lunedì 25 marzo 2013

CEMETERY LUST - Screams Of The Violated


Informazioni
Gruppo: Cemetery Lust
Titolo: Screams Of The Violated
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Headsplit Records
Contatti: facebook.com/CemeteryLust
Autore: Mourning

Tracklist
1. Throw The Switch
2. Perverted Aggressor
3. Sexual Maniac
4. Resurrected Whore
5. Black Angels Of Hell
6. Demonic Dementia
7. Possessed Confessions
8. Night Of The Creep

DURATA: 27:04

L'underground è vivo e fortunatamente spesso si distacca notevolmente dalle produzioni patinate, plastificate, di natura seriale e fottutamente inquadrate alle quali in troppi ci hanno abituato, così come si distacca dalle esecuzioni prive di passione e ancor più standardizzate nell'animo che nei suoni.
Signori miei, ci siamo un po' rotti le palle: è veramente frustrante quando ascolti un album e sbraiti mezz'ora perché la produzione lo inchioda maledettamente alla media, mentre il materiale presentato vale molto, ma molto di più. Il thrash è forse il genere che più subisce questa forma di maltrattamento.
Dateci roba zozza, rozza, lame che affettano, martellate senza remore e brutalità reale. È anche questo che pretendiamo di ascoltare dalle cosiddette nuove leve e per fortuna la proposta dei Cemetery Lust va dritta in quella direzione.
Il quartetto di Portland, Oregon, suona come fosse nato negli anni Ottanta e vive in quella maniera, abbiamo a che fare con musica che sembra uscita da menti deviate e primordiali, nomi quali primi Sepultura e Death, Sarcofago, Kreator, Sodom e Sextrash bombardano l'orecchio, con la band che, in onore di ciò che ama e rispetta, intitola il proprio album "Scream Of The Violated", legando i pezzi a visioni perverse e becere.
Si può quindi negare che da tracce come "Perverted Aggressor", "Sexual Maniac", "Demonic Dementia" o "Possessed Confessions" si desideri ricevere esclusivamente una razione di sonore "piastrellate" in pieno volto? No, assolutamente no.
Non c'è attitudine da "fighetto", non ci sono melodie da oratorio né sezioni pulite fuorvianti: otto tracce per ventisette minuti di assalto thrash vecchia scuola senza compromessi, fatto di adrenalina a fiumi, assoli frenetici, alle volte squilibrati, e ritmiche incalzanti. Questo è ciò che vi attende, con tutti i pro e i contro che uno scenario simile può portare con sé.
Il "rape thrash", così definiscono il loro stile, dei Cemetery Lust è godereccio, colmo d'istinto e di menefreghismo, è l'entusiasmo a guidare le azioni del gruppo. Il quadro non è perfetto e pulitino? Chi se ne frega. Del resto guardando la copertina pensereste davvero che a loro importi qualcosa?
Prodotto dalla Headsplit Records, etichetta il cui titolare è il batterista Disgutor, questo "Scream Of The Violated" è una convincente rivisitazione degli anni che hanno segnato indelebilmente la corrente estrema dello stile e non posso che consigliarvene l'ascolto e il conseguente acquisto: non aggiungerà nulla di nuovo a quanto conoscete già, ma diverte parecchio.

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