lunedì 2 settembre 2013

HAGL - In The Heart


Informazioni
Gruppo: Hagl
Titolo: In The Heart
Anno: 2013
Provenienza: Russia
Etichetta: Casus Belli Musica
Contatti: vk.com/haglofficial - facebook.com/hagloffiacial - reverberetion.com/hagl
Autore: Akh.

Tracklist
1. Intro (In The Heart)
2. Heavy Gale
3. Mors Triumphalis
4. Thunderstorm
5. Howl As A Wolf
6. Europe
7.Above Death
8. The North
9. Wake Up!
10. Outro

DURATA: 41.14

Gli Hagl giungono dalla Russia con il terzo album "In The Heart" grazie alla Casus Belli Musica, allineandosi assieme alla moltitudine di guerrieri Pagan-Black Metal che l'Est Europa e il suo forte senso nazionalistico formano.

L'introduzione al disco è atmosferica e sussurrata, come se uno spirito soffiasse sulle braci per far divampare nuovo fuoco, incarnato nella musica dei russi. Con le prime due canzoni ("Heavy Gale" e "Mors Triumphalis") vengono abbinate in maniera corretta influenze Black Metal a quelle più Heavy Metal, riportandomi alla mente i primi lavori della scuola svedese della allora nascente frangia Death di Göteborg, oppure quelle reminiscenze classiche che affiorarono in Europa in certe fasce estreme, esempio culminato nel clamoroso "Heartwork" dei leggendari Carcass. Il tutto è tradotto ovviamente in un linguaggio nero, eredità lasciata dalla prima incarnazione del gruppo, mantenendo però inalterato quell'approccio in bilico fra melodie e ripartenze fulminee.

Dopo questi due episodi devo dire che la struttura dei pezzi e le melodie si discostano dalle rimembranze svedesi, e forse anche da quel raro approccio "Folk", per acquisire una sostanza maggiormente europea. Se nei primi ascolti ogni tanto fuoriusciva un senso di déjà vu, col passare del tempo si sono fatte più vive la forza e la potenza dei pezzi, anche grazie alla complicità di una buonissima produzione che fa risaltare gli assalti furiosi e battaglieri; mentre il tuttofare Swarm (solo la batteria e una parte delle tastiere non sono opera sua, ma di Alarm e Aria) innalza sulle parti ritmiche scream corposi e arcigni, come nelle incalzanti "Thunderstorm" e "Howl As A Wolf" o in "Above Death".

Il senso più prettamente "popolare" è dettato dalle liriche e dalla grafica, nella quale si inneggia a quell'ardore selvaggio e sacro che nutre il guerriero e a quel lato eroico di cui è portatore il libretto (compresi i testi in lingua madre e la loro traduzione in inglese), ma anche da certi arrangiamenti di chitarra acustica, soprattutto nella parte conclusiva del cd. Potrei quasi affermare che la seconda parte è quella con un maggiore spettro d'azione e anche i vari brani tendono ad ampliarsi, sfondando il muro dei quattro minuti, cosa che non avveniva nelle precedenti stilettate musicali. L'impulso principale rimane in quel senso di irruenza a tratti minimale e votata alla carica cieca che viene veicolata dai vari blast beat e dalle chitarre talvolta ruvide e scarne, in piena linea con l'anima del Black Metal più "guerrafondaio", che sicuramente garantiranno ancora maggiore efficacia e atmosfera riprodotte accuratamente dal vivo.

Qua non ci sono grossi echi alla tradizione dell'Est come poteva accadere coi cechi Zrec e non ci sono neanche le suggestioni acustiche dei norvegesi Wardruna: negli Hagl esiste un incedere più spietato, ma con meno rinvii alle radici e al terreno, qui Perun (il grande Dio della folgore slava) preferisce benedire l'acciaio e il braccio valoroso che lo brandisce, che innalza la gloria in "Europa", "The North" e nella suggestiva e simbolica "Wake Up!", fino alla conclusiva "Outro" dove si materializza la parte più sognante e vagamente progressiva del gruppo, tanto da farmi giungere alla mente certi Green Carnation.

"In The Heart" si tramuta quindi in una alchimia ben organizzata di melodie e scudisciate furiose, in cui tradurre la visione eroica e poetica di Swarm, dove la Guerra è la musa ispiratrice per i valori del Coraggio, della Determinazione, della Fedeltà, della Furia e della Forza, incorniciato in una forte ispirazione "pagana" dove gli Dei possono ben volere il proprio popolo o dove semplicemente un guerriero canta una ode che riecheggia profonda... nel cuore.

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