lunedì 25 giugno 2012

THE MACHINE - Calmer Than You Are


Informazioni
Gruppo: The Machine
Titolo: Calmer Than You Are
Anno: 2012
Provenienza: Olanda
Etichetta: Elektrohasch
Contatti: myspace.com/themachineband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Moonward (Were Up On The Dune)
2. Scooch (I'm Pretty Done Here)
3. Grain (Abide And Take A Rest)
4. D.O.G. (A Setting Sun For The Third Time)
5. Sphere (... Or Kneiter) (Watch The Circle Square By Then)
6. 5&4 (Is Not Enough)
7. Repose (Calmer Than You Are)

DURATA: 45:48

Se avessi il potere di autorizzare l'uso di una droga che mandi in delirio un collettivo con una botta allucinogena priva di freni ma salutarmente spaziale, quella droga sarebbe senza alcun dubbio lo stoner.
Band quali Colour Haze e Nebula sono fra i migliori frutti di un orgasmo alcolico corretto al Psilocybe, se poi aveste pure uno spazio ampio intorno a voi o una notte stellata sotto la quale sdraiarvi e perdervi, spalancate le porte della mente, il viaggio ha inizio.
Discorso analogo si può attuare per una delle formazioni che dal 2010 è entrata far parte del roster della Elektrohasch, label di cui è titolare la mente dei Colour Haze Stefan Kogle, loro sono i The Machine, sono olandesi e con "Calmer Than You Are" giungono all'uscita del quarto capitolo discografico.
La storia è di quelle che più classiche non si può, essenziale schieramento a tre composto dal basso di Hans Van Heemst che accompagna e accresce lo spessore e la dimensione delle ritmiche assestate dalla batteria di Davy Boogaard e dal chitarrista cantante David Eering che impazza infilando elevate dosi di fuzz e wah wah. Cosa c'è di bello in questa semplice e conosciuta storia? Tutto.
Sì, perché è proprio con naturalezza che gli "orange" innescano la scintilla dai secondi iniziali di "Moonward" alimentati dall'orientaleggiare del sitar e da abissi spaziali nei quali girovagare infinitamente lasciandosi di passo in passo alle spalle il groove ciclico di "Scooch".
Lo sguardo si volge indietro a rievocare le sensazioni brillanti e seventies di una combinazione in cui lo spirito di Hendrix si associa a quello di Homme e viene data piena libertà di sfogo alle pelli di Boogard arrivando a metà del suo percorso con "D.O.G".
L'ancora è ormai stata mollata da tempo e ci si muove spinti dalle correnti siderali, la lunga sezione strumentale è l'autostrada che ci conduce verso il centro dell'universo e da lì ripartiremo. Inutile negarvelo, ciò che ascolterete è riconducibile in primis a quattro realtà ben distinguibili: Jimi Hendrix, Kyuss, Queens Of The Stone Age e Colour Haze, non mancano poi reminiscenze Hawkwind e Nebula ma bastano le prime citate per inquadrare a pieno titolo la proposta dei The Machine.
La seconda metà del platter prosegue il sentiero testè interrotto, "Sphere" ricama e tesse trame per più versi similari a quelle del pezzo che la precede, è sì leggermente più lunga e questo permette al trio di applicarsi con ancor più convinzione e determinazione nell'emanazione di tripponi grazie allo splendido uso di effetti che espandono ed espandono il manto creato dal tappetto ritmico "ordinatamente" pronto a esplodere e dalla sei corde in free-solo mode, con tutta probabilità questo è il pezzo gioiello di "Calmer Than You Are".
Trovo che il lavoro dei The Machine sia nettamente superiore pure all'esaltato "Mirador" dei Sungrazer, oddio anche in qual caso si parla di un buon album, mentre però i loro connazionali tendono a complicarsi la vita finendo per rimanere "sospesi" in arialasciando l'ascoltatore con quella attesa che non viene, se non soltanto in parte, ripagata, lo sviluppo dei brani di questo trio è totalmente coinvolgente e sostenuto da una fruibilità elementare quanto disarmantemente affascinante.
Tutto ciò ci viene confermato anche nell'esecuzione dei capitoli posti a conclusione "5&4" e "Repose" (quest'ultimo un po' Alice In Chains nell'interpretazione del ritornello) che ancora una volta fra momenti dedicati alla jam pura e al relax assoluto pongono il sigillo finale a una prestazione maiuscola.
Sicuramente una formazione che andrebbe valutata assaporandone le prove in sede live quella dei The Machine, non posso però esimermi dal consigliare agli amanti dello stoner-rock un disco come "Calmer Than You Are", il portafoglio piangerà un po' di più, le vostre orecchie e l'animo saranno decisamente più contenti.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute