lunedì 12 marzo 2012

HEXIS - XI


Informazioni
Gruppo: Hexis
Titolo: XI
Anno: 2012
Provenienza: Danimarca
Etichetta: Enjoyment Records
Contatti: myspace.com/hexisband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Evinco
2. Aspernatio
3. Procella
4. Crux
5. Nex
6. Seputus
7. Fatum

DURATA: 21:17

Dalla Danimarca a noi giungono gli Hexis, il quintetto di Copenaghen che vede Filip alla voce, Christian e Tobias alle chitarre, Søren al basso e Simon alla batteria, infoltisce quella schiera di formazioni grintosamente capaci di far convivere nello stesso platter black/post-hardcore e sfuriate grind.
Ho avuto modo di contattarli ancora una volta usando quella galassia fantasma ch'è ormai Myspace, sarà strano per tanti ma lo trovo molto più utile del sopravvalutatissimo e sin troppo dedito al "gossip" Facebook anche tuttora che è in totale decadimento.
"XI", questo è il titolo del lavoro con il quale mi sono frantumato l'udito più e più volte, già dopo un passaggio iniziale nello stereo mi aveva preso bene, formazioni come i francesi Celeste, i nostrani The Secret e a dire il vero tutto ciò che è stato prodotto negli ultimi anni da label tipo la Throatruiner Records potrebbero calzare quali riferimenti sonori per avvicinarsi alla claustrofobia nebulosa che le tracce nei loro poco più che venti minuti riescono a condensare e far esplodere con elevata e corrosiva minacciosità.
Non è solo una questione legata alla pressione con la quale le note schiacciano l'ascoltatore o alla ruvide e altrettanto acide interpretazioni di Filip che sembra scartavetrarsi l'ugola, è un complesso di suoni caotico che va a colpire però una precisa area del cervello, rimane incastonato fra le pareti rimbalzando e assuefacendoti ti martorizza utilizzando la breve durata come una scusa per dire chiaramente: "bevi tutto d'un sorso".
Ti viene spontaneo finire e ripartire permettendo agli Hexis di bersagliarti ancora una volta, una volta di più con quelle sfuriate grind grondanti di nero e quelle dissonanze dirompenti pronte a sfondarti il cranio.
Non posso negare che le sensazioni emanate di pezzo in pezzo siano differenti, la sofferenza è strabordante in "Evinco", la collera e l'ira dell'istinto sprizzano da tutti i pori di "Aspernatio" e "Procella" anche se quest'ultima con quel riffing portante cattivo da morire risulta lievemente più ragionata e maligna nella sua devastantissima ma corta vita, ben più lungo e intenso è il sentimento di perdizione pandemonica che visceralmente attanaglia "Crux".
Un platter mordi e fuggi sicuramente ma sfaccettato e intrigante, le schegge impazzite di nero rendono "Nex" angosciante offrendosi quale degna apripista per il tormentato equilibrio di "Seputus" e con "Fatum" macerante e ossessiva nelle sue parti più allentate si chiude il rapido e sanguinante percorso tracciato da "XI".
Ascoltatelo ripetutamente, permettete agli Hexis di smantellare le vostre difese con un disco che "extreme" lo è per davvero, evitiamo le laccature, le produzioni iper-celofanate alle quali certe etichette ci stanno abituando, volete violenza e pura percezione d'essa? "XI" vi fornirà ciò di cui bramate.

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