venerdì 30 marzo 2012

GROSS GROLLAND - What Doesn't Kill Me Makes A Big Mistake


Informazioni
Gruppo: Gross Grolland
Titolo: What Doesn't Kill Me Makes A Big Mistake
Anno: 2012
Provenienza: Russia
Etichetta: Metal Scrap Records
Contatti: myspace.com/grossgrolland
Autore: Mourning

Tracklist
1. Kamikaze
2. Under Sight
3. Die
4. B.Y.E. (Be Your Enemy)
5. It
6. Voices
7. 648
8. Policeman Tropillo
9. Friday
10. Friendship

DURATA: 37:23

Ok, suonare groove è bello, suonare groove è di tendenza, però adesso il panorama è esageratamente stracolmo di band simili, troppo simili, i russi Gross Grolland vanno a infoltire ulteriormente questa già immensa schiera di band non così meritevoli.
Le intenzioni di base e il sound a dir la verità non sono male, è facile ricondurre a gente come i Pantera la matrice dalla quale hanno attinto, è presente una componente elettronica seppur minimale che potrebbe far pensare a qualcosa dei Syl ma per lo più si ha a che fare con una band che punta sul groove con la pecca di affondare poco i colpi.
Lo strato in superfice infatti porta di primo acchito a considerare il debutto "What Doesn't Kill Me Makes A Big Mistake" un album nel complesso piacevole e con più di uno spunto azzeccato se non fosse che, dopo più giri nel lettore, le magagne vengano pian piano a galla.
Si percepiscono dei cali di potenza strani per una proposta che fa del "groove" la sua caratteristica portante tanto da limitare a soli due brani per altro in coda, "Policeman Tropillo" e "Friendship" con quest'ultima che nel ritornello assomiglia stranamente a "The Promise Of Agony" dei Dark Angel, le esecuzioni motivanti all'ascolto.
Sparsi per il platter si percepiscono buone intenzioni ("Under Sight", "Be Your Enemy" e "648") che però sembrano possedere il freno a mano tirato, un po' quello che succede in casa dei The Haunted da troppo tempo a questa parte, si prende il largo con il piede giusto e poi... non si arriva in nessun posto.
I Gross Golland sono un discreto sottofondo da utilizzare quando si è in palestra o nei momenti nei quali si è indaffarati e si ha voglia comunque di qualcosa di discretamente pesante che li accompagni, difficilmente però riusciranno a entrare nelle grazie di coloro che non si accontentano di una onesta quanto in più casi scontata prestazione del genere. I mezzi e la volontà ci sarebbero pure, per i risultati siamo ancora lontani dallo spingerci oltre un'anonima e poco gratificante sufficienza.

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