Informazioni
Autore: Mourning
Formazione
Tony Freed - Vocals, Guitars
Björn Johansson - Guitars, Vocals
Björn Eriksson - Bass, Vocals
Simon Granath - Drums
Abbiamo il piacere di scambiare quattro chiacchere con i “Godhate” band svedese appartenente alla seconda era dell’ondata “swedish”.
Benvenuti ragazzi come va? Che ne direste di fare una piccola introduzione raccontandoci di voi?
-Godhate Seconda ondata? Bé, la band si è formata nel 1991 e penso che la prima registrazione sia stata nel 1993. Queste canzoni non sono mai uscite, ma ultimamente ho sentito un amico che ha ancora una registrazione di quel periodo. Comunque, la nostra prima uscita ufficiale è stato il demo del 1995, e nel 1997 i Godhate hanno fatto uscire la loro prima uscita seria su una label come Mcd. Even Sebbene fossimo già conosciuto fuori dai confine nazionali abbiamo dovuto aspettare il 2001 prima di riuscire a uscire dalla Svezia per un live. Il nostro primo tour europeo è stato con i Benediction e per noi è stato molto importante. Viviamo per i tour, che per noi sono la cosa più importante. Abbiamo girato l’Europa tre volte, siamo stati in tour in Finlandia 3 volte e siamo tornati da poco dal tour che ci ha portato negli USA, nella Repubblica Ceca e in Irlanda. Abbiamo fatto uscire due full, un altro Mcd, e tra qualche mese faremo uscire il nostro terzo cd.
Siete una delle poche realtà che ancora muove passi di quel periodo storico ricco di band che suonavano un gran death metal, siete riusciti anche a resistere alla tentazione delle contaminazioni black cosa a cui hanno ceduto in molti per accaparrarsi probabilmente una fetta d’ascoltatori, quali sono i vostri cardini, la vostre linee guida?
-Godhate Abbiamo solo suonato la music ache ci piaceva ascoltare. Bè, ascoltiamo anche i Marduk (Dark Endless, Those of the unlight e altro Black metal) ma per qualche strano motivo siamo rimasti death metal. Ai tempi mi dedicavo anche a vocals più oscure e aspre, ma per qualche motivo alla fine tornavo sempre sul sound death. Oggi invece non ho più una linea guida. Oggi sto tentando di cercare nuove vie per creare qualcosa di nuovo del solito death metal standard. Ma che continui a suonare GODHATE.
La band è nata come Throneaeon e poi si è scelto di cambiare il monicker in Godhate e dopo aver pubblicato il bell’Ep Anguish (2005) ci sono stati anni di fermo?
-Godhate Sì, abbiamo cambiato monicker in GODHATE nel 2003 con l’uscita “Godhate” dei THRONEAEON. L’etichetta che avevamo nel 2003 non ci fece cambiare nome, perché voleva che uscisse un album a nome THRONEAEON. Abbiamo deciso di chiamare l’album Godhate così abbiamo fatto ugualmente un cambiamento.
Cosa si è rotto all’interno e cosa ha spinto Tony unico membro originale di quella line up a ridare vita alla band?
-Godhate Per un migliaio di conflitti che non potevamo risolvere. Ma sinceramente non mi ricordo tutti i dettagli. Veramente avevo pensato di mollare tutto, ma poi non ce l’ho fatta e ho lasciato tutto in stand-by. Ho iniziato un nuovo progetto chiamato Innersane (adesso fermo), e un giorno un mio amico della band thrash metal Vilefuck mi telefonò dicendomi che aveva un batterista perfetto per i Godhate. E così siamo tornati in carreggiata!
Il vostro monicker è una dichiarazione di guerra bella e buona, cosa viene confermata in toto dalla musica della passata formazione e del vostro recente passato.
Puro concentrato di blasfemia e puzzo di morte, è questo che ci dobbiamo attendere dal vostro “Equal In The Eyes Of Death”?
