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venerdì 9 marzo 2012SERPENTIA - The Day In The Year Of CandlesInformazioni Gruppo: Serpentia Titolo: The Day In The Year Of Candles Anno: 2011 Provenienza: Polonia Etichetta: Recession Records Contatti: myspace.com/serpentiarocks Autore: Mourning Tracklist 1. Archangel 2. On The Wings Of Destiny 3. Proclamation Of Tragedy 4. Hole In The Soul 5. Pain No More 6. Exile 7. Death Is My Only Friend 8. Thorns From Savior's Crown 9. For "The All" Reasons 10. Psalm Bezskrzydly / The Wingless Psalm DURATA: 43:55 I Serpentia sono un act polacco con ormai tre lustri di storia alle spalle, sono nati infatti nella seconda metà degli anni Novanta (1996) e dal 2000, anno di pubblicazione dell'ep d'esordio "...And The Angels Descended To Earth", hanno rilasciato due album: "Dark Fields Of Pain" nel 2003 e "Nails Enigma" nel 2004. Tre anni di pausa, cambio di monicker in Painfields, trasferimento a Londra e ritorno sui propri passi riprendendo il nome originale li hanno condotti non senza qualche problema a portare a termine la stesura del terzo lavoro studio "The Day In The Year Of Candles" rilasciato nel 2011. Quando uno parla di Polonia e death metal pensa quasi subito al filone "extreme" o alla versione che negli anni ha continuato a vantare una presenza forte del thrash come nel sound dei Vader, in entrambi i casi stavolta si sarebbe in errore, è l'ambiente melodico e dalle componenti lievemente gotico/progressive quello nel quale questi musicisti si trovano a loro agio. Il sound è moderno, le chitarre lavorano più che discretamente sia nei frangenti che tendono a incrementare il fervore dei brani sia in quelli nei quali è prevista una concentrazione melodica e melancolica maggiore, destreggiandosi con buona disinvoltura anche nella fase solistica a cura di Damian (eccetto il solo di "Death Is My Only Friend" nel quale è Kamil a prendere piede). La voce di Ivy è un ringhio che si abbatte con decisione sui pezzi, solo in "Psalm Bezskrzydly / The Wingless Psalm" vi è la presenza dei guest, l'attore Krzysztof Globisz e la cantante dei Nemesiz Karolina Struzicka, con quest'ultima che apporta un tocco delicato alla traccia, mentre per quanto concerne le dinamiche e l'assetto ritmico troviamo lo stesso Ivy con il suo basso e il batterista Phoenix a garantire dei cambi e delle modifiche allo scandire dei tempi che permettono alle canzoni di tenersi lontane dalla noia o da una forzata canonicità. Con questo non voglio dire che "The Day In The Year Of Candles" sia perfetto, è un album che viaggia fra alti e bassi, musicalmente riscontrerete somiglianze con più act, tracce di Rotting Christ, Moonspell, assonanze tipiche che riconducono al sound svedese. Quello su cui vale però la pena di concentrarsi è il mood, un percorso unico che trova dei picchi alquanto piacevoli in stazioni di passaggio quali "Proclamation Of Tragedy" (del quale è stato girato anche il video), "Pain No More", "Exile", "The Wingless Psalm" per impatto, groove, armonie. C'è da tenere in conto anche il fatto che il platter ruota interamente su di un concept basato su una possibile rivolta celeste nella quale è l'Arcangelo Gabriele a prendere le redini della situazione proclamando lo stato di Repubblica, un po' quello che Christopher Walken avrebbe voluto fare nella trilogia intitolata "The Prophecy" o più recentemente per chi è solito guardare una serie tv come quella dei fratelli Winchester ("Supernatural") l'ennesimo scontro fra fratelli che anche nella volta celestiale del Paradiso crea un immenso e fottuto casino con problemi annessi e pagati per lo più dai mortali, sarebbe quindi corretto affrontare l'ascolto seguendone le vicende tramite i testi. Di "The Day In The Year Of Candles" è stata rilasciata anche una versione con annesso dvd contenente questo materiale: uno studio report, un'intervista a Ivy, il video di "Proclamation Of Tragedy" e una galleria fotografica. A tutto ciò va ad aggiungersi la cover di "It's No Good" dei Depeche Mode, non ho avuto modo di dare un'occhiata al secondo disco quindi non posso esprimermi in tal senso. Concludendo, i Serpentia tornano in carreggiata con un onesto e gradevole lavoro che potrà interessare a coloro che vanno avanti ascoltando e godendo del panorama del death melodico, se siete fra questi concedere un po' del vostro tempo a "The Day In The Year Of Candles" potrebbe risultarvi alquanto piacevole. |
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