Informazioni
Gruppo: Deadriver Wasteland
Anno: 2009
Etichetta: Self Released
Autore: Mourning
Tracklist
1. Plotting Merciless Retribution
2. Thing In The Crypt / By This Axe I Rule
3. Power of Old
4. Cheat Death
5. Path To Dark Mountain / Devourer of Souls
6. Axis of Evil
7. River of Woe
8. Road Warrior
9. The World’s End
DURATA: 01:07:36
Seconda fatica per questa band canadese, dopo già un più che soddisfacente esordio “They Die We Fight” torna con il suo death metal battagliero, “Plotting Merciless Retribution” è una conferma (con qualche seppur lieve passo in avanti) di ciò che la prima prova c’aveva mostrato.
La band riesce ad essere una vera e propria macchina da guerra pur sfruttando una vena melodica possente che ne caratterizza il sound in maniera evidente.
Uno spirito che riesce ad unire (non nello stile ma nella proposizione mentale) i modi di vivere lo scontro e la lotta di una formazione come i Bolt Thrower dedita all’arte delle guerra moderna alla mentalità fiera ed evocativa degli Amon Amarth.
I brani come già nel suo predecessore hanno mantenuta intatta anche la lunga durata, cosa che per molti potrebbe essere un’ostacolo, per fortuna questo “Plotting Merciless Retribution” ha un’aurea forte e conquistatrice che si snoda brano dopo brano come fosse un libro teso a narrarci una vera a propria storia che c’avvolge dall’inizio alla fine
trovando apici assoluti in “Thing In The Crypt/By This Axe I Rule”, “Path To Dark Mountain”, “Devourer Of Souls” e “The World’s End”. I tempi sono spesso marziali e pesanti evitando di perdersi in stupide accelerate che ne allenterebbero una tensione interna costante e incalzante.
Degno di nota il lavoro di riffing da parte delle due asce sempre ben calibrate e che si concedono in fase solistica a brevi passaggi melodici azzeccati e di un cantante che con il suo growl non troppo profondo ma roco e incisivo dà ai brani il giusto spunto finale.
La produzione è molto buona, vantaggio di non poco conto visto che imprime una bella spinta a dei pezzi di per sè già più che validi, i suoni sono ben bilanciati, l’esser pulitina non ha giocato a scapito dell’atmosfera ricreata dalla band.
Un ascolto piacevole ed intrigante, non canonicamente death soprattutto per chi ama un old school anche se forzato ma che ha tante buone carte da metter sul tavolo a suo favore, a voi adesso fiondarvi e decidere da quale lato dello schieramento schierarvi,
con loro o contro di loro?