Informazioni
Gruppo: Hürlement
Titolo: Terreur Et Tourment
Anno: 2012
Provenienza: Francia
Etichetta: Emanes Metal Records
Contatti: facebook.com/hurlementheavymetal
Autore: Mourning
Tracklist
1. Inquisition
2. The Harvester
3. Prince Noir
4. The Sign Of The Beast
5. The Song Of Steel
6. Dogue De Brocéliande
7. Last Days Of Summer
8. Brothers Of The Watch
9. Tigres Volants
10. A Feu Et A Sang
DURATA: 56:24
Classici che di più non si può, tornano in scena i francesi Hürlement a quattro anni di distanza dal debutto "De Sang Et D'Acier", e lo fanno con un disco, "Terreur Et Tourment", che rivendica un'appartenenza ideologica musicale inchiodata al mondo metallico degli anni Ottanta. Amate formazioni come Manowar, Judas Priest, Running Wild, Savage Grace, ADX, H-Bomb e Sortilège? Bene, siete capitati nel posto giusto.
Il quartetto parigino è considerabile in qualità di "seguace" integralista di ciò che fu: è l'heavy metal con tutti i suoi cliché e la sua energia genuina a offrire il materiale su cui costruire il sound di questo disco che, nella forma e nel contenuto, non si allontana poi eccessivamente da quanto espresso nella prima prova pubblicata, ma qualitativamente mostra una band più completa e affinata in fase di composizione. La scaletta è coinvolgente, offre pezzi che infilano uno dietro l'altro una serie di riff veloci e taglienti e attimi di nerboruta mascolinità, mentre il cantante Alexis The Warnabot nei momenti in cui non s'impegna indefessamente a "urlare", aspetto che fortunatamente non viene protratto in continuazione, è abile nell'apportare un'ulteriore dose di carica epica nei brani.
Se negli episodi in inglese sembra che gli Hürlement si siano affidati al dizionario Bignami "Manowar-Metal", con le solite parole che rimbalzano all'orecchio, in quelli cantati in francese possono invece vantare anche una discreta attitudine alla narrazione. In tal senso questi ultimi divengono quindi particolarmente interessanti, perché capaci con poco di offrire una chiara raffigurazione di personaggi quali: Edoardo di Woodstock (il "Principe Nero"), principe di Galles, "mattatore" dei francesi da lui sconfitti nei conflitti di Crécy (1346) e successivamente di Poitiers (1356); il conte di Longueville, Bertrand Du Guesclin, per quanto credo d'aver compreso da "Dogue De Brocéliande"; e infine gli aviatori coinvolti nella Seconda Guerra Mondiale, le cui gesta vengono raccontate in "Tigres Volants", così come accaduto in "Kamikaze" (traccia contenuta in "De Sang Et D'Acier").
Gli Hürlement se la cavano sempre e comunque egregiamente, venendo tra le altre cose supportati dalla buona produzione curata da Axel Wursthorn, il quale riesce a far convivere armonia e solidità, e dato che anche l'occhio vuole la sua parte, dall'indovinata copertina firmata da Jean Pascal Fournier, artista la cui lista di collaborazioni in curriculum è decisamente lunga e apprezzabile.
Siete dei maniaci dell'heavy metal? La risposta è sì? Allora "Terreur Et Tourment" finirà con molta probabilità nella vostra lista acquisti, possiede tutto ciò che andate cercando.
Il quartetto parigino è considerabile in qualità di "seguace" integralista di ciò che fu: è l'heavy metal con tutti i suoi cliché e la sua energia genuina a offrire il materiale su cui costruire il sound di questo disco che, nella forma e nel contenuto, non si allontana poi eccessivamente da quanto espresso nella prima prova pubblicata, ma qualitativamente mostra una band più completa e affinata in fase di composizione. La scaletta è coinvolgente, offre pezzi che infilano uno dietro l'altro una serie di riff veloci e taglienti e attimi di nerboruta mascolinità, mentre il cantante Alexis The Warnabot nei momenti in cui non s'impegna indefessamente a "urlare", aspetto che fortunatamente non viene protratto in continuazione, è abile nell'apportare un'ulteriore dose di carica epica nei brani.
Se negli episodi in inglese sembra che gli Hürlement si siano affidati al dizionario Bignami "Manowar-Metal", con le solite parole che rimbalzano all'orecchio, in quelli cantati in francese possono invece vantare anche una discreta attitudine alla narrazione. In tal senso questi ultimi divengono quindi particolarmente interessanti, perché capaci con poco di offrire una chiara raffigurazione di personaggi quali: Edoardo di Woodstock (il "Principe Nero"), principe di Galles, "mattatore" dei francesi da lui sconfitti nei conflitti di Crécy (1346) e successivamente di Poitiers (1356); il conte di Longueville, Bertrand Du Guesclin, per quanto credo d'aver compreso da "Dogue De Brocéliande"; e infine gli aviatori coinvolti nella Seconda Guerra Mondiale, le cui gesta vengono raccontate in "Tigres Volants", così come accaduto in "Kamikaze" (traccia contenuta in "De Sang Et D'Acier").
Gli Hürlement se la cavano sempre e comunque egregiamente, venendo tra le altre cose supportati dalla buona produzione curata da Axel Wursthorn, il quale riesce a far convivere armonia e solidità, e dato che anche l'occhio vuole la sua parte, dall'indovinata copertina firmata da Jean Pascal Fournier, artista la cui lista di collaborazioni in curriculum è decisamente lunga e apprezzabile.
Siete dei maniaci dell'heavy metal? La risposta è sì? Allora "Terreur Et Tourment" finirà con molta probabilità nella vostra lista acquisti, possiede tutto ciò che andate cercando.