domenica 3 marzo 2013

DAEMONICUS - Deadwork


Informazioni
Gruppo: Daemonicus
Titolo: Deadwork
Anno: 2012
Provenienza: Svezia
Etichetta: Abyss Records
Contatti: facebook.com/Daemonicus.nu
Autore: Mourning

Tracklist
1. A Dead Work Of Art
2. The Grandeur Of Total Termination
3. Embracing Her Remains
4. We Feast On Your Flesh
5. The Hymn Of Ubo Sathla
6. From Alive To Dead Life
7. Blood Red November (MDXX)
8. Inhabited
9. Nothing But Death
10. As Extinction Came

DURATA: 43:23

Il death svedese dei Daemonicus ritorna sulla scena con il secondo capitolo "Deadwork", il gruppo scandinavo non mi aveva esaltato particolarmente con il debutto "Host Of Rotting Flesh", album onesto nel contenuto, ma decisamente non in grado di competere con la moltitudine di formazioni che si dibattono all'interno della stessa cerchia sonora. Nel songwriting infatti mancavano spunti che andassero al di fuori dal comunissimo standard e quindi anche discutendone con amici lo catalogai come il più classico dei lavori da "sei politico".
Sono trascorsi tre anni, contraddistinti da un avvicendamento dietro le pelli (Johan Hallbäck al posto di Magnus Boström) e dal cambio di etichetta col passaggio dalla ViciSolum Productions alla Abyss Records. Si potranno quindi riscontare delle effettive novità? Sì, qualcosa si è mosso e in positivo.
Premettendo che siamo ancora di fronte a una formazione "ordinaria", le tracce di quest'ultima prova sono ancora una volta derivative sino al midollo e figlie di quel sound battagliero che porge una guancia alla madre patria e l'altra in zona britannica. Avrete modo di poter apprezzare però alcuni piccoli e significativi miglioramenti, noterete infatti come le canzoni siano maggiormente scorrevoli, dotate di melodie lievemente più affilate e in possesso di una compattezza granitica ancor più consistente; molto di questo lo si deve soprattutto alla prestazione in stile "macigno" offerta da Johan.
Tutti questi puntelli palesano una maggiore sicurezza nei propri mezzi da parte della band, del resto i cliché del genere ci sono proprio tutti, ma l'uso che ne vien fatto stavolta per arrivare all'orecchio
trova una via un pizzico più interessante.
Una volta premuto "play", riscontrerete quattro episodi da tenere realmente in considerazione ("The Grandeur Of Total Termination", "We Feast On Your Flesh", "From Alive To Dead Life" e "Nothing But Dead"), rileverete una produzione curata e "moderna" e potrete quindi decidere sul momento se optare per una ripetizione appassionata dell'ascolto oppure relegare il disco al ruolo di piacevole compagnia saltuaria.
In definitiva, per quanto i Daemonicus siano lontanissimi dall'eccellenza o dal rendervi partecipi di un'esperienza revivalistica di qualità superiore, svolgono il loro dovere senza sbavature e con una marcia avanzata rispetto al passato: che sia arrivata per loro la sveglia che serviva? Lo scopriremo solo in futuro, per ora accontentiamoci di "Deadwork".

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