Informazioni
Gruppo: The Alvaret Ensemble
Titolo: The Alvaret Ensemble
Anno: 2012
Provenienza: Germania
Etichetta: Denovali Records
Contatti: facebook.com/AlvaretEnsemble
Autore: Mourning
Tracklist CD 1
1. Byd
2. Eac
3. Dde
4. Ulc
5. Ond
Tracklist CD 2
1. Ysj
2. Teq
3. Muo
4. Wju
5. Jji
DURATA: 1:24:43
La Denovali Records continua a promuovere musica alienante, i The Alvaret Ensemble difatti sono una di quelle sorprese che vorrei rifare più volte. Il gruppo formato da musicisti compositori unitisi per l'occasione è francamente spiazzante, un po' come lo sono stati i Kilimanjaro Dark-Jazz Ensemble anni fa al primo ascolto.
Le figure che ruotano attorno a questa realtà sono quelle di Greg Haines (piano), Jan Kleefstra (voce e poemi), Romke Kleefstra (chitarra ed effettistica) e Suitze Pruiksma, ai titolari della band si uniscono le partecipazioni degli ospiti Iden Reinheart e Peter Broderick (violino), Hillary Jeffery dei citati K.D.J.E. (trombone) e Martyn Heyne (organo da chiesa).
La musica è minimalista, struggente, lenta e al di fuori dal tempo, una combinazione di jazz scuro e dai toni "blue" col quale si fondono un manto "doom" — non in riferimento al genere, quanto per la dilatazione con cui i pezzi ammantano l'orecchio, conquistandolo con escursioni sonore elementari che alternano un'estrema e conciliante delicatezza a improvvise e rumorose intrusioni, evitando però che una qualsiasi forma di frenesia possa impossessarne — e l'aura della classica sublime ed elegante.
Il doppio album sino a quando viene "trattato" come un semplice sottofondo di compagnia è alquanto rilassante, offrendo già vari spunti di riflessione; una volta però che ci si addentra, lasciato fuori il resto e concentrandosi su ciò che i The Alvaret Ensemble propongono, avrete una dimensione immensa nella quale spaziare.
La purezza dell'improvvisazione, il modo in cui si concatenano le entrate dei singoli strumenti, la profondità sconfinata e l'immersione totale in un universo dove la luce-guida pare variare assiduamente di forma e colore vi terranno ancorati ma con discrezione; è un vacillare interrotto da una mano che vi assesta e v'invita a seguirla, lasciandovi decidere sin a quando farlo, fra camere buie, saloni infiniti e... a voi scoprire la migliore raffigurazione immaginaria ideale per rappresentare tale percorso.
Le incursioni di voce recitata da parte di Jan donano al disco un'adimensionalità maggiore, gli interventi sono mirati e interpretati in lingua frisone (all'interno del digipak troverete comunque il testo anche in inglese), acuendo quella pulsione emotiva odierna, incontaminata magia artistica.
V'invito a spegnere le noie della giornata, a disconnettere il cervello dai tumulti causati dalla routine e soltanto successivamente affondare con la mente in questo splendido lavoro, eliminando quasi del tutto le luci e facendo in modo che sia l'intimità espansa dei The Alvaret Ensemble a condurvi. Il luogo che diverrà in quel momento il vostro rifugio lo concorderete con la musica, basterà premere "play".
Gruppo: The Alvaret Ensemble
Titolo: The Alvaret Ensemble
Anno: 2012
Provenienza: Germania
Etichetta: Denovali Records
Contatti: facebook.com/AlvaretEnsemble
Autore: Mourning
Tracklist CD 1
1. Byd
2. Eac
3. Dde
4. Ulc
5. Ond
Tracklist CD 2
1. Ysj
2. Teq
3. Muo
4. Wju
5. Jji
DURATA: 1:24:43
La Denovali Records continua a promuovere musica alienante, i The Alvaret Ensemble difatti sono una di quelle sorprese che vorrei rifare più volte. Il gruppo formato da musicisti compositori unitisi per l'occasione è francamente spiazzante, un po' come lo sono stati i Kilimanjaro Dark-Jazz Ensemble anni fa al primo ascolto.
Le figure che ruotano attorno a questa realtà sono quelle di Greg Haines (piano), Jan Kleefstra (voce e poemi), Romke Kleefstra (chitarra ed effettistica) e Suitze Pruiksma, ai titolari della band si uniscono le partecipazioni degli ospiti Iden Reinheart e Peter Broderick (violino), Hillary Jeffery dei citati K.D.J.E. (trombone) e Martyn Heyne (organo da chiesa).
La musica è minimalista, struggente, lenta e al di fuori dal tempo, una combinazione di jazz scuro e dai toni "blue" col quale si fondono un manto "doom" — non in riferimento al genere, quanto per la dilatazione con cui i pezzi ammantano l'orecchio, conquistandolo con escursioni sonore elementari che alternano un'estrema e conciliante delicatezza a improvvise e rumorose intrusioni, evitando però che una qualsiasi forma di frenesia possa impossessarne — e l'aura della classica sublime ed elegante.
Il doppio album sino a quando viene "trattato" come un semplice sottofondo di compagnia è alquanto rilassante, offrendo già vari spunti di riflessione; una volta però che ci si addentra, lasciato fuori il resto e concentrandosi su ciò che i The Alvaret Ensemble propongono, avrete una dimensione immensa nella quale spaziare.
La purezza dell'improvvisazione, il modo in cui si concatenano le entrate dei singoli strumenti, la profondità sconfinata e l'immersione totale in un universo dove la luce-guida pare variare assiduamente di forma e colore vi terranno ancorati ma con discrezione; è un vacillare interrotto da una mano che vi assesta e v'invita a seguirla, lasciandovi decidere sin a quando farlo, fra camere buie, saloni infiniti e... a voi scoprire la migliore raffigurazione immaginaria ideale per rappresentare tale percorso.
Le incursioni di voce recitata da parte di Jan donano al disco un'adimensionalità maggiore, gli interventi sono mirati e interpretati in lingua frisone (all'interno del digipak troverete comunque il testo anche in inglese), acuendo quella pulsione emotiva odierna, incontaminata magia artistica.
V'invito a spegnere le noie della giornata, a disconnettere il cervello dai tumulti causati dalla routine e soltanto successivamente affondare con la mente in questo splendido lavoro, eliminando quasi del tutto le luci e facendo in modo che sia l'intimità espansa dei The Alvaret Ensemble a condurvi. Il luogo che diverrà in quel momento il vostro rifugio lo concorderete con la musica, basterà premere "play".