-Godhate Musica marcia di sicuro hahaha… E’ molto più aggressiva che nel passato e ha una registrazione veramente grezza. Quando la ascolto mi sembra di essere stato colpito da un treno e l’adrenalina inizia a pompare. I testi sono ancora più personali di prima. Ho sempre scritto in maniera molto personale, molto per me stesso, ma stavolta la cosa è ancora maggiore. Qualche volta anche troppo personale, ma non ci posso fare niente.
Chi avete scelto come Produttore e perche? Che tipologia di lavoro avete adottato?ne siete soddisfatti?
avete qualche aneddoto da raccontarci in merito?
-Godhate Sono contento del risultato finale. Abbiamo laorato con Dino Medanhodzic (conosciuto per la band Carnal Forge) e P.O. Saether degli Studio Underground. Abbiamo scelto loro perché Saether ha lavorato nelle nostre precedenti produzioni e Medanhodzic è un tizio ancora più perfezionista di me. Questo mix ha tirato fuori il meglio di noi.
Chi di voi scrive le musiche e le liriche?
-Godhate Un amico della band, Thomas Eldnatt, che ha scritto anche due canzoni con me prima di farmi male a un braccio, altrimenti le avrei scritte tutte da solo. Scrivo anche tutti i testi, come ho sempre fatto. E’ così che le cose devono essere, dopotutto non penso che riuscire a esprimere sensazioni scritte da altri. Talvolta facciamo anche cover, ma solo sporadicamente.
Di cosa parlano precisamente le vostre liriche, quali sono i punti che volete colpire e c’è un messaggio preciso
che volete donare ai vostri ascoltatori?
-Godhate Principalmente: pensa con la tua testa e non prendere niente per vero a meno che tu non ne abbia le prove. Ma ci possono essere diversi significati da canzone a canzone. E alcune sono solo una terapia per me stesso. Se qualcuno si trovasse nella stessa situazione magari potrebbe trovarle utili. Almeno non si sentirebbe solo.
Autore: Mourning
Formazione
Tony Freed - Vocals, Guitars
Björn Johansson - Guitars, Vocals
Björn Eriksson - Bass, Vocals
Simon Granath - Drums
Abbiamo il piacere di scambiare quattro chiacchere con i “Godhate” band svedese appartenente alla seconda era dell’ondata “swedish”.
Benvenuti ragazzi come va? Che ne direste di fare una piccola introduzione raccontandoci di voi?
-Godhate Seconda ondata? Bé, la band si è formata nel 1991 e penso che la prima registrazione sia stata nel 1993. Queste canzoni non sono mai uscite, ma ultimamente ho sentito un amico che ha ancora una registrazione di quel periodo. Comunque, la nostra prima uscita ufficiale è stato il demo del 1995, e nel 1997 i Godhate hanno fatto uscire la loro prima uscita seria su una label come Mcd. Even Sebbene fossimo già conosciuto fuori dai confine nazionali abbiamo dovuto aspettare il 2001 prima di riuscire a uscire dalla Svezia per un live. Il nostro primo tour europeo è stato con i Benediction e per noi è stato molto importante. Viviamo per i tour, che per noi sono la cosa più importante. Abbiamo girato l’Europa tre volte, siamo stati in tour in Finlandia 3 volte e siamo tornati da poco dal tour che ci ha portato negli USA, nella Repubblica Ceca e in Irlanda. Abbiamo fatto uscire due full, un altro Mcd, e tra qualche mese faremo uscire il nostro terzo cd.
Siete una delle poche realtà che ancora muove passi di quel periodo storico ricco di band che suonavano un gran death metal, siete riusciti anche a resistere alla tentazione delle contaminazioni black cosa a cui hanno ceduto in molti per accaparrarsi probabilmente una fetta d’ascoltatori, quali sono i vostri cardini, la vostre linee guida?
-Godhate Abbiamo solo suonato la music ache ci piaceva ascoltare. Bè, ascoltiamo anche i Marduk (Dark Endless, Those of the unlight e altro Black metal) ma per qualche strano motivo siamo rimasti death metal. Ai tempi mi dedicavo anche a vocals più oscure e aspre, ma per qualche motivo alla fine tornavo sempre sul sound death. Oggi invece non ho più una linea guida. Oggi sto tentando di cercare nuove vie per creare qualcosa di nuovo del solito death metal standard. Ma che continui a suonare GODHATE.
