domenica 3 giugno 2012

VORKREIST - Sigil Whore Christ


Informazioni
Gruppo: Vorkreist
Titolo: Sigil Whore Christ
Anno: 2012
Provenienza: Francia
Etichetta: Agonia Records
Contatti: myspace.com/vorkreist
Autore: Mourning

Tracklist
1. De Imitatione Christi
2. Maledicte
3. Deus Vult
4. Dominus Illuminatio Mea
5. Memento Mori
6. Ecce Homo
7. Per Aspera Ad Astra
8. Ad Nauseam
9. Scalae Gemoniae

DURATA: 49:32

I transalpini Vorkreist sono da tempo un nome conosciuto, la loro musica non è innovativa, ha sempre mostrato qualche sprazzo di personalità ma non ha mai fatto il grande passo, non è mai riuscita a svoltare prendendo una piega che conducesse la band al livello superiore. La riprova è insita ancora una volta nella prova a titolo "Sigil Whore Christ", quarta fatica full-lenght.
Cosa c'è che non va in quest'album? Nulla. Cosa lo fa spiccare? Nulla. Il punto è proprio questo, abbiamo a che fare con un black/death che non di continuo, ma neanche così di rado, ama girare su alte velocità, ripete i suoi schemi di traccia in traccia variegandosi leggermente eppure non mutando mai completamente la sua forma, aggiungendo intrusioni melodiche a supporto del riffato, minaccioso e deciso, dotate di buon piglio però ancorate a un già sentito che seppur non fastidioso va rimarcato doverosamente.
Capirete quindi che ci troviamo fra le mani un platter che incitando con sfrontatezza e pura collera, infilando brani come l'opener "De Imitatione Christi", "Deus Vult", "Dominus Illuminatio Mea" e "Per Aspera Ad Astra" riesce sì ad attrarre grazie all'alone scuro e un'ambientazione da "metallo nero" incorruttibile, facendomi però pensare che "Sigil Whore Christ" sia uno di quei lavori che una volta conclusosi dev'essere riposto e ripreso a distanza di tempo, una serie di giri continua farebbe emergere la sua natura così "ferma" tendendo alla lunga anche ad annoiare.
I pareri sull'operato dei Vorkreist potranno quindi essere contrastanti, da un lato coloro che amano questa tipologia di metal pronta ad assaltare l'ascoltatore senza mollarlo un attimo ne saranno pienamente soddisfatti, dall'altro chi non si accontenta di ricevere legnate sui denti in musica potrebbe comunque apprezzarne di tanto in tanto "l'on air" data la sua discreta accessibilità.
A voi adesso scegliere quale sia la strada più adeguata per andare incontro a "Sigil Whore Christ", l'unico consiglio che mi sento di dare in genere è quello di non scartare a priori un disco simile, una volta inserito nel lettore svolge il suo compito e il suo perché l'ha sempre.

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