venerdì 9 marzo 2012

SEPTIC MIND - The True Call


Informazioni
Gruppo: Septic Mind
Titolo: The True Call
Anno: 2011
Provenienza: Russia
Etichetta: Solitude Productions
Contatti: myspace.com/429972621
Autore: Mourning

Tracklist
1. The True Call
2. Doomed To Sin
3. Planet Is Sick

DURATA: 59:00

Chi non ricorda la famosa frase "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate" legata all'Inferno della dantesca "Divina Commedia"? Bene, il nostro mondo sembra sempre più essere ingurgitato internamente a un vortice che quella speranza, quella luce che dovrebbe risollevarne le sorti, affievolisce e rende fioca. I russi Septic Mind con "True Call", quello che viene ufficialmente considerato il loro secondo album in studio, si concentrano su tale aspetto.
Il duo non ha cambiato particolarmente "modus operandi", come in "The Beginning" ci troviamo di fronte a tre soli pezzi, tre megaliti della durata complessiva di un'ora scarsa che però risultano meglio elaborati perché oltre ad affermarsi sull'ascoltatore tramite una costante e persuasiva dinamica oscura, funerea e amplia all'inverosimile possiedono delle peculiarità che rendono le tracce un minimo più personali rispetto al recente passato.
L'ipnotico messaggio in "slow-motion" inviato dall'opener e titletrack si avvale di un paesaggio fosco e nebbioso, un'area sconfinata nella quale perdersi privi d'orientamento roteando inutilmente su se stessi sembra essere una comprovante dell'assenza di riferimenti. "Doomed To Sin" favorisce ingannevolmente il filtrare di un feeling moderamente positivo, uno spiraglio, un bagliore pare filtrare fra le note, è solo una vana illusione assorbita dal progressivo incedere greve e desolante che di lì a poco prenderà possesso del pezzo facendo chiudere il cerchio a "Planet Is Sick" con la sua disillusione psichedelica, un maelstrom di cattiveria che strappa dal cuore l'ultimo briciolo di aspettative fortunate, la traccia è leggermente più accessibile ma al tempo stesso si rivela tentatrice e decadente.
È sotto gli occhi di tutti, i Septic Mind hanno compiuto un passo in avanti enorme rispetto alla release precedente, le composizioni sono incatenanti, si dirigono verso lidi non forzatamente gotico/funerei come nella maggior parte dei casi sfruttando la ciclicità e una sorta di psych attitude ben incanalata nel mare di disperazione che questo "True Call" crea nella mente dell'ascoltatore. Che sia il loro modo di prepararsi a un 2012 designato quale anno catastrofico per il mondo intero? Se la motivazione fosse questa più di altre, potrebbero ritenersi tranquillamente soddisfatti, la morte viaggia piacevolmente in loro compagnia.

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