Informazioni
Gruppo: Black Mass Ritual / Beyond Ye Grave
Anno: 2009
Etichetta: Nomos Dei
Autore: M1
Tracklist
1. Shimmering Black Blood
2. Satanic Visions Of Death
3. Black Mass Ritual
4. The Gate Of Nanna (Beherit Cover)
5. Satanic Blood (Von Cover)
6. Black Winds Of Seth
7. Eyes Of Destroyer Are Open
8. Ruined Light Empire
9. Personification Of Sin
DURATA : 39:08
Split album dal forte sapore underground per Black Mass Ritual e Beyond Ye Grave (già passati sulle nostre pagine con l’ottimo album “Raping The Creation Of God”): due modi molto differenti ma altrettanto ortodossi di interpretare quella materia chiamata “black metal”.
I primi, originari della Virginia, si dedicano ad un black/thrash grezzo, cupo e talvolta “fangoso” e presentano tre propri brani più due cover famose. L’opener “Shimmering Black Blood” è la summa di quanto il duo americano abbia da offrire fra momenti cadenzati densi e tetri sostenuti dal lavoro del basso ed accelerazioni caotiche e vorticose, “Satanic Visions Of Death” risulta invece più lancinante e diretta non mancando però di alternare un riffing ossessivo a stacchi sulfurei mentre “Black Mass Ritual” ad una prima parte degna di un cerimoniale satanico fa seguire un finale ritmicamente indemoniato. A concludere la prima parte di questo split ci pensano infine “The Gate Of Nanna” dei seminali Beherit e “Satanic Blood” degli altrettanto “storici” Von che ribadiscono la presenza di due anime diverse nei Black Mass Ritual e impreziosiscono la prima metà di “Grave Ritual”: è innegabile però che le due cover possiedano una marcia in più per merito dei propri creatori originari.
Dei Beyond Ye Grave avevo già parlato, e bene, poco tempo fa, il loro è un black metal di chiara matrice svedese (Dark Funeral e Marduk su tutti) in cui la melodia ed aperture simil-epiche giocano un ruolo fondamentale. Rispetto al full non si notano grosse differenze se non che talvolta la produzione penalizzi i passaggi più melodici (vedi “Black Winds Of Seth”) impedendo in alcuni frangenti ai pezzi di esplodere. Per il resto nonostante i richiami al precedente full siano parecchi questo split resta leggermente inferiore pur se appare evidente la volontà di sviluppare ulteriormente i passaggi colmi di melodia.
“Grave Ritual” alla resa dei conti risulta essere uno split di passaggio per entrambi i gruppi presenti, i Black Mass Ritual proseguono l’avvicinamento al rilascio del primo album interpretando con buona volontà un canovaccio già scritto da altri ma che piace così ai fan mentre per i Beyond Ye Grave è già il momento di guardare avanti verso un’ulteriore maturazione del proprio suono partendo da una base molto buona.
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