mercoledì 2 dicembre 2009

EXMORTUS - In Hatred’s Flame


Informazioni
Gruppo: Exmortus
Anno: 2008
Etichetta: Heavy Artillery
Autore: Mourning

Tracklist
1. In Hatred’s Flame
2. Triumph By Fire
3. War Gods
4. Onward To Battle
5. Valor And Might
6. Axes Of War
7. Glory On The Battlefield
8. Onslaught
9. Storms
10. Wrath Of Vengeance
11. Fimbulwinter

DURATA : 42:55

Questa giovane band americana si presenta con un sound carico di contaminazione, thrash bay-area, death melodico e neoclassical metal Malmsteeniano. Questa combinazione ha portato alla creazione del loro album di debutto “In Hatred’s Flame”.
Un disco molto ben suonato,veloce e coinvolgente sia per la struttura dei pezzi variegata e ben assemblata che per le prove dei singoli di buon livello in ogni ambito.
Che i ragazzi siano dotati di tecnica e un gusto per la melodia si constata subito dato che sciorinano riff su riff riuscendo a destreggiarsi in maniera più che egregia fra il sound classicamente americano e quello di stampo europeo.
L’apripista è l’omonima “In Hatred’s Flame” che mette in chiaro la situazione su quale sia la linea sonora che il combo si è prefissata.
“Triumph Of Fire” è un turbinio continuo con una solistica a dir poco terremotante e ritmiche spacca ossa così come la successiva “War Gods” punta ad accellerare lasciando sempre spazio ad aperture ampie ed ariose tutto condito da basi thrash robuste e corpose. Per alcuni versi ricordano i Children Of Bodom nella loro miglior prova quel “Something Wild” disco mai più ripetuto o solamente avvicinato come qualità dalle opere successive dei finlandesi.
Li accomunano la velocità e uno stile chitarristico ricercato che probabilmente farà storcere il naso ai conservatori.
Non per questo rinunciano alle peculiarità del death quindi si troverà anche qualche mini tirata e passaggi degni della migliore tradizione death melodica come nella parte centrale di “Onward To Battle” dove peraltro Balmore alla voce dal il meglio di sè prima che una epica “Valor And Might” prenda forma con un riffing che sa di già sentito (sembra uscito da un disco dei Battleroar) senza però dispiacere alle orecchie.Il cambio di tempo e riff muta sino a diventare un esempio del più classico death swedish di stampo Gothenburg per poi riprendere a veleggiare su lidi più heavy addicted.
Giocano con gli stili si percepisce la padronanza e la voglia della band di esprimere il background musicale che li ha formati. Un attimo di pausa lo dona “Axes Of War” pezzo strumentale prettamente scuola Malmsteen senza infamia nè lode.
“Glory And Batterfield” e “Onslaught” coincidono con la fase calante, i pezzi stentano a decollare mancano di quel piglio che contradistingueva la prima parte del platter
che torna a risollevarsi con”Storms”, “Wrath Of Vengeance” e la conclusiva “Fimbulwinter” trittico da marcia trionfale che conduce a degna conclusione il nostro ascolto
con un crescendo ritmico devastante.
Se la musica è buona c’è da dire che ancha la prove di Balmore dietro il microfono è di tutto rispetto permettendo così al composto di sfociare al meglio tramite le liriche.
Un album che ha come unico difetto la troppa derivatività che però si può anche bypassare dato che si parla di un debut, dando alla formazione il tempo di trovare
una propria personale dimensione,per ora non posso dire che: godetevelo.

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