VIDEOGAME
Informazioni
Titolo: Sam & Max: Hit The Road
Sviluppatore: Lucasarts
Distributore: Lucasarts
Anno: 1993
Piattaforme: PC
Autore: Istrice
Anni '90, gli anni d'oro delle avventure grafiche, gli anni d'oro della LucasArts (fu Lucasfilm Games). Anni indimenticabili per gli amanti del "punta & clicca", del mai abbastanza celebrato "ScummVM" ideato dal genio di Ron Gilbert. Quel Ron Gilbert. Quello di "Monkey Island". Avete presente? Sì? Bene. No? Vergognatevi. E informatevi. E giocate.
Tra le menti eccelse alle prese con le perle LucasArts di quel periodo spicca l'anarchismo malato di Steve Purcell, autore del fumetto "Sam & Max" e mente creativa dietro al gioco in questione, "Sam & Max: Hit The Road", una suggestiva, comica e grottesca avventura che vede come protagonisti il detective canino e il suo psicopatico socio leporide alle prese con la scomparsa di un piedone dal circo. Il percorso che li porterà alla verità li condurrà parimenti attraverso gli Stati Uniti, in un viaggio on the road tra personaggi cinici e caricaturali, alla scoperta delle perversioni e delle stranezze di una America dai tanti lati oscuri, pennellando con ironia una pungente favola satirica.
Un gioco che travalica il concetto di assurdo. O forse, trattando di americani, non lo travalica affatto.
SERIE TV
Informazioni
Titolo: 2 Broke Girls
Ideatore: Michael Patrick King, Whitney Cummings
Anno: 2011
Stagioni: 2 (46 episodi sinora)
Produzione: Warner Bros. Television
Provenienza: U.S.A.
Autore: Mourning
Due ragazze si incontrano: una cinica, sarcastica e totalmente disincantata; l'altra "snobbina", un po' caduta dalle nuvole e fuori dal suo mondo naturale a causa di un padre arraffone. Sono Max e Caroline, così estremamente diverse così unite, diverranno dapprima colleghe cameriere in una tavola calda di Williamsburg (Brooklyn) nella quale sono, e saranno, costantemente a contatto con personaggi divertenti come il cuoco ucraino rocambolescamente ossessionato dal sesso Oleg, il proprietario in miniatura Han e la "black soul" vecchia e saggia Earl. E da lì... da lì parte l'avventura. Fornirvi ulteriori dettagli vi toglierebbe il piacere di scoprire quale sia la vena imprenditoriale che le legherà ancora di più, quali siano i progetti e chi le aiuterà o meno a realizzarli. Godetevi una serie che tra battute al vetriolo, doppi sensi e dialoghi nonsense ne regala davvero delle belle, il perbenismo qui non è di casa.
LIBRO
Informazioni
Scrittore: Edlef Köppen
Titolo: Bollettino Di Guerra
Anno: 1930 (tradotto 2008)
Provenienza: Germania
Editore: Mondadori
Autore: Edlef Köppen
Sono tanti i libri apparsi sul tema delle guerre, ma relativamente pochi, se si pensa al significato avuto da questo conflitto, parlano della Grande Guerra. La Prima Guerra Mondiale ha avviato una serie di innovazioni tecnologiche che hanno contribuito a cambiare il Mondo e a canalizzarlo in un'evoluzione che continua ancora oggi.
Edlef Köppen era un artigliere ed è sopravvissuto a quattro anni di tortura fisica e psicologica su un fronte pieno di sudore, sangue, dispiaceri, delusioni e morte. "Bollettino Di Guerra" è un diario narrato in prima persona sotto forma di novella, che racconta il lento rassegnarsi di un combattente pieno di sé all'inizio, a confronto poi con le prime disfatte e la perdita costante di camerati. Ho incontrato finora raramente un utilizzo di visioni letterarie tanto crude per illustrare la realtà di un soldato disperato che trova la forza nella sua penna, nei suoi ricordi dei tempi che furono e nella felicità (o nella delusione?) di essere sopravvissuto un altro giorno. Questo lavoro al momento della sua pubblicazione trova riscontro solo presso pochi interessati, affascinati dal nuovo stile di scrittura che collega esperienze individuali con paragrafi estratti da ordini militari e articoli di giornale.
