Informazioni
Gruppo: Beyond Mortal Dreams
Titolo: Dreaming Death
Anno: 2013
Provenienza: Australia
Etichetta: Autoprodotto / Lavadome Productions
Contatti: facebook.com/beyondmortaldreams
Autore: Mourning
Tracklist
1. Feast Of Carrion
2. The Filth Of Their God
3. Dreaming Death
4. Beast Of Damnation [cover Beherit]
DURATA: 18:04
Violenza, rallentamenti da capogiro, tecnica e brutalità in neanche venti minuti di musica? Sì, tutto questo è possibile ascoltarlo infilando nello stereo "Dreaming Death", l'ep stellare rilasciato dagli australiani Beyond Mortal Dreams. Quest'uscita è la quarta ufficiale dopo il "Promo 2004", la demo "The Demon And The Tree Of The Dead" (2006) e l'album di debutto "From Hell" (2008), e arriva decisamente in ritardo sul nostro sito essendo stato partorita nel 2012. Ma visto che i quattro brani devastanti (tre originali ai quali si aggiunge la cover dei Beherit di "Beast Of Damnation", pezzo contenuto nel mini "Dawn Of Satan's Millennium"), prima rilasciati in versione cd, vengono adesso riproposti in formato vinilico limitato a trecentocinquanta copie targato Lavadome Productions, mi è sembrato doveroso cogliere l'occasione per dar spazio a questa macchina da guerra priva di scrupoli.
Il trio composto da Doomsayer (voce, chitarra, basso e sintetizzatori), Bloodspawn (chitarra) e Maleficus (batteria) è l'esempio eclatante di come si possa produrre metal estremo senza scadere nel becero tentativo di plagiare l'old school, avvalendosi di produzioni ridicole e suoni da scantinato, o ancora peggio sfoderando un'attitudine che guarda indietro coadiuvata da operati dietro al mixer moderni e piatti. Le loro armi vincenti sono le strutture dei pezzi e un lavoro di produzione buono, ma non scintillante, perfetto per mantenere vivida quella sensazione di cattiveria che trasuda attraverso le note incanalate nel loro nero flusso.
Sia "Feast Of Carrion", con il suo comprimersi ed espandersi, accelerando e decelerando nervosamente sfruttando la furia melodica delle cascate solistiche, che la successiva "The Filth Of Their God", mattonata nella quale le connotazioni stilistiche imposte dal dinamismo ritmico (pur avendo una durata decisamente ridotta) scavano un solco profondo dal quale sbuca ergendosi la traccia che da il titolo al disco, dimostrando che tecnica e malvagità sono tutt'oggi in grado di coesistere. Del resto Immolation e Incantation sono i modelli ideali, quelli da far conoscere a chiunque si avvicini a questa valle di lacerante dolore, e la strada intrapresa dalla band non è poi così distante. "Dreaming Death" è in parte altra storia: le atmosfere diventano più ampie, e l'ingresso in scena dei sintetizzatori, che le estendono a dismisura, è stavolta prominente, ed emana un'aura epica scura e minacciosa. È una colata lavica che implacabile deve adempiere al proprio compito: ci conduce a una morte che annienta, dandosi sfogo finale con la blasfemia a oltranza partorita negli anni Novanta dai finnici, ma assorbita e rimodellata alla Beyond Mortal Dreams, offrendo così degna chiusura a un lavoro veramente bello.
Gli assatanati seguaci del mondo death metal probabilmente avranno già reperito "Dreaming Death", tuttavia ci son quelli che non si negano il fatto di possedere il disco in doppio formato e dato il rifiorire della passione per il vinile farebbero bene a contattare la Lavadome per accaparrarsene una copia. Questi musicisti sono stra-consigliati per chiunque viva per il genere, i Beyond Mortal Dreams sono un porto sicuro, l'unico neo è che una volta che vi arrivate potreste non fare più ritorno. Micidiali.testa dedicato agli amanti del genere.