Informazioni
Gruppo: I.R.O.N.
Titolo: Evolving
Anno: 2013
Provenienza: Europa
Etichetta: Rage In Eden
Contatti: legionarii.wordpress.com
Autore: Istrice
Tracklist
1. United Machines
2. Dawn Of Steel
3. Hammer Down, Build Up
4. Assemblage / Convoys
5. Mechanic State
6. Destroy
7. Holy Armor
8. Evolving
9. The Power Inside [versione Holy Armor]
DURATA: 40:15
Nato dalla fervida mente dell'artista martial noto come Legionarii, trasformatosi in I.R.O.N. per l'occasione, "Evolving" è un azzeccatissimo connubio fra musica marziale e industriale, una rivisitazione moderna del concetto stesso di martial. Alienandosi dagli assiomi cardine di questo genere musicale (penso ai riferimenti all'Impero Romano o ai due conflitti mondiali) e allontanandosi dalle reminiscenze storiche proprie della produzione precedente di Legionarii, "Evolving" porta in scena una guerra moderna e disumana, in cui le macchine assurgono al ruolo di protagoniste. Il suono generale del disco è per questa ragione volutamente artificiale e sintetico, a tratti quasi asettico, le percussioni lasciano spazio a beat moderni e taglienti, le melodie sono ridotte all'osso.
L'apertura è affidata a "United Machines", le atmosfere sono fin da subito plumbee, la marcia è cadenzata e incessante; se è vero che il progresso ha disegnato nuovi marchingegni da guerra, è pur vero che il clima marziale resta inalterato. Ed è questa la grande forza del disco in analisi, la capacità di proporre un martial futuristico, senza mai far crollare le prerogative proprie del genere, trasformandolo senza cambiarne la sostanza ultima.
Le catene di montaggio lavorano incessanti in "Hammer Down, Build Up", brano che arriva dopo la profetica "Dawn Of Steel", il cui titolo da solo può spiegare l'intero senso dell'opera. Catene d'assemblaggio che tornano protagoniste in "Assemblage / Convoys", pezzo interlocutorio, quasi di preparazione e introduzione alla coppia successiva, "Mechanic State", la cui aria irrespirabile si dipana nella seconda metà in una sequenza martellante di percussioni, e "Destroy", in cui la marcia delle macchine, cadenzata, violenta, incessante, non sembra avere fine.
La modernità si condensa infine nel brano "Evolving", in cui l'ascoltatore riesce a percepire dietro un velo di noise nuovi suoni, nuovi assemblaggi, forse un'ennesima nuova era di macchine che si profila all'orizzonte pronta a soppiantare quella precedente, fungendo da chiusura concettuale del disco omonimo (l'ultimo brano è un remix) in cui I.R.O.N. ha saputo sposare martial e modernità industriale come pochi altri prima di lui.