Il libro mi ha lasciato davvero amareggiato, non per la qualità, ma per la durezza e la dolorosa capacità di proiettare sullo schermo della fantasia una realtà che pare attuale come non mai, anche se sono passati quasi cento anni dalla fine di quel conflitto unico nella storia umana.
LIBRO
Informazioni
Scrittore: Marcel Proust
Titolo: Alla Ricerca Del Tempo Perduto
Anno: 1913 - 1927
Provenienza: Francia
Editore: Vari
Autore: 7.5-M
La nostra immagine della realtà, ciò che la nostra memoria e la nostra immaginazione ci fanno sovrapporre a quello che esiste fuori di noi, è la base delle nostre esperienze e la loro ragione. Quante sono le verità sull'abitudine, sulle necessità dei bisogni, sulle relazioni e sulla fascinazione che Proust ci mostra, tante sono le menzogne che ci racconta. Ma per noi lettori non saranno mai menzogne, al più finzioni, in quanto sono verità per lui, essendo l'unico se stesso attraverso cui filtrare la realtà, ovvero l'unico se stesso al quale attingere nell'opera della scrittura. E a questo punto diventano verità anche nostre, perché sincere. Proust costruisce un'opera che racchiude tutta la realtà: la sua realtà. Ed è perfetta. Non ci risparmia nulla e si estende, come la memoria, da un dettaglio a un altro, fino a comporsi, enorme come la nostra immagine della realtà.
Scrive W. Benjamin su Proust: "Se i romani chiamavano un testo il tessuto, è difficile trovarne uno che lo sia di più e sia più fitto di quello di Marcel Proust. Il suo editore Gallimard ha raccontato come il modo in cui Proust usava rivedere le bozze costituisse la disperazione dei compositori. Le bozze tornavano sempre indietro scritte fino all'orlo. Ma non era stato corretto neanche un errore di stampa; tutto lo spazio disponibile era stato riempito di nuovo testo."
FILM
Informazioni
Titolo: Mega Shark Vs Giant Octopus
Regista: Jack Perez
Anno: 2009
Produzione: David Michael Latt
Provenienza: U.S.A.
Autore: M1
"Mega Shark Vs Giant Octopus" è la dimostrazione di come si possa creare un culto (di serie Z) senza che nemmeno un singolo elemento del film analizzato in fase di critica raggiunga la benché minima soglia delle sufficienza (o della decenza?). Bastano due mostri marini ancestrali risvegliati dall'Uomo che lottano fra loro come i più acerrimi nemici e poco altro...
Potrei narrarvi la tragica e debole trama fantascientifica e le scene che sfidano ogni legge della fisica oppure accennare ai dialoghi ai limiti dell'assurdo o all'interpretazione di un cast tutt'altro che trascendentale, senza dimenticare effetti speciali che sarebbero stati considerati indegni già quaranta o cinquanta anni fa per i cosiddetti "b-movie" dell'epoca. Eppure sarà soltanto la visione del mega squalo che balza dal mare fino alla quota di un aereo di linea per "addentarlo", insieme alla presenza del "Renegade" Lorenzo Lamas, a farvi capire quali livelli di bruttezza raggiunga questo film, indipendentemente dai canoni coi quali lo si analizzi: siano essi quelli del tipico frequentatore di cinema multisala o del fanatico degli splatter più beceri.
Non c'è tensione, non c'è umorismo, non c'è nulla: dopo la visione si resta esterrefatti e sbigottiti, quasi imbarazzati. Esortarvi a non guardare "Mega Shark Vs Giant Octopus" sarebbe vano, poiché una tale dose di "turpitudine" possiede una forza attrattiva inaudita e ineguagliabile, quindi beccatevi 'sti novanta minuti e soffrite!
