Informazioni
Gruppo: Atretic Intestine
Titolo: Encased
Anno: 2012
Provenienza: Finlandia
Etichetta: Inverse Records
Contatti: facebook.com/Atretic
Autore: Mourning
Tracklist
1. Foreskin Mask
2. Devoured By Dogs
3. Cannibal Breed
4. Female Degradation
5. Deadlift
6. Enforcement Of Natural Selection
7. Divinity Through Self-Mutilation
8. Rectal Destruction
9. Cuntgrinder
10. As My Body Rots
DURATA: 42:29
La Finlandia metal produce materiale a valanga e, come di frequente accade, dietro a un gruppo poco noto vi si ritrovano personaggi già incrociati nel tempo.
Questo discorso vale anche per gli Atretic Intestine, formazione proveniente da Turku che, dopo aver sfornato due demo ("The Feast" e "Tools Of Torture") e due ep ("Voices Beyond The Grave" e "Human Ravagery") nel triennio che va dal 2007 al 2010, due anni più tardi si presenta con il primo full "Encased", vedendo in line-up la presenza di musicisti coinvolti, in qualità di membri o ex, in realtà quali Cumbeast, Virulent Blessing, Mahapralaya, Dethera e Frostbitten Kingdom, musicisti che sono quindi sempre stati attivi e pronti a dire la loro nella scena underground.
Con questo parto discografico i nostri ci donano una lezione, probabilmente a molti già nota, incentrata sulla parte più bestiale ed efferata del genere: abbiamo a che fare con un album che in maniera equilibrata si snoda fra pulsioni old school, movenze brutal e un utilizzo della tecnica dedito solo a fortificare la resa dei brani, non vi sono presenze di "ghirigori" o chissà quale atto cervellotico a complicarne l'esistenza.
Gli Atretic Intestine, al pari di buoni manovali che hanno appreso gli ordini dai capomastri, smantellano cadaveri, disseminano pozze di sangue e si cibano di resti umani; non sto neanche a citarvi quali possano essere le influenze a riferimento del sound perché verrete a contatto con nomi distinguibilissimi, mentre ciò che più mi preme è evidenziare il fatto che, nell'avvalersi di un vissuto raccontato e sviscerato più volte in passato, "Encased" è capace di portare a termine il proprio compito con pezzi che, nel bene come nel male, devono essere considerati per ciò che sono, ovvero esempi di violenza riversati nelle orecchie e, mettendo di lato aspettative particolari, vi risulterà tutt'altro che difficile godere di tracce quali "Foreskin Mask", "Cannibal Breed", "Divinity Through Self Mutilation" o l'ultima "As Body Rots".
Per ciò che concerne i vari aspetti legati alla prestazione strumentale e alla produzione, i finnici non hanno poi molto da farsi perdonare: sotto entrambi i punti di vista sono infatti decisamente professionali e la preparazione del quintetto è indubbiamente valida. Poi, vocalmente parlando, Iiro Kosonen, con il suo growlare che non risparmia tratti "suineggianti", è la valvola di sfogo ideale per i brani.
Inutile tirarla per le lunghe: se siete degli ossessionati del sound che "macella", questo "Encased" troverà spazio fra i vostri ascolti; se però, al contrario, il vostro primo pensiero non fosse "come suona il disco" ma "come dovrebbe suonare", mi sa proprio che gli "standard" ai quali si attengono gli Atretic Intestine non fanno per voi, potete passare oltre.