venerdì 30 marzo 2012

MAD MAZE - Frame Of Alienation


Informazioni
Gruppo: Mad Maze
Titolo: Frame Of Alienation
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Punishment 18 Records
Contatti: myspace.com/madmazethrash
Autore: Mourning

Tracklist
1. Walls Of Lies
2. Sacred Deceit
3. Mad Maze
4. Cursed Dreams
5. ...Beyond
6. Caught In The Net
7. Lord Of All That Remains
8. Mk-Ultra
9. Retribution

DURATA: 39:29

Il thrash è un genere che purtroppo o per fortuna possiede dei confini alquanto stabili e ormai ben delineati, è quindi sempre più complesso venir fuori all'interno di un'area musicale così popolata da act "similari" se non per componenti quali carattere e personalità. Queste solitamente si riflettono sul songwriting evitando di offrire una prestazione che si limiti a riproporre in maniera ordinata, alle volte molto più che piacevole ma pur sempre infinitamente derivativa, giri, cantato e assoli in stile "copia & incolla"; ciò non è affatto facile e la prima uscita è un test divenuto complicato da superare.
I nostrani Mad Mazem dopo aver pubblicato nel 2010 l'ep "No Time To Left" hanno atteso due anni per dare alle stampe il debutto "Frames Of Alienation", avranno raggiunto i risultati sperati?
C'è da dire che il disco suona davvero bene, è innegabile che gli emiliani sappiano cosa vogliono e conoscano bene ciò che interpretano, forse anche troppo, è solitamente inevitabile il paragone con act noti soprattutto quando come nel caso di questi ragazzi le similarità per impostazioni, dinamiche e scelte di sound ti riconducono pari passo a realtà quali Exodus e Testament in maniera così evidente. Non è forzatamente un problema, è altrettanto ovvio però che la situazione divenga scomoda quando la sensazione di deja-vù diviene una costante.
I brani scorrono facendo affiorare una discreta grinta e una serie di soluzioni indovinate in "Sacred Deceit", "Mad Maze" e "Lord Of All That Remains" e trovando dei discreti ganci melodici e facendo defluire una certa vena progressiva nella conclusiva "Retribution". La stoffa c'è, sarà quindi possibile lavorarci su in futuro per modellarla al fine di farle rompere i cardini che la costringono a rimanere racchiusa in un bozzolo composto di "standard" di buona fattura ma che pur sempre standard rimangono, dando così spessore e varietà anche ai tentativi sinora poca riusciti di aperture unicamente strumentali come "...Beyond".
La voce di Alberto Dettori è timbricamente interessante, ben impostata e non lontana dal rimembrare quella di Russ Anderson dei Forbidden, potrebbe però evitare l'uso di passaggi tendenti al "growl" che legano poco con la musica.
I Mad Maze sono un cantiere in corso nel quale vi è tutto il materiale a disposizione, le combinazioni e la maturità che acquisiranno produzione dopo produzione apporteranno probabilmente quelle piccole ma dovute modifiche che permetteranno al loro approccio d'affinarsi e divenire maggiormente proprio. È quello il punto da tenere in considerazione per il salto di qualità che accrescerebbe di sicuro i valori sinora in possesso di un sound "che piace".
"Frames Of Alienation", una bionda da 66 cl e headbanging libero basterebbero a farvi passare un po' di tempo in gradevole compagnia, per andare oltre e mantenere ben saldo il posto nello stereo toccherà attendere ancora.

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