venerdì 30 marzo 2012

INFERIUS TORMENT - Ceremony Of Godslaying


Informazioni
Gruppo: Inferius Torment
Titolo: Ceremony Of Godslaying
Anno: 2012
Provenienza: Russia
Etichetta: World Terror Committee
Contatti: myspace.com/inferiustorment
Autore: Mourning

Tracklist
1. Agnus Dei
2. Evangelical Key
3. Diabolical Perversity
4. Sola Scriptura
5. Archangelic Seals
6. Evil Manifestos Of Satan
7. Funeral Of Christian God
8. Unbaptized Flames

DURATA: 37:10

Diretti, veloci, bastardi e pronti a sferrare un colpo dietro l'altro, i russi Inferius Torment tornano alla carica dopo il debutto "Your God Liar" e che ce l'abbiano con le divinità e seguaci non è cosa nuova, vi dicono nulla i titoli dei lavori precedenti "Prey From Burning Church" e "War Against Christianity" rispettivamente demo ed ep di questa formazione?
La linea seguita con il nuovo album è la medesima a partire dalla scelta del nome, "Ceremony Of Godslaying", e in quanto alla sostanza è un black/death efferato, privo di fronzoli quello che sbattono in faccia, qualche rallentamento per aumentarne il carico solforico ma nei frangenti più incisivi sono chitarre che intagliano la pietra e una batteria dinamica, veloce e sprezzante a cura dal drumming Torturer, membro anche dei Bethlehem ed ex degli austriaci Belphegor, a essere l'arma vincente dei pezzi che sfoderano una bestialità disarmante come avviene in "Diabolical Perversity".
Gli Inferius Torment creano anche dei discreti momenti melodici nell'opener "Agnus Dei", assumono una postura più ordinata e decadente nelle allentate "Sola Scriptura" e "Archangelic Seals" caratterizzate da fasi corali trascinate e strutture nelle quali si cerca di mettere in risalto la parte più introspettiva e malvagia evitando il cliché delle soluzioni "only violence". È però senza alcun dubbio il mantenimento pressante di ritmi frenetici con annesso riffato macerante la miglior mossa messa in atto dalla band e il crescendo dell'ultima canzone citata, le accelerazioni di "Evil Manifestos Of Satan" e le cadenze martellanti a più riprese in "Funeral Of Christian God" non fanno che confermare tale tesi con i rimandi a una scena svedese, quella di Marduk e Dark Funeral, che sembrano essere alquanto palesi.
"Ceremony Of Godslaying" è un po' come ascoltare chi crede d'aver scoperto l'acqua calda, la minestra è quella che in tanti apprezziamo da tempo e gli ingredienti per quanto validi alle volte vi risulteranno talmente familiari da farvi ammettere che qualche fase di stanca ci sia.
Gli Inferius Torment in fin dei conti se la giocano con le carte a loro disposizione, siano buone o meno questo lo deciderete voi, certo è che se necessitate di una scarica d'adrenalina e stop un album simile è quantomeno consigliabile.

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