lunedì 9 gennaio 2012

CYNIC - Carbon- Based - Anathomy


Informazioni
Gruppo: Cynic
Titolo: Carbon- Based - Anathomy
Anno: 2011
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Season Of Mist
Contatti: Sito - Myspace - Facebook
Autore: Akh.

Tracklist
1. Amidst The Coals
2. Carbon-Based Anatomy
3. Bija!
4. Box Up My Bones
5. Elves Beam Out
6. Hieroglyph

DURATA: 23:01

I Cynic sono un gruppo che da sempre è alto nell'immagine del "Metal", sarà per il fatto di esser stati precursori di molte sonorità (inutile discutere su quante frontiere un album come "Focus" abbia saputo aprire nel mondo della musica estrema), sarà per il loro distacco che ne ha creato un piccolo mito moderno, sarà per le loro indiscutibili qualità tecniche, fatto sta che è un nome che nel bene e nel male ha sempre destato un interesse molto marcato e rispetto da parte di tutti. Il loro rientro sulle scene quindi era atteso come una prova del nove e per quanto mi riguarda "Traped In Air" non ha disilluso le aspettative; ma i Cynic non sono un gruppo da adempiere al proprio semplice compitino e nonostante un certo radicalismo concettuale su ciò che sia giusto o sbagliato nel mondo metallico, i ragazzi hanno sempre guardato il tutto semplicemente dal loro punto di vista.

Cosa aspettarci quindi da questo nuovo lavoro?

Evoluzione, sensibilità, ricerca, aggressività e tanto tanto feeling.

La prima cosa che viene in mente è che ci sia un discorso prettamente concettuale alla base di questo cd e l'introduzione atmosferica ne da una conferma evidente con il suo impeto delicato e ondeggiante, come a svolgere una figura preposta ad indicare una nascita originaria al di sopra del tempo e dell'azione ("Amidst The Coals"), in un contesto che viene ripreso anche dalla successiva "Carbon - Based - Anathomy" che oltre ad immettere le tipiche linee del combo mantiene costantemente un frangente al limite dell'onirico, su cui gli arrangiamenti corali giocano un ruolo decisivo per ricreare questa aura magica e sospesa.
Certo va subito ammesso che chi si aspetta grosse virate su lidi tipicamente Death, potrebbe rimanere deluso di primo acchito, in quanto il mosaico descitto dalla band è univoco nel proporre una formula che necessita di vari ascolti da parte dei sostenitori dello zoccolo più duro del D.M. ma che saprà dare grosse soddisfazioni a chi riuscirà a trovarne il sottile filo comunicativo.

Dimentichiamoci quindi il lato più "estremo" e i suoi graffianti growl cybernetici per gustarci un combo che a tratti riprende soluzioni quasi rock (non a caso si percepiscono influenze Pink Floyd nella emozionante "Elves Beam Out"), ma che va alla deriva intrecciando soluzioni di aria "australe" con le tipiche cavalcate o parti solistiche, o i ritmi tribali ed etnici che sono distribuiti per tutto "C.B.A.", come ci dimostra ""Bija!" con una vena progressiva che a tratti ricorda le loro precedenti incarnazioni: i Portal o ancor di più gli Aeon Spoke, creando un ponte fra le varie nature musicali.

Inutile disquisire sui vari ceselli (il trio Masvidal, Reinert, Malone è sinonimo di qualità indiscutibile in tal senso) che i vari strumenti riescono a fornire impreziosendo le varie tracks in definizioni e tratti astratti o metafisici, riuscendo nell'impresa di vivificare un racconto o un'idea concettuale mai di basso livello, regalandoci preziosi sentimenti e sensibilità di cui "Carbon - Based - Anathomy" è permeato.

Nonostante la breve durata dell'album (è considerato un mini a tutti gli effetti), un percorso emotivo ad alta intensità ci è stato donato da Masvidal & Co. e questo supera tutte le barriere personali a mio avviso, perchè quando si parla di qualita' i Cynic rispondono: Presente.

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