giovedì 3 dicembre 2009

CONSPIRACY




Informazioni
Autore: M1
Formazione

Alessandro Tronconi - Vocals
Michele Viaggi - Guitar
Roberto Falavigna - Bass
Mattia Ughi - Drums






Dopo averli apprezzati con l’ep omonimo è tempo di approfondire la conoscenza degli imolesi Conspiracy attraverso le parole del frontman Tronko.

Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine virtuali di Aristocrazia Webzine. Volete presentarvi ai nostri lettori?

Siamo i Conspiracy, esistiamo dall’inizio del 2008 ed essenzialmente siamo nati dalle ceneri degli Indomitae, infatti 3/5 della nostra formazione originale ne faceva parte prima, il primo ad aggiungersi a questo nucleo è stato Fala al basso, io sono arrivato qualche settimana dopo completando così la formazione.
Abbiamo iniziato da subito a lavorare sui pezzi che tuttora suoniamo e dopo avere perso per strada due chitarristi ci troviamo qui ora con questa nuova vita della band con una formazione a quattro elementi, in cerca di un nuovo chitarrista ma comunque pronti a tornare a spaccare un po’ di culi in giro.



Come è nato il nome Conspiracy? Sapevate che solo su Metal-Archives esistono almeno altri sedici gruppi che si chiamano come voi?

Diciamo cha la nascita del gruppo è stata una sorta di “conspirazione” alle spalle delle band di provenienza degli altri ragazzi, in più ci piaceva l’idea di base, delle manovre segrete e delle pugnalate alle spalle, cose che sono anche riprese nel testo di “The Conspiration Plan” e nell’atwork del disco.
Sapevamo di non essere gli unici con questo nome…ma ci piaceva troppo per cambiarlo…addirittura quando iniziammo a provare era il periodo in cui i fratelli Cavalera tornavano assieme proprio nei Cavalera Conspiracy.



A marzo di quest’anno avete registrato il vostro primo ep intitolato “Conspiracy”, cosa potere dirci riguardo le registrazioni? Come è avvenuta la composizione dei pezzi?

Per quanto riguarda la composizione di solito partiamo da un’idea di Michele, lui arriva in sala prove col pezzo praticamente completo, con tutte le parti e gran parte dei passaggi, poi chiaramente tutto viene rielaborato dalla band assieme, il risultato finale è molto simile alla bozza originaria, ma da la possibilità a tutti di lasciare una propria impronta sul brano.
L’esperienza in studio di registrazione è stata fantastica, vedere concretizzarsi il lavoro di mesi è bellissimo, anche se confesso che all’inizio eravamo piuttosto tesi, per noi era la prima volta in un ambiente così professionale.
Personalmente sono molto soddisfatto del risultato finale, non mi aspettavo nulla di diverso, l’EP suona violento al punto giusto e parte del merito è anche del grande Paso, che è riuscito a catturare tutta la cattiveria dei pezzi e ad amplificarla al massimo, lasciando però inalterata la nostra vena melodica.

Quali sono gli argomenti dei vostri testi? Chi se ne occupa?

I testi li scrive Fala, se ne è sempre occupato lui fin dall’inizio e sinceramente sono contento così, di solito è il cantante che li scrive ma lui ha un’inglese così bello…
Gli argomenti sono vari, per ora tra i brani non c’è un filo conduttore e ognuno è stato scritto seguendo il momento, di “The Conspiration Plan” te ne ho già parlato prima, “Memory Lane” ad esempio parla di una brutta storia d’amore finita male e nell’ultimo brano che abbiamo ultimato, “Deadskin”, è stata ricostruita la storia dei protagonisti della copertina del nostro EP, l’ignaro uomo di spalle ed il suo assalitore del quale si vede solo la lama del coltello.



Spostandoci sul fronte live come vi state muovendo? Quanto è importante per voi suonare dal vivo ai concerti?

I live sono importanti per noi, il rapporto diretto con chi ascolta la nostra musica è importantissimo, e lo è anche stringere relazioni con altre band.
Tra lo scorso inverno e la primavera abbiamo avuto la possibilità di suonare spesso e anche in posti rinomati, come il Rock Planet di Pinarella.
Sono io ad occuparmi dei contatti con locali, agenzie ed altre band, infatti ti anticipo che a settembre torneremo a fare vedere le nostre brutte facce in giro, sperando anche di potere uscire dall’Emilia Romagna qualche volta.



Quali sono i vostri piani per il futuro? A quando un full album?

Per ora ci stiamo concentrando su due fronti: da un lato, come ti ho detto prima, stiamo cercando di prendere quante più date possibile per l’autunno, l’inverno e la primavera prossimi e dall’altro stiamo scrivendo il nuovo materiale, speriamo di potere tornare in studio a registrare il disco nella prima metà del 2010, posso già dire che il prossimo lavoro suonerà leggermente più sperimentale rispetto all’ep, conservando comunque l’aggressività, il groove e la melodia.

Quali sono i gruppi a cui vi ispirate o che amate particolarmente?

