Informazioni
Gruppo: Shadowcraft
Titolo: Principles Of Chaos
Anno: 2011
Provenienza: Grecia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/shadowcraftband - facebook.com/ShadowcraftBand
Autore: M1
Tracklist
1. Aeons Passed On...
2. Principles Of Chaos
3. A Brotherhood Betrayed
4. The Light Of Apollo
5. Burning Sun Part 1: Ascending
6. Burning Sun Part 2: Bringer Of Plagues And Suffering
7. Red Moon Above The Enemy
8. The Chamber Of Eyes
9. A Path
10. Trascending Into Infinite Aeons
11. Wrath Of Celestial Daemons
DURATA: 43:43
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXZyUR-SkZWxSHI1L06VAzWwVYA3bEF8wpwAp4keI1vKd2kvo5rOOomJQbwzFov-XiMAKUhBXFqcPQFcxBFBeUvuNKTjoxPrw7k_ak95-wvl3iWBhnUIylfA8TxlfCWAR5FUGkTZzY_DQ/s200/Cover+art.jpg)
Come accade frequentemente di propriamente black a eccezione dello screaming e qualche ritmica si trova poco in una proposta di questo tipo, sono le tastiere invece a ricevere ovviamente ampio spazio e Q_snc le giostra a proprio piacimento: come tappetto atmosferico di stampo Dimmu Borgir, in veste di orchestrazioni magniloquenti, in chiave epica (si veda la titletrack, forse il punto più alto del disco) supportato da sparuti cori e addirittura con venature folk ("The Light Of Apollo"). Unico frangente davvero stonato invece è l'utilizzo fattone nella prima parte di "A Brotherhood Betrayed", un mix fra alone horror e power che ho faticato a digerire e a capire. Le due asce comunque trovano modo di farsi notare in alcune circostanze, specie quando i sintetizzatori si prendono una pausa e il riffing può farsi più tagliente ("Burning Sun Part 2: Bringer Of Plagues And Suffering"). In definitiva gli Shadowcraft quando riescono a costruire un contrasto (che non stona!) fra pathos epico ed extreme metal "pestato" risultano vincenti e fluidi, "A Path" è un chiaro esempio di ciò.
Dopo aver accennato al fatto che a giudicare dai titoli e dall'andamento "emotivo" dell'album "Principles Of Chaos" potrebbe essere un concept e che si chiude su atmosfere più "rilassate" a dispetto del titolo della conclusiva "Wrath Of Celestial Daemons", non mi resta che giudicare Q_snc e soci: a mio parere sono una band volenterosa e con margini di crescita, purtroppo al momento priva dell'asso nella manica capace di sparigliare la situazione ma questa è prerogativa di pochi. Le attenuanti sono tante: è il primo disco, nessuno inventa nulla al giorno d'oggi ecc., però per spiccare sulla "concorrenza" serve di più: idee, coraggio, esperienza. I patiti di symphonic black diano un ascolto perché il tutto è curato, senza eccessi barocchi e i pezzi non sono di certo brutti, per tutti gli altri forse è ancora presto.