lunedì 28 dicembre 2009

BLOODLINE - Hate Procession


Informazioni
Gruppo: Bloodline
Anno: 2009
Etichetta: W.T.C. Blut & Eisen
Autore: Akh.

Tracklist
1. Intro: Berzloj
2. The Great Becoming
3. Order Of The Parasite
4. The Stampede
5. Jerusalem Addio
6. Day Of The Vulture
7. Total Peace
8. Après Moi, Le Deluge (Bonus Track, presente solo nell'edizione vinile o digipack)
9. Hidden Track (Bonus Track, presente solo nell'edizione vinile o digipack)

DURATA : 56:00

Signori, se lo avessi saputo prima, questa per me sarebbe stata indubbiamente fra le uscite piu' attese del corso di quest'anno; invece mi è arrivata la notizia assolutamente inaspettata e come sovente succede, la mia attenzione a questa nuova uscita dei Bloodline è stata spasmodica ma al contempo piena di aspettative, che potevano far prevedere le piu' catastrofiche delle delusioni.
Le curiosita' si palesavano pure nell'espressione artistica con la quale i nostri svedesi si sarebbero presentati, in quanto nel precedente mini "The Citadel Of Everlasting Tyranny" mi avevano spiazzato con un lunghissimo pezzo di Dark Ambient, scuro, monotono e monolitico, da qui i dubbi sull'attuale scelta stilistica (Released digitally only on Misantrof ANTIRecords. Can be downloaded for free here:
http://www.misantrof.net/mma_bloodline.htm ).
Torniamo al presente, i Bloodline sono una formazione assolutamente rivoluzionata ad eccezione del mainman Sasrof (Diabolicum), che stavolta sceglie di avvalersi di componenti provenienti da Onskapt, Naglfar, Setherial, Shining, in pratica l'ennesimo Dream Team.
Le danze si aprono con l'intro "Berzloj" un intro classicamente elettronico che gia' mi riporta alla mente i sopraccitati Diabolicum per fredezza e cinismo, ma l'arrivo di "The Great Becoming" una suite di tredici minuti ci fa vedere che i Bloodline sono una metal band con le eccezioni del caso come chi conosce Sasrof puo' gia sapere.
Il brano è una gioia per le orecchie di chi attendeva il padre padrone dei Diabolicum da anni; ritmiche marziali, tastiere evocative e campionamenti crudi mi ammaliano immediatamente creando una tensione che non provavo da tempo, chitarre lente e laceranti vengono sovrapposte a vocals disperate e crudeli a cui certi lievi arrangiamenti fanno da contraltare, a mio avviso mai titolo fu piu' azzeccato, veramente un immenso ritorno!
L'impressione è che piu' che avere un filo conduttore con "Werewolf Training" ci sia un ritorno all'epoca dell Ep "A Pestilence Long Forgotten", in cui a sprazzi l'influenza dei Diabolicum fa capolino, e cio' non puo' farmi che piacere.
"Order Of The Parasite" è un pezzo che va oltre i dieci minuti, ma anche in questo caso non esiste altro che soddisfazione per come il brano sa svilupparsi, i tempi rimangono abbastanza lenti e cadenzati, mentre sono gli arrangiamenti e le parti vocali a prendersi la ribalta facendosi apprezzare in toto, per intensita' profusa.
"Jerusalem Addio" e "Day Of The Vulture" ci accompagnano per altri diciassette minuti, dove i ritmi variano leggermente e le chitarre si ritagliano spazi interessanti ed in alcuni frangenti si annusano quasi tempi industriali, in altri frangenti le composizioni accelerano i ritmi in altri ancora divengono piu' riflessive, ma sempre mantenendo alto il tasso di eccitazione, che non scema mai anche a causa di arrangiamenti ipnotici e a volte tremoli, su cui cala l'attenzione, il riffing semplice e diretto non fa' che accentuare tali risultati.
Con "Total Peace" il cd ordinario si conclude, sorprendendo l'ascoltatore nuovamente con un pianoforte che intesse una melodia quasi sognante su cui una concitata parte vocale stride creando quel sapore agrodolce delle creazioni di Sasrof.

Le due bonus track presenti nelle edizioni limitate sono a mio avviso le due anime che ben si manifestano profondamente in questo disco, se "Après Moi, Le Deluge" è uno spoken word campionato che fa del cinismo sonoro il suo verbo, non possiamo dire altrettanto del brano nascosto in chiusura, un brano incredibile in cui una chitarra pesa, si mette a disposizione ad arrangiamenti vocali e di flauti e a melodie da serie televisive anni '70, che vi lascera' esterefatti, solo per quest'ultimo brano sarebbe da accaparrarsi la versione digipack.

In ultima analisi, non posso che dirmi assolutamente soddisfatto del ritorno di quel genio di Sasrof (augurando che prima o poi anche i Diabolicum possano tornare a demolire il pianeta con una nuova proposta), consigliato a chi sa aprirsi a nuove frontire del Black Metal, per gli altri che restino nel proprio oblio, le delusioni in questo caso sono opera di altri.

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