La band è nata come Throneaeon e poi si è scelto di cambiare il monicker in Godhate e dopo aver pubblicato il bell’Ep Anguish (2005) ci sono stati anni di fermo?
-Godhate Sì, abbiamo cambiato monicker in GODHATE nel 2003 con l’uscita “Godhate” dei THRONEAEON. L’etichetta che avevamo nel 2003 non ci fece cambiare nome, perché voleva che uscisse un album a nome THRONEAEON. Abbiamo deciso di chiamare l’album Godhate così abbiamo fatto ugualmente un cambiamento.
Cosa si è rotto all’interno e cosa ha spinto Tony unico membro originale di quella line up a ridare vita alla band?
-Godhate Per un migliaio di conflitti che non potevamo risolvere. Ma sinceramente non mi ricordo tutti i dettagli. Veramente avevo pensato di mollare tutto, ma poi non ce l’ho fatta e ho lasciato tutto in stand-by. Ho iniziato un nuovo progetto chiamato Innersane (adesso fermo), e un giorno un mio amico della band thrash metal Vilefuck mi telefonò dicendomi che aveva un batterista perfetto per i Godhate. E così siamo tornati in carreggiata!
Il vostro monicker è una dichiarazione di guerra bella e buona, cosa viene confermata in toto dalla musica della passata formazione e del vostro recente passato.
Puro concentrato di blasfemia e puzzo di morte, è questo che ci dobbiamo attendere dal vostro “Equal In The Eyes Of Death”?
-Godhate Musica marcia di sicuro hahaha… E’ molto più aggressiva che nel passato e ha una registrazione veramente grezza. Quando la ascolto mi sembra di essere stato colpito da un treno e l’adrenalina inizia a pompare. I testi sono ancora più personali di prima. Ho sempre scritto in maniera molto personale, molto per me stesso, ma stavolta la cosa è ancora maggiore. Qualche volta anche troppo personale, ma non ci posso fare niente.
Chi avete scelto come Produttore e perche? Che tipologia di lavoro avete adottato?ne siete soddisfatti?
avete qualche aneddoto da raccontarci in merito?
-Godhate Sono contento del risultato finale. Abbiamo laorato con Dino Medanhodzic (conosciuto per la band Carnal Forge) e P.O. Saether degli Studio Underground. Abbiamo scelto loro perché Saether ha lavorato nelle nostre precedenti produzioni e Medanhodzic è un tizio ancora più perfezionista di me. Questo mix ha tirato fuori il meglio di noi.
Chi di voi scrive le musiche e le liriche?
-Godhate Un amico della band, Thomas Eldnatt, che ha scritto anche due canzoni con me prima di farmi male a un braccio, altrimenti le avrei scritte tutte da solo. Scrivo anche tutti i testi, come ho sempre fatto. E’ così che le cose devono essere, dopotutto non penso che riuscire a esprimere sensazioni scritte da altri. Talvolta facciamo anche cover, ma solo sporadicamente.
Di cosa parlano precisamente le vostre liriche, quali sono i punti che volete colpire e c’è un messaggio preciso
che volete donare ai vostri ascoltatori?
-Godhate Principalmente: pensa con la tua testa e non prendere niente per vero a meno che tu non ne abbia le prove. Ma ci possono essere diversi significati da canzone a canzone. E alcune sono solo una terapia per me stesso. Se qualcuno si trovasse nella stessa situazione magari potrebbe trovarle utili. Almeno non si sentirebbe solo.
C’è una frase sul vostro myspace che dice: Nel 1993 quando l’onda black prese piede in Svezia erano rimaste poche band che suonassero un vero death metal (Grave,Entombed, Dismember ecc…) e come act nascenti in quel periodo oltre voi citate i Vomitory.
Com’è adesso la scena? Quali sono le differenze sostanziali che riscontrate e soprattutto cosa eliminereste dal death metal odierno?
