Informazioni
Gruppo: Cattle Decapitation + Blood Red Throne, Adimiron, Ulvedharr
Data: 08/03/2012
Luogo: Dynamo21, Zurigo (CH)
Autore: ticino1
Giovedì sera... le temperature scendono e mi trovo davanti al Dynamo, locale che si trova in riva al fiume Sihl che attraversa la città, e a due collaboratori che mi annunciano di essere in ritardo con i preparativi. Non mi resta altro che aspettare pazientemente il passare di una mezz’oretta. Nel frattempo scambio quattro parole con musicisti italiani e leggo interessato le locandine appese. Il pubblico è ancora scarso e spero che qualche faccia in più si perda qui questa sera. I nomi annunciati promettono musica di qualità.
Non mi abituerò mai ai prezzi della birra in questo posto... il ragazzo al bar mi spilla maldestramente un mezzo litro del succo prezioso. Quando gli dico che preferirei bere birra al posto di schiuma, risponde timidamente che è il suo primo impiego al fronte. Conosco la situazione e butto qualche battuta per non innervosirlo ancora di più. Sono contento di vedere qualche faccia conosciuta e approfitto dell’occasione per discutere un attimo del più e del meno.
Adimiron... questo nome sarà conosciuto da molti in Italia. I signori sono presenti sulla scena già da anni e hanno girato i club europei in compagnia di parecchie formazioni popolari fra il pubblico. Appena iniziano a suonare capisco che l’esperienza non manca. L’unica cosa che soggettivamente m’infastidisce è un certo stile di "posa". Summa summarum la presenza sul palco convince e oggettivamente parlando la somma dei punti è più che positiva; l'interazione col pubblico è veramente forte e convincente. Si tratta di artisti tecnicamente preparatissimi che presentano un metal complesso e privo di giochi inutili. Particolarmente il batterista mi ha impressionato. Non sono musicista attivo al cento per cento ma giudicando da quello che ho visto, la sua performance era veramente notevole. Al pubblico piace tutto e allora questi romani del Lazio si possono promuovere tranquillamente a pieni voti.
È giunta l’ora dei norvegesi Blood Red Throne. Il nome lo conoscevo da tanto e probabilmente li ho anche già ascoltati. La musica è per me comunque sconosciuta. Comprendo già dalla prima nota che di melodia ne sentirò poca. La lingua parlata è death metal brutale e senza compromessi. Qualche membro mostra gli strani sintomi provocati dall’incontro con Bacco, ma ciò non mi preoccupa. Nel pubblico si sono già incendiati i primi "circle pits", ridotti, considerata la scarsità di pubblico, che preoccupano alcuni spettatori un po’ più timidi degli altri. Una granata di brutalità senza compromessi incalza l’altra senza sosta. Gli scandinavi sorprendono con la loro spensieratezza e passione per la musica suonata sul palco. Gruppo da non perdere in concerto!
La serata giunge oramai all’ultimo capitolo. I vegetariani Cattle Decapitation si presentano al pubblico e sfogano la loro rabbia contro l’umanità e soprattutto verso i nemici della fauna. Questo è brutal death che urina sul pubblico mostrando tutta la sua violenza. Il cantante pare non uscire dal suo circolo vizioso di "growls" e "squeals" vomitando costantemente i suoi testi sui presenti. Gli americani paiono essere quasi in trance. Senza grande espressione lavorano i loro strumenti e paiono estraniarsi totalmente da quello che li circonda. Quest’atteggiamento è lontano dalla routine, questa è devozione pura per il messaggio portato e trasmesso. Gli statunitensi instaurano in qualche maniera, forse è però solo una mia impressione, un muro fra sé e il pubblico che li ascolta. Sarò stato distratto o troppo ubriaco; non ricordo un momento in cui ci fu una vera interazione col pubblico entusiasta. Non fa nulla. Il concerto è stato bello e i presenti hanno approfitta di un bis, così vissero tutti felici e contenti.
Questo è forse uno dei migliori concerti visti quest’anno. Quattro formazioni abbastanza diverse fra loro s’incontrano su una piattaforma per confrontare un pubblico omogeneo con il loro lavoro. Nessun gruppo si è lasciato scoraggiare dalla scarsa presenza di pubblico e ciò triplica la prestazione fornita sul palco.
10+