Informazioni
Titolo: Sam & Max: Hit The Road
Sviluppatore: Lucasarts
Distributore: Lucasarts
Anno: 1993
Piattaforme: PC
Autore: Istrice
Anni '90, gli anni d'oro delle avventure grafiche, gli anni d'oro della LucasArts (fu Lucasfilm Games). Anni indimenticabili per gli amanti del "punta & clicca", del mai abbastanza celebrato "ScummVM" ideato dal genio di Ron Gilbert. Quel Ron Gilbert. Quello di "Monkey Island". Avete presente? Sì? Bene. No? Vergognatevi. E informatevi. E giocate.
Tra le menti eccelse alle prese con le perle LucasArts di quel periodo spicca l'anarchismo malato di Steve Purcell, autore del fumetto "Sam & Max" e mente creativa dietro al gioco in questione, "Sam & Max: Hit The Road", una suggestiva, comica e grottesca avventura che vede come protagonisti il detective canino e il suo psicopatico socio leporide alle prese con la scomparsa di un piedone dal circo. Il percorso che li porterà alla verità li condurrà parimenti attraverso gli Stati Uniti, in un viaggio on the road tra personaggi cinici e caricaturali, alla scoperta delle perversioni e delle stranezze di una America dai tanti lati oscuri, pennellando con ironia una pungente favola satirica.
Un gioco che travalica il concetto di assurdo. O forse, trattando di americani, non lo travalica affatto.
SERIE TV
Informazioni
Titolo: 2 Broke Girls
Ideatore: Michael Patrick King, Whitney Cummings
Anno: 2011
Stagioni: 2 (46 episodi sinora)
Produzione: Warner Bros. Television
Provenienza: U.S.A.
Autore: Mourning
Due ragazze si incontrano: una cinica, sarcastica e totalmente disincantata; l'altra "snobbina", un po' caduta dalle nuvole e fuori dal suo mondo naturale a causa di un padre arraffone. Sono Max e Caroline, così estremamente diverse così unite, diverranno dapprima colleghe cameriere in una tavola calda di Williamsburg (Brooklyn) nella quale sono, e saranno, costantemente a contatto con personaggi divertenti come il cuoco ucraino rocambolescamente ossessionato dal sesso Oleg, il proprietario in miniatura Han e la "black soul" vecchia e saggia Earl. E da lì... da lì parte l'avventura. Fornirvi ulteriori dettagli vi toglierebbe il piacere di scoprire quale sia la vena imprenditoriale che le legherà ancora di più, quali siano i progetti e chi le aiuterà o meno a realizzarli. Godetevi una serie che tra battute al vetriolo, doppi sensi e dialoghi nonsense ne regala davvero delle belle, il perbenismo qui non è di casa.
LIBRO
Informazioni
Scrittore: Edlef Köppen
Titolo: Bollettino Di Guerra
Anno: 1930 (tradotto 2008)
Provenienza: Germania
Editore: Mondadori
Autore: Edlef Köppen
Sono tanti i libri apparsi sul tema delle guerre, ma relativamente pochi, se si pensa al significato avuto da questo conflitto, parlano della Grande Guerra. La Prima Guerra Mondiale ha avviato una serie di innovazioni tecnologiche che hanno contribuito a cambiare il Mondo e a canalizzarlo in un'evoluzione che continua ancora oggi.
Edlef Köppen era un artigliere ed è sopravvissuto a quattro anni di tortura fisica e psicologica su un fronte pieno di sudore, sangue, dispiaceri, delusioni e morte. "Bollettino Di Guerra" è un diario narrato in prima persona sotto forma di novella, che racconta il lento rassegnarsi di un combattente pieno di sé all'inizio, a confronto poi con le prime disfatte e la perdita costante di camerati. Ho incontrato finora raramente un utilizzo di visioni letterarie tanto crude per illustrare la realtà di un soldato disperato che trova la forza nella sua penna, nei suoi ricordi dei tempi che furono e nella felicità (o nella delusione?) di essere sopravvissuto un altro giorno. Questo lavoro al momento della sua pubblicazione trova riscontro solo presso pochi interessati, affascinati dal nuovo stile di scrittura che collega esperienze individuali con paragrafi estratti da ordini militari e articoli di giornale.
