mercoledì 2 dicembre 2009

AZARATH - Praise The Beast





Informazioni
Gruppo: Azarath
Anno: 2009
Etichetta: Agonia Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. Summoning
2. I Hate Your Kind
3. Sacrifice of Blood
4. Invocation
5. Praise the Beast
6. Queen of the Sabbath
7. Azazel
8. Unholy Trinity
9. Obey the Flesh
10. Throne of Skulls
11. From Beyond the Coldest Star

DURATA: 41:31



Gli Azarath sono una delle creature più prolifiche e qualitativamente fra le migliori dell’ondata post duemila prodotte dalla scena polacca.
La formazione vanta nella sua line up oltre la partecipazione dietro le pelli dell’onnipresente Inferno (Behemoth) membri di varie band storiche della scena storica come Convent e Damnation.
Death metal solido dove la melodia di scatena inserita in basi possenti come carri armati e la blasfemia è un’arma che vomita odio infinito.
Questo loro quarto lavoro “Praise The Beast” non aggiunge nulla di nuovo a ciò che precedentemente i ragazzi ci hanno fatto ascoltare, la tecnica si è affinata, le velocità dei brani sono ben calibrate ed i colpi ben assestati
si ascolti una devastante “Sacrifice Of Blood”, un’accoppiata malefica e pregna di collera luciferina come “Praise The Beast” e “Queen Of The Sabbath” non sottovalutando due tracce altrettanto valide come “I Hate Your Kind” ed “Unholy Trinity”.
Se il lavoro di Inferno alla batteria è impeccabile come sempre c’è da dire che la differenza in positivo la fanno due chitarristi che mostrano di possedere una gran tecnica e gusto in fase solistica.
Bruno dietro il microfono eccelle dandole sonoramente a colleghi più conosciuti (chi ha detto Nergal?), le sue metriche sono dirette e non lasciano scampo, col basso tiene bene, le linee d’accompagnamento sono perfettamente incastonate al terremoto creato da un drumming senza pecca alcuna.
Rispetto al precedente l’unica variazione che potrebbe essere (solo per alcuni) un punto debole è la minor spontaneità tramutatasi in un monolite massiccio e impenetrabile, si rientra nel gusto personale ma non si può stare a discutere su di un disco di tale livello, si deve solo mettere su di continuo sperando che le orecchie non cedano.
Per chi ama il death e la scena est europea in particolare indiscutibilmente da possedere!

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