Informazioni
Gruppo: Eroded
Anno: 2009
Etichetta: Konqueror Records
Autore: Leonard Z
Tracklist
1. Inceptive Point of Vengeance
2. Sunless Jubilation
3. The Harmful Order
4. Vertex On Siege Divine
5. Reduced To One
6. Symmetric Killing Synthesis
7. Arise Through Katalepsy
8. The Ultraidol Sycophants
9. Unbounded Soulless Scene
DURATA : 39:58
Ed eccoci a una band di casa nostra che, a sei anni dalla sua formazione, sforna il primo cd sotto l’egida della Konqueror Records di Singapore, etichetta conosciuta per la sua passione per il sound svedese dei primi ’90. Il lavoro in questione non è un vero e proprio debut, ma la ristampa su cd dei loro due demo: “Test The Grace Infliction” del 2007 e “Banner Of The Unrest Exile” del 2006. Iniziamo col dire che il prodotto si presenta bene: la cover, disegnata da Adam Zaars è perfetta, il booklet contiene i testi e le foto della band, oltre alle copertine dei due demo. Dal punto di vista delle canzoni quello che ci propongono gli Eroded sono nove pezzi di puro Death Metal svedese nella vera maniera (ho detto vera, non vecchia!), secondo i canoni impartiti da gruppi storici quali Entombed (prima che perdessero la testa) e Grave. In particolare i Grave sembrano il vero punto di riferimento del gruppo, sia per quanto riguarda la struttura dei pezzi che il suono complessivo del lavoro, che rimanda fortemente al capolavoro “You’ll Never See”. Da questa descrizione sapete già cosa aspettarvi: suono di chitarra partorito dal pedalino Heavy Metal 2 della Boss+Marshall, voce gutturale, batteria in 4/4, rallentamenti, assoli col giusto tocco di melodia. I pezzi sono trascinanti e hanno tiro. A quanto pare i ragazzi hanno ben chiara l’identità della band, che non si limita a clonare un genere, ma che apporta il suo contributo in maniera più che dignitosa. Diciamo che se gli Entombed, invece di propinarci “Wolverine Blues”, avessero fatto uscire un album su queste coordinate sarebbero ancora una delle mie band preferite! Se dovessi trovare un unico difetto al lavoro è il diverso livello qualitativo dei due demo. I primi pezzi del cd, che provengono da “Test The Grace Infliction”, sono nettamente superiori sia per qualità di registrazione che strutturazione ed esecuzione. D’altra parte questo è anche un bene, visto che questo lavoro mostra una band lanciata verso una crescita artistica che sembra migliorare di anno in anno e questo cd lo testimonia in pieno. Non ci resta che attendere la band al loro vero debut, perché se le premesse sono queste possiamo dire che abbiamo davvero un pezzo di Svezia in Italia! Per i lettori: comprate questo lavoro, i ragazzi lo meritano… e anche le vostre orecchie!
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