nformazioni
Gruppo: Minotaur
Anno: 2009
Etichetta: I Hate Records
Autore: Mourning
Tracklist
1. Armegiddo
2. Rather Die
3. Full Speed Ahead
4. Princess of Hell
5. Cannonballfire
6. Soulless
7. Damager
8. It’s War
9. Into Oblivion
10. Tales of Terror
11. Animal (Fuck Like a Beast) (W.A.S.P. cover)
DURATA : 38:36
Quando si parla di questa band il primo pensiero conduce inconsciamente (e giustamente) diritto verso quel capolavoro che è “Power Of Darkness” un disco di thrash che chiunque segua il genere deve assolutamente conoscere.
Fatta questa dovuta premessa ci troviamo dinanzi una creatura che torna in attività con il secondo full-lenght “God May Show You Mercy…We Will Not” pubblicato a distanza di oltre vent’anni dal sopracitato.
Cos’aspettarsi? Bene, i ragazzi sono rimasti fedelissimi a quella che era la loro attitudine ottantiana, siamo al cospetto di un assalto frontale incazzato e senza nessun artefatto, thrash teutonico d’alta scuola come la tradizione vuole che sia. Riff taglienti, voce marcescente e affilata come un coltello, l’accoppiata basso/batteria che crea una solida base senza strafare, il tutto condito da qualche assolo veloce e minimale (vedi “Soulless” ad esempio). Ascoltando uno dietro l’altro gli episodi di questa release vi sentirete come risucchiati negli anni d’oro del genere, dove formazioni come Sodom, Kreator, Samhain o Torment segnavano il passo.
“Rather Die”, “Full Speed Ahead”, “Princess Of Hell”, “It’s War” il disco scorre godereccio in tutte le sue undici tracce sino alla conclusiva che è una cover di Animal “(Fuck Like A Beast)” dei W.A.S.P., alternativa dato che la voce c’entra davvero poco mentre la riproposizione strumentale potrebbe anche andar bene.
La produzione è adeguata per un disco che punta sul face to face con l’ascoltatore, dando quella giusta spinta e lasciando che gli strumenti non si sovrastino a vicenda, con la voce parte integrante e non regina del lavoro.
Un disco onestissimo, non un miracolo, un come/back con il semplice avviso di una band che a suo modo dice “Siamo di nuovo in pista” facendolo a dovere, per gli amanti dell’old school: “è pane per i vostri denti”.