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lunedì 5 marzo 2012JOE THRASHER - Cries Of WarInformazioni Gruppo: Joe Thrasher Titolo: Cries Of War Anno: 2011 Provenienza: Canada Etichetta: Autoprodotto Contatti: myspace.com/joethrasher Autore: Mourning Tracklist 1. Cries Of War 2. Homicide 3. Hell Hounds 4. Leatherhead 5. Life Erodes 6. This Is A Test 7. Metal Til You Puke 8. Out For Blood 9. We Are The Ones 10. Canadian Metal DURATA: 30:07 In una scena thrash che produce tante di quelle pattumiere di plastica, pseudo act che si definiscono tali suonando metalcore e band thrash/core che di quell'attitudine possiedono a stento il vestiario, come cazzo si fa a non mettere sotto contratto una realtà come i Joe Thrasher? I canadesi tornano a distanza di due anni dallo splendido debutto "Metal Forces" con un "Cries Of War" scoppiettante, talmente semplice e fottutamente thrash che una volta inserito nello stereo non vi passerà neanche lontanamente l'idea di toglierlo o skipparne un traccia. La scelta di proseguire il percorso intrapreso in precedenza scrivendo canzoni per lo più di breve durata, la più lunga in questo specifico caso è "We Are The Ones" con i suoi cinque minuti e mezzo mentre le altre si attestano sui due o tre minuti di media, è indovinata, un mordi e fuggi che ti permette di scatenare un headbanging spezzacollo. La proposta continua a essere devota al sound Bay Area, i nomi sono i soliti Metallica, Testament, Overkill anche se non è da escludere l'influenza di acts speed ed heavy in stile Exciter, Hallows Eve e Metal Church, lo riscontrerete nelle canzoni che però grondano di personalità, sono veloci, compatte, con riff che affettano l'aria e assoli al fulmicotone, batteria che martella e fiumi di adrenalina, questo è ciò che troverete in "Cries Of War". Il disco è altamente professionale sia per quanto concerne la prestazione strumentale di assoluto livello da parte del combo, sia per una produzione fantastica che pur presentandosi in forma "pulita" non si avvicina neanche di striscio a quelle letteralmente imballate tanto in voga oggi. Menzione speciale come avvenne in "Metal Forces" va fatta nuovamente per Scott, il cantante non è solo migliorato e adesso totalmente padrone della propria voce, è a suo agio sia nelle fasi melodiche che in quelle più aggressive e scure, le linee assegnate ai brani rendono decisamente giustizia alla musica e "We Are The Ones" è un fottuto inno. Avrete compreso che un album simile mi abbia entusiasmato e non poco, quindi tornando all'incipit del testo la domanda sorge spontanea: dove minchia guardano le label? Meno Trivium, Bullet For My Valentine ("zero bullshit" in pratica) e più Joe Thrasher, è questo che serve realmente al metal. |
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