martedì 1 dicembre 2009

SANCTIFICATION - Black Reign






Informazioni
Gruppo: Sanctification
Gruppo: 2009
Etichetta: Pulverised Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. Thirst For Blood
2. Black Reign
3. Raw
4. Eternal
5. Hear This
6. Dead Forever
7. Flesh, Bone And Skin
8. Trucido Christianese
9. Storm

DURATA : 30:31



I Santification si rifanno vivi dopo sei anni dal debut “Misantropic Salvation” presentandoci questo nuovo lavoro dal titolo “Black Reign”.
Un platter di nove tracce per poco più di trenta minuti di durata, un vero e prorpio carro armato per potenza e composizione.
Come ci si poteva aspettare, si parla di death metal ma che poco ha a che fare con la madre patria, il sound è molto più vicino a quello d’oltreoceano con la formula Cannibal Corpse in primo piano, infatti all’interno son molti i punti che riportano alla mente la formazione di Fisher e soci.
Disco supportato da una produzione d’altissimo livello (dietro il mixer c’è il solito Tagtgreen), sia per pulizia che effetto, a cui come unica pecca riesco a trovare forse
quella di una batteria troppo presente.
I brani sono ben composti e le chitarre affondano come un coltello nel burro talmente affilate per non parlare della voce di un Kristoffer Hell in grande spolvero, un pugno in pieno viso, gutturale al punto giusto.
“Black Reign” è una vera e propria mazzata arricchita dalle background vocals di Emperor Magus Caligula e Peter Tagtgreen, è una delle migliori prove insite all’interno di questo lavoro,
insieme ad una devastante “Eternal” con il suo riffing ampio ed un rallentamento nella fase centrale dedito a scandire un tempo volutamente pachidermico.
“Hear This” e qui l’accostamento con i Cannibali è inevitabile (ed anche il più evidente) tanta è la somiglianza nel riffing e nello stile vocale intrapreso da Kristoffer nello scandire e sequenziare le parole, il pezzo non è per nulla male ed anche se il deja vu scatta automatico è davvero così importante? lo si può anche trascurare, “Flesh Bone And Skin” è probabilmente la più varia, quella che unisce le parti più ragionato/cadenzate a tratti di libera furia.
Soffermarsi su tutte le tracce sarebbe a mio avviso alquanto inutile e toglierebbe il piacere di scoprire questa buona prova, i Santification sono tornati e l’hanno fatto nel migliore dei modi, fornendo una prestazione di livello, non vi resta che dargli un’occasione.

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