'occasione, che l'ambientazione decadente fornita dai synth dell'ospite Lestath nella titletrack strumentale posta in chiusura del lavoro. C'è pure una piccola sorpresa prima della reale conclusione del disco, però la lascio scoprire a voi.
Gli Unborn Suffer sono una di quelle band che svolgono il compito in modo onesto e privo di sbavature. Mostrano di possedere un batterista, Lukasz "Lukass" Ziólkowski, capace di fornire dinamismo alla proposta (notate i buonissimi i cambi di tempo in "Deadly Deceivers") e dal canto suo Maciej sciorina una prova convincente per quanto concerne la combinazione fra growl, scream soffocati e invasioni "suine" dietro al microfono.
In definitiva, se nel vostro stereo girano ancora e ancora gli album dei vecchi Devourment e Dying Fetus, se quel periodo musicale per voi non è mai finito, un ascolto a "Unbourn Suffer" dovreste decisamente darlo e chissà, magari a un prezzo discreto potreste anche togliervi lo sfizio dell'acquisto.