lunedì 22 luglio 2013

TOMBSTONE - Where The Dead Belong


Informazioni
Gruppo: Tombstone
Titolo: Where The Dead Belong
Anno: 2013
Provenienza: Francia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: facebook.com/DoomTombstone
Autore: Mourning

Tracklist
1. Dance Of The Dead
2. Schizonaut Pt. I
3. Shrines
4. No Sanctuary
5. No Tomorrow
6. Born Of A Jackal
7. Werewolf

DURATA: 40:18

Ah, quanto bel materiale stoner / doom che sta girando, più si naviga in rete, più se ne parla e più si viene a contatto con realtà che sembrano spuntare fuori come funghi, ma che portano all'orecchio tanta buona musica. La conoscenza dei Tombstone è stata tutt'altro che casuale: ancora una volta mi tocca ringraziare quel grandissimo innamorato di questo mondo che è Stéphane Le Saux per l'imbeccata. Il trio parigino, dopo aver prodotto l'ep "Devil's Ride" nel 2012, ha dato vita al proprio debutto intitolato "Where The Dead Belong" in questo 2013.

La formazione che vede Jo al basso, Clément alla chitarra e alla voce e Alex alla batteria neanche dirlo si rifà a grandi nomi del passato da subito riconoscibilissimi. Il sound e le atmosfere evocano infatti le sensazioni trasportate in musica da Black Sabbath, Pentagram, Trouble e Saint Vitus, con bordature grooveggianti che ricordano la scena desertica di Kyuss e Goatsnake. Abbiamo quindi una proposta che al dimenarsi nel tentativo, riuscito, di creare delle scanalature profonde e ben distinte abbina una qualità melodica e dall'appeal heavy notevole, aggiungendo quando necessario quel tocco "fuzzy" che assolutamente non guasta mai.

Formalmente non c'è nulla di discutibile nella prova dei transalpini, ogni singolo pezzo contiene e ci permette d'ascoltare ciò che vorremo; il genere viene riproposto osservandone i dettami in maniera ossequiosa e ritengo che nessuno dei brani possa essere considerato inferiore all'altro, il livello compositivo è ben più che sufficiente, elevandosi ulteriormente in un paio di circostanze: in episodi quali "Dance Of The Dead" (quel "uh" alla Tom. G. Warrior è universale, dove lo metti sta alla grande), "Shrines" e "Born Of Jackal". "Werewolf", il pezzo più lungo, è a mio avviso la hit del disco: pur non distaccandosi eccessivamente da quanto elargitoci sino a quel momento, ha una marcia in più, sembra voler dire "ci siamo", ha carattere da vendere e perciò risalta.

"Where The Dead Belong" è un segnale di presenza che si fa ricevere forte e chiaro, i Tombstone del resto sono evidentemente capaci e coscienti di avere in sé le doti per far meglio. Con un inizio di questo tipo si è davvero a metà dell'opera. Amanti dello stoner / doom fatevi sotto.

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