Informazioni
Gruppo: The King's Band
Titolo: Antichrist
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto / Necrotorture Agency
Contatti: facebook.com/thekingsband
Autore: Mourning
Tracklist
1. Radio Hell
2. Gypsy Night
3. Sex After Night
4. Trip In The Afterlife
5. You Are My Bitch
6. Death Or Glory
DURATA: 24:25
Karlage King e il suo progetto The King's Band rientrano in scena nel 2012 con l'ep "Antichrist": il mini contiene sei brani, tre dei quali sono stati ripescati direttamente dal primo lavoro, rilasciato nello stesso formato, intitolato "The King's Band". I musicisti che accompagnano Karlage in questa seconda uscita sono Matteo Pellegrini (chitarra, piano e cori), Antisocial (basso) e Luca Spinozzi (batteria). L'operazione "shock" portata alla ribalta dalla copertina raffigurante lo stesso King crocifisso in posizione inversa e che ricorda molto lo stile Ozzy è forse scontata, ma in fin dei conti non male, purtroppo lo stesso non si può dire del contenuto musicale racchiuso in questo disco.
Proprio così, i problemi presenti sono molteplici e non basta l'evidente passione riversata nei pezzi e la testardaggine con la quale il leader porta avanti la sua causa a eliminarli. Infatti tralasciando la derivazione da numerose band glam e street ben più note e l'incongruenza delle scelte effettuate in ambito compositivo alle volte decisamente tendenti a cozzare tra loro, ascoltando "Death Or Glory" capirete cosa intendo dire. Ciò che lascia perplessi è proprio la prestazione vocale che risulta poco incisiva in "Trip The Afterlife" e sconclusionata nell'episodio precedentemente tirato in ballo. "Antichrist", pur facendo notare una piccola e complessiva crescita nell'operato svolto dalla formazione, grazie anche a una produzione migliore rispetto a quella del primo ep, e facendo rilevare un paio di spunti che non dispiacciono in "Sex After Night" e "You Are My Bitch", rimane invischiato all'interno del mare di produzioni che lottano per arrivare alla sufficienza.
I The King's Band, ripartendo dai buoni propositi che da sempre spingono avanti il progetto e insistendo con tenacia, potrebbero eliminare un paio dei difetti sin qui mostrati, non sono comunque sicuro che il solo darci dentro basti, ma sì, da qualche parte bisogna pur cominciare no? Rimandati al prossimo giro.
Gruppo: The King's Band
Titolo: Antichrist
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto / Necrotorture Agency
Contatti: facebook.com/thekingsband
Autore: Mourning
Tracklist
1. Radio Hell
2. Gypsy Night
3. Sex After Night
4. Trip In The Afterlife
5. You Are My Bitch
6. Death Or Glory
DURATA: 24:25
Karlage King e il suo progetto The King's Band rientrano in scena nel 2012 con l'ep "Antichrist": il mini contiene sei brani, tre dei quali sono stati ripescati direttamente dal primo lavoro, rilasciato nello stesso formato, intitolato "The King's Band". I musicisti che accompagnano Karlage in questa seconda uscita sono Matteo Pellegrini (chitarra, piano e cori), Antisocial (basso) e Luca Spinozzi (batteria). L'operazione "shock" portata alla ribalta dalla copertina raffigurante lo stesso King crocifisso in posizione inversa e che ricorda molto lo stile Ozzy è forse scontata, ma in fin dei conti non male, purtroppo lo stesso non si può dire del contenuto musicale racchiuso in questo disco.
Proprio così, i problemi presenti sono molteplici e non basta l'evidente passione riversata nei pezzi e la testardaggine con la quale il leader porta avanti la sua causa a eliminarli. Infatti tralasciando la derivazione da numerose band glam e street ben più note e l'incongruenza delle scelte effettuate in ambito compositivo alle volte decisamente tendenti a cozzare tra loro, ascoltando "Death Or Glory" capirete cosa intendo dire. Ciò che lascia perplessi è proprio la prestazione vocale che risulta poco incisiva in "Trip The Afterlife" e sconclusionata nell'episodio precedentemente tirato in ballo. "Antichrist", pur facendo notare una piccola e complessiva crescita nell'operato svolto dalla formazione, grazie anche a una produzione migliore rispetto a quella del primo ep, e facendo rilevare un paio di spunti che non dispiacciono in "Sex After Night" e "You Are My Bitch", rimane invischiato all'interno del mare di produzioni che lottano per arrivare alla sufficienza.
I The King's Band, ripartendo dai buoni propositi che da sempre spingono avanti il progetto e insistendo con tenacia, potrebbero eliminare un paio dei difetti sin qui mostrati, non sono comunque sicuro che il solo darci dentro basti, ma sì, da qualche parte bisogna pur cominciare no? Rimandati al prossimo giro.