lunedì 19 marzo 2012

DYSTOPIA NA - Syklus


Informazioni
Gruppo: Dystopia Na
Titolo: Syklus
Anno: 2011
Provenienza: Norvegia
Etichetta: Avantgarde Music
Contatti: Facebook - Myspace
Autore: Akh.

Tracklist
1. Vemod. Enden
2. Av Piller Og Idioti. Den Evinnelige Forlystelse
3. I Metropolens Favn. Grasoner Og Vinterreduksjon
4. God Morgen, Dystopia. Drommer...
5. Neon. Tap, Og Scener I Retrospeksjon
6. Oslo S /Barn Av Lerret (Del I). Bundt, Full Og Udugelig
7. Kollaps. Vendepunkt
8. Barn Av Lerret (Del II). Bortkommen, Tom Og Parat

DURATA: 42:25

Da Oslo provengono questi misteriosi Dystopia Na, che affidano il proprio debutto alla nostrana Avantgarde Music, la quale etichetta ci dichiara che i nostri giovani artisti vogliano perseguire le tracce di due enormi calibri dal nome importante come: In The Woods... e Katatonia; entrando nel difficile mondo del Progressive Post B.M. e del Suicidal Rock. Riusciranno i nostri eroi a non farsi sgretolare da tale altisonante affermazione? Vedremo...

L’apertura viene consegnata ad una corta introduzione che va subito a mettere in moto i neuroni scomodando forse il miglior arrangiamento (il giro di basso e lo stacco corale della splendida "Beneath A December Twilight") degli "sfortunati" Hecate Enthroned, il che mi "ingarzullisce" immediatamente non posso nasconderlo.
Comunque le qualità dei Dystopia Na si presentano alla grande con la seguente "Av Piller Og Idioti. Den Evinnelige Forlystelse" in cui la chitarra parte distendendosi sopra lievi note di pianoforte fino allo sfociare in una tipica pennata debitrice al lavoro di Anders "Blakkheim" Nyström; da qui in avanti i ragazzini norvegesi decolleranno intrecciando con una rara maestria la vena più decandente e allo stesso tempo struggente, toccante, emotivamente ficcante i loro strumenti, riuscendo a non far rimpiangere minimamente i maestri sopra indicati.

Questo lavoro è un'opera di cesello, un piccolo gioiello nascosto, in cui si alternano arrangiamenti delicatamente classici del Depressive Rock ad uno stralcio di B.M. Shoegaze, a contaminazioni modernizzanti classiche del Post B.M. di cui rimane a volte uno scream a tratti disperato e comunque molto graffiante dalle reminiscenze burzumiane, a toccate progressive, come si evince in "I Metropolens Favn. Grasoner Og Vinterreduksjon".

Non so come dire, ma questo è un esordio che manifesta immediatamente uno spessore enorme, se qualcuno di voi sta piangendo la dipartita dei Lifelover, credo che qua ci si possa riprendere, dando fiducia a questo cd; certo non avverto ironia fra queste note, nè leggerezza da massa, ma piuttosto una sofferenza insita, una debolezza dovuta alla frustrazione sociale ed alle disillusioni che il nostro tempo ci sa così generosamente donare; come non rimanere affascinati da composizioni come "God Morgen, Dystopia. Drommer..." in cui si pende costantemente in bilico fra sogno e incubo, fra angoscia e delirio, esaltazione e puro sentimento; come non commuoversi fra le note di "Neon. Tap, Og Scener I Retrospeksjon" e non restare suggestionati dalle piccole melodie acustiche? Come non essere intrappolati da tanta disperata bellezza? Dove l’animo si angoscia e la voglia di lanciare il cuore oltre l’ostacolo diviene tangibile come la sofferenza che si prova di fronte all’esistenza in certe occasioni?

A volte poi i Dystopia Na ci propongono spaccati della loro agitazione interiore in chiave estremizzata e delirante facendo nascere dal nulla un pezzo come "Oslo S / Barn Av Lerret (Del I). Bundt, Full Og Udugelig", forse il brano più pesante del lotto con la sua pennata debordante regalandoci un break scalda cervicale, unito ad un riffing quasi rock in certi frangenti.

A volte lo spettro degli immensi In The Woods... esce allo scoperto in certi parti soliste o in altre situazioni dal sapore molto intimistico (vedasi "Barn Av Lerret (Del II). Bortkommen, Tom Og Parat"), ma generalmente sono veramente sorpreso di tutto ciò che è stato servito in questo "Syklus", quaranta minuti di vivida esistenza urbana (e qui la copertina si dimostra azzeccata in pieno in tutta la sua bellezza), quaranta minuti di sprizzante libertà musicale, quaranta minuti per farmi indicare i Dystopia Na come una delle più grandi rivelazioni dello scorso anno.

Non so come procederanno, non so se riusciranno a mantenersi su questi livelli a dir poco impressionanti; ma una cosa la so per certo, se amate la musica di spessore... amerete questo cd che non credo verrà mai... sgretolato.

Una luce opaca sfiorerà i palazzi di Oslo; a volte basta sensibilità per saperla scrivere... ed ascoltarla.

"Syklus": un piccolo toccante capolavoro.

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