Il libro mi ha lasciato davvero amareggiato, non per la qualità, ma per la durezza e la dolorosa capacità di proiettare sullo schermo della fantasia una realtà che pare attuale come non mai, anche se sono passati quasi cento anni dalla fine di quel conflitto unico nella storia umana.
LIBRO
Informazioni
Scrittore: Marcel Proust
Titolo: Alla Ricerca Del Tempo Perduto
Anno: 1913 - 1927
Provenienza: Francia
Editore: Vari
Autore: 7.5-M
La nostra immagine della realtà, ciò che la nostra memoria e la nostra immaginazione ci fanno sovrapporre a quello che esiste fuori di noi, è la base delle nostre esperienze e la loro ragione. Quante sono le verità sull'abitudine, sulle necessità dei bisogni, sulle relazioni e sulla fascinazione che Proust ci mostra, tante sono le menzogne che ci racconta. Ma per noi lettori non saranno mai menzogne, al più finzioni, in quanto sono verità per lui, essendo l'unico se stesso attraverso cui filtrare la realtà, ovvero l'unico se stesso al quale attingere nell'opera della scrittura. E a questo punto diventano verità anche nostre, perché sincere. Proust costruisce un'opera che racchiude tutta la realtà: la sua realtà. Ed è perfetta. Non ci risparmia nulla e si estende, come la memoria, da un dettaglio a un altro, fino a comporsi, enorme come la nostra immagine della realtà.
Scrive W. Benjamin su Proust: "Se i romani chiamavano un testo il tessuto, è difficile trovarne uno che lo sia di più e sia più fitto di quello di Marcel Proust. Il suo editore Gallimard ha raccontato come il modo in cui Proust usava rivedere le bozze costituisse la disperazione dei compositori. Le bozze tornavano sempre indietro scritte fino all'orlo. Ma non era stato corretto neanche un errore di stampa; tutto lo spazio disponibile era stato riempito di nuovo testo."
FILM
Informazioni
Titolo: Mega Shark Vs Giant Octopus
Regista: Jack Perez
Anno: 2009
Produzione: David Michael Latt
Provenienza: U.S.A.
Autore: M1
"Mega Shark Vs Giant Octopus" è la dimostrazione di come si possa creare un culto (di serie Z) senza che nemmeno un singolo elemento del film analizzato in fase di critica raggiunga la benché minima soglia delle sufficienza (o della decenza?). Bastano due mostri marini ancestrali risvegliati dall'Uomo che lottano fra loro come i più acerrimi nemici e poco altro...
Potrei narrarvi la tragica e debole trama fantascientifica e le scene che sfidano ogni legge della fisica oppure accennare ai dialoghi ai limiti dell'assurdo o all'interpretazione di un cast tutt'altro che trascendentale, senza dimenticare effetti speciali che sarebbero stati considerati indegni già quaranta o cinquanta anni fa per i cosiddetti "b-movie" dell'epoca. Eppure sarà soltanto la visione del mega squalo che balza dal mare fino alla quota di un aereo di linea per "addentarlo", insieme alla presenza del "Renegade" Lorenzo Lamas, a farvi capire quali livelli di bruttezza raggiunga questo film, indipendentemente dai canoni coi quali lo si analizzi: siano essi quelli del tipico frequentatore di cinema multisala o del fanatico degli splatter più beceri.
Non c'è tensione, non c'è umorismo, non c'è nulla: dopo la visione si resta esterrefatti e sbigottiti, quasi imbarazzati. Esortarvi a non guardare "Mega Shark Vs Giant Octopus" sarebbe vano, poiché una tale dose di "turpitudine" possiede una forza attrattiva inaudita e ineguagliabile, quindi beccatevi 'sti novanta minuti e soffrite!