Personalmete le mie radici musicali sono nel metal e nell’hardcore degli anni ‘90, band come Pantera, Fear Factory, Machine Head, Biohazard e Korn sono state la mia “scuola di musica”.
Michele è un grandissimo fan della scena svedese e soprattutto degli In Flames, Fala è il nostro eclettico, uno che non si ferma al genere e che ascolta praticamente di tutto con una predilezione per i bassisti jazz con il grande Jaco Pastorius su tutti, a Mattia, per finire, piace molto il black sinfonico dei Dimmu Bogir e il viking metal degli Amon Amarth.
In generale come band ci sentiamo influenzati dal death svedese, dal thrash e da un certo tipo di metalcore.

E’ ormai da diverso tempo che a partire da alcuni gruppi come i Killswitch Engage si è assistito ad una sorta di revival di sonorità non inedite, parlo ovviamente del suono made in Sweden, ma rilette alla luce di un approccio moderno e che ha fatto immediatamente nascere contrapposizioni fra sostenitori dell’old school e del nuovo che avanza. Voi dove vi schierate all’interno di questa diatriba?

Assolutamente col nuovo che avanza, ascoltiamo tutti band della vecchia scuola, però allo stesso tempo ci rendiamo conto che la musica è evoluzione, sia che si tratti di creare una cosa nuova da zero sia che si tratti di riprendere sonorità vecchie e combinarle con altri elementi per rinnovarle.
Purtroppo ci sono sempre degli accaniti sostenitori del vecchio sul nuovo, peccato che questi non si fermino a capire che lo spirito della musica che piace tanto a loro quando è stata composta era proprio di rinnovare, di portare una ventata di aria fresca ed è stata accolta allo stesso modo con cui loro accolgono la nostra.
Nei primi anni ‘80 qualcuno a San Francisco prese il metal che andava di moda in quel periodo e iniziò a mischiarlo col punk stradaiolo…loro in quegli anni erano il nuovo che avanzava, noi, e per noi intendo la nostra generazione di musicisti, stiamo lavorando con lo stesso spirito dei thrasher della Bay Area di quel periodo, trasgredendo qualche regola del metal e cercando di portare nuovo ossigeno alla scena.

Qual’è l’opinione di una band così giovane come la vostra sul rapporto musica/internet (file-sharing, myspace etc…)?

Sono tutte armi a doppio taglio, da Myspace fino a Emule e i Torrent.
Affrontando una cosa alla volta, ti potrei decantare all’infinito le lodi di social network quali Myspace e Facebook, che danno uno spazio GRATIS a band underground e squattrinate come noi, spazio dove poterci presentare e interfacciare con persone anche lontane e dove potere fare ascoltare la nostra musica a un pubblico più vasto, ma d’altra parte questo spazio è occupato da milioni di band e un povero utente finisce per perdersi in un mare così vasto.
Il file -sharing invece sta letteralmente uccidendo l’industria discografica, che non investe più soldi nelle band come noi, perchè tanto non si vendono dischi, la gente ora preferisce scaricare piuttosto che comprare, tanto ormai nell’era dell’MP3 il supporto fisico non è così importante come una volta.
Usato con intelligenza il download potrebbe essere invece un altro modo per farsi conoscere, io immagino sempre la soluzione utopica della cosa, dove un utente scarica e ascolta, valuta e se il prodotto gli piace va nel negozio e si compra il disco originale.
Personalmente faccio proprio così, anche perchè credo che il disco non si fermi alla musica e che spesso sia importante anche l’impatto visivo dato dalle grafiche.

Come passate il tempo quando non imbracciate gli strumenti? Avete hobby, passatempo, siete appassionati di sport (attenzione bere birra non è contemplato!)?

Come bere birra non è contemplato????
Comunque la musica è un’attività che ricopre la maggior parte del mio tempo libero, tra prove ed esercizi mi rimane pochissimo da dedicare ad altro.
Gli altri ragazzi della band sono più attivi di me, Mattia gioca a pallanuoto e Fala è stato per molto tempo un giocatore di football americano, Michele invece è come me, musica, musica e ancora musica, come una malattia.

Prima di chiudere a voi la parola per una battuta finale.

Spazio libero per dire quelo che voglio? Mi tenti…
Questo è un messaggio per tutti quelli che comprano l’ultimo dei Metallica e scaricano i dischi delle band nuove, smettetela di ammazzare la musica, piuttosto fate il contrario, che tanto certe band non hanno bisogno dei vostri soldi, c’è gente invece che si spacca in quattro per risparmiare la cifra che serve per registrare un disco, e poi se lo vede rifiutato da tutti perchè tanto non c’è mercato, so che sembra scontato da dire, ma vogliate più bene all’underground…
Comunque dopo questo piccolo sfogo voglio fare un saluto col cuore a tutti i lettori di Aristocrazia…ah e nonostante quello che ho detto prima sui social network siamo sia su Facebook che su Myspace, a breve inizierò a pubblicare il calendario live della band, quindi se vi interessa vederci e conoscere il nostro mondo è lì che dovete andare!

ENJOY THE CORE, MOTHEFUCKERS!!!

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