-Godhate Quello che volevo dire è che le cose sono cambiate: alcune band sono sparite, altre hanno fatto il salto verso label grosse. Niente di male sulle band che divengono grandi, ma l’undreground è molto cambiato da quel periodo. Questa è comunque solo una mia impressione. Le relazioni amichevoli tra band sono andate, adesso è tutto molto più competitivo, anche se sono sicuro che qualcuno avrà qualcosa da obiettare su questo che sto dicendo. Quindi, come ho detto, questa è solo la mia opinione e non la verità assoluta. Ricordate, mettete tutto in dubbio!Del passato ci siamo solo noi, i Vomitory e i Deranged che mantengono la vera attitudine underground svedese. Poi sono venute fuori band come Insision, Kaamos, Spawn of Possession, Visceral Bleeding. Oggi il death metal è diventato uno sport dove si gioca a suonar epiù tecnico e veloce degli altri. Troppe band vengono pagate per suonare. Ai tempi la gente nel death metal era più “punk”. Essere senza lavoro e disagiati era parte delle loro vite. Oggi devi essere un cazzo di milionario per suonare death metal. Tutto costa così tanto, dalla sala prove alla strumentazione. E se vai in tour la band deve pagare di tasca propria. Ho sentito di band che sono andate in bancarotta perché hanno deciso di seguire in tour le loro band preferite facendogli da spalla. Questo è quello che eliminerei: band che suonano gratis anche se fanno da headline e hanno un sacco di seguito. Questo rovina la scena, vaffanculo! Fallo bene o non farlo. Non sei una vera rockstar solo perché vuoi la tua parte di fama.
Il suono svedese è un marchio di fabbrica riconoscibile e che riporta alla mente capolavori che hanno segnato la storia del genere, parlando di questo tipo di sonorità non si può non parlare dei Sunlight Studios, come avete vissuto quel periodo e cosa vi ha lasciato in eredità?
-Godhate Per me i Sunlight studios sono stati i Morrisound Studios svedesi. Sarei voluto andare ai Morrisound, ma erano troppo cari. Là era dove le grandi band andavano e sembrava circondato da questo alone di oscurità che io cercavo nel death metal. Quando siamo entrati in studio avevamo i soldi per coprire le spese, ma per rimanere underground… o per essere onesti perché avevamo 19, 17 e 14 anni, non avevamo soldi in più per permetterci il pernottamento. Quando abbiamo scoperto gli Studio underground abbiamo scoperto che era vero quanto i Sunlight. Io non sono mai stato a quello studio e non so nemmeno se ora sia ancora aperto. Comunque… Le band che registrarono ai Sunlight come Entombed, Nirvana 2002, Dismember, Grave, Afflicted, Desultory, Therion, Carnage, anche i fottuti Darkthrone col loro Soulside Journey, tutte avevano quel suono a friggitrice ma potente. Non posso dire di più.
Una cosa che ammiro della scena svedese sono le esibizioni live, com’è una vostra esibizione dal vivo e puntate molto su questa visto che è il riscontro più sincero con chi vi segue?
-Godhate Non so. Non l’ho mai vista in questo modo. Ho sempre amato suonare dal vivo sul palco. Ho sempre pensato che la musica vada vissuta dal vivo e quando ero un ragazzo ero sempre nei concerti a fare headbanging e stage diving. Quello per me era il death metal. Niente pogo, solo una massa di persone che fanno headbanging e gente che vola. Penso sia stata una naturale evoluzione voler salire sul palco.
Ringraziandovi della disponibilità v’invito a chiudere a vostro piacimento.
-Godhate Grazie Gabriele per il tuo supporto e per averci dato spazio nella tua zine! E per I lettori… Visitate il nostro myspace http://www.myspace.com/godhate per le ultime novità. Il nuovo album sarà pronto per autunno 2009 e sarà seguito da un tour negli USA in Ottobre. Speriamo di poter venire anche nella vostra città! Chiedete ai vostri promoters locali di chiamarci!
Siamo i GODHATE e sarà bene che stiate attenti perché siamo la nuova speranza e stiamo conquistando il mondo! Ne vedrete delle belle!!
Unitevi alla nostra missione e sarete ricompensati!