lunedì 19 marzo 2012

OFGHOST - Veins


Informazioni
Gruppo: OfGhost
Titolo: Veins
Anno: 2012
Provenienza: Finlandia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/ofghost
Autore: Mourning

Tracklist
1. AllT Ar Svart Och Morkt
2. Perfect Darkness
3. Veins
4. Machine Gun
5. Forbidden Sight
6. Waiting For You In Crave
7. How To Control The Chainreaction
8. War In Me

DURATA: 37:21

Il progetto File Of Ghosts del finnico Sami è presente in Aristocrazia tramite le recensioni ai suoi lavori, "The Nest Of Death" e "Grey Metal", e l'intervista al personaggio che vi aiuterà sicuramente a conoscere meglio il musicista in questione.
Quella creatura è però morta e risorta, l'evoluzione ha condotto l'artista a mutare il monicker tramutandolo in un più elementare OfGhost con il quale ha rilasciato il terzo disco intitolato "Veins".
Il cambio non ha interrotto il percorso che aveva intrapreso in passato, gli OfGhost continuano ad accrescere la forma irruenta e bastarda di death/black miscelato all'industrial con l'intento di arricchirlo passo dopo passo d'intrusioni atmosferiche e porzioni di melodia che ne rendano l'incedere meno incessante e pregno unicamente di cattiveria, le sfaccettature più sinistre sono evidenti a esempio nella seconda traccia "Perfect Darkness".
La brutalità marziale del blastato freddo e gelido generata da una drum-machine programmata perfettamente ma decisamente poco "reale" vien fuori con prepotenza quando spinge e la titletrack è una di quelle occasioni nelle quali prende piede con corposità, è un carro armato travolgente, così come la voce spesso filtrata e malsana alternata a momenti nei quali si spoglia degli effetti per concedersi fugaci apparizioni di clean come avviene nella struggente esecuzione dell'opener "All Tar Svart Och Morkt" in quella evocativa e battagliera di "Forbidden Sight".
È divertente come la violenza insita in "Veins" mi abbia fatto pensare ai Morbid Angel di "Domination" che si fondono con parti di Asphyx e Bolt Thrower annerite e alle quali è stata impiantata un'anima industrialoide, in pratica un "casino" (nel senso buono) che ti smonta il cervello. La marcia è dirompente, il finnico è diretto, se ne fotte letteralmente suonando ciò che gli piace, come gli piace e ogni canzone possiede più di un motivo per il quale varrebbe la pena d'esser ascoltata. In primis sono la grinta e la determinazione in esse riversate e poi ti spiazza con un pezzo, "Waiting For You In Crave", un po' alla ultimi Satyricon che si spara un inserto electro inaspettato e viene intriso d'atmosfere dark.
E "How To Control The Chainreaction" che si tinge pure di folk? Con Sami a quanto pare tutto è possibile e niente va escluso a priori: l'ultima mattonata, "War In Me" condita da porzioni atmosferiche, qualche fugace nota di piano e un operato di synth intenso porta a conclusione questa divertente giostra intitolata "Veins".
Un delirio in piena regola che gli OfGhost non hanno intenzione di mollare, certo la produzione è sporca e non poteva essere altrimenti, la drum-machine così spietata è croce e delizia allo stesso tempo, vi è però la certezza che l'intenzione del finlandese fosse ancora una volta di realizzare un album che, pur mettendo in evidenza l'ulteriore passo in avanti fatto sia nel modo di comporre che di suonare, avesse la stessa attitudine espressa in passato.
Ricordando il motto che nella prima recensione, quella di "The Nest Of Death", inserii per motivare le azioni di Sami:

I still do as a solo artist. I know my weaknesses as a music maker and my studio system and instruments sucks, but I try to create music with soul and energy with those resources I have. I don't want to run all the time after the lastest music toys and systems. This is my style to rock and enjoy music making. And I am very proud of it!

vi consiglio vivamente di far impattare il vostro udito con "Veins", se siete amanti della musica estrema questo disco sarà certamente pane per i vostri denti.

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