lunedì 17 gennaio 2011

SAINT LIPS

Informazioni
Autore: Mourning

Formazione
Valentina Barletta - Voce
Marco Simoncelli - Chitarra
Antonio Di Girolamo - Chitarra
Matteo Cenciarelli - Basso
Valerio Galassi - Batteria


Sono al secondo album i capitolini Saint Lips, uscirà fra poco "Charm", un concentrato rock che vi farà divertire non poco. L'Italia è un paese di rocker, non in apparenza, diciamo che conta la sostanza.

Benvenuti ragazzi, come va la vita? Com'è iniziato questo 2011, frenetico?

Ciao! Grazie per le parole che hai speso per noi nell'introduzione di questa intervista. Abbiamo molti impegni e siamo molto soddisfatti di quello che stiamo iniziando a muovere in questi primi mesi del 2011.


Solitamente si da il via all'intervista lasciando la parola alla band per qualche breve accenno storico, facciamo in modo che chi non abbia ancora avuto l'oppurtunità di conoscervi abbia qualche dettaglio sul vostro passato e presente, a voi quindi.

Siamo una band di Rock and Roll strutturata da voce femminile, due chitarre che si alternano nella ritmica, nei riff e nei soli, basso e batteria. Sul nostro secondo album "Charm" abbiamo aggiunto anche parti di percussioni e di hammond suonate da Bobby MacIntyre, batterista e produttore di Greg Dulli e Mark Lenagan, produttore del nostro cd. Abbiamo avuto l'onore di annoverare ospiti importanti come Whitey Kirst, chitarrista e co-autore di Iggy Pop, Mike Garson, pianista di David Bowie, Scott Bennett, polistrumentista di Brian Wilson dei Beach Boys e la nostra band preferita italiana (e la considero tra le migliori band di Rock and Roll al mondo) gli Afterhours. Abbiamo ricevuto e stiamo ricevendo l'interesse di personaggi importanti della scena rock internazionale e vediamo un po' cosa succederà nel nostro futuro, al massimo siamo in grado di organizzarci il prossimo quarto d'ora. :)


"Like Petals" ha riscosso un gran successo ed è uscito in America sotto la Renaissance Records, come avete vissuto quel periodo e poi la gestazione che ha dato vita a "Charm"?

Credo che siano due album differenti, c'è stato un diverso approccio in primis come registrazione. "Charm" è stato registrato in presa diretta live sul nastro, quindi si è ottenuto il massimo del calore del suono. Questo era il nostro primo obiettivo. "Like Petals" ci ha aperto delle porte che ci hanno permesso di lavorare con artisti che sono stati e sono dei riferimenti per noi, quindi abbiamo lavorato per guadagnarci questo privilegio.


Entrambi i dischi offrono all'ascoltatore un'anima rock condita da scelte dal piglio semplice e accattivante, come nasce un vostro brano e c'è un motivo per cui non avete usato la nostra lingua in nessun pezzo? E' una questione commerciale o esclusivamente legata al fatto che l'italiano con un certo tipo di sound sembra stridere?

Se improntassimo la nostra musica su un discorso prettamente commerciale allora, stando in Italia e avendo a che fare con l'immobilità quasi totale della nostra discografia e con la nostra "cultura", ci converrebbe utilizzare l'italiano per i nostri testi. Usiamo l'inglese perchè il suono e l'impatto lo riteniamo migliore. L'inglese è la lingua del Rock and Roll così come l'italiano è la lingua della musica lirica d'altronde (o al massimo di quella leggera).
I nostri brani nascono da spunti casuali, come del resto capita a tutti. Selezioniamo le idee migliori e diamo loro una struttura.
Se per "piglio semplice" intendi mancanza di estremismi tecnici ci sto, nel Rock conta l'autenticità e non troppo il resto per quello che mi riguarda.


Com'è arrivata la folgorazione che vi ha fatto dire: vogliamo suonare rock?

Pensi che esista qualcosa di migliore insieme/oltre al sesso? :)


Quali sono le formazioni che vi hanno influenzato nel corso degli anni fornendovi l'impronta sui cui modellare il vostro stile? E fra le italiane chi citereste come esempio da seguire?

In Italia penso che gli Afterhours siano ciò che di meglio l'Italia abbia prodotto dal punto di vista di band Rock. Negli anni '80 gruppi come i CCCP poi CSI, Litfiba, i Diaframma con Miro Sassolini alla voce, in seguito i primi Marlene Kuntz e i Verdena credo siano i segni più profondi della nostra scena. Mi piacciono molto anche alcune band come i Pitch di Alessandra Gismondi e il suo progetto Vessel. Le band che sono un modello per noi sono i Pixies, Smashing Pumpkins (prima della monarchia di Corgan che ha mantenuto il nome ed ha perso i componenti), PJ Harvey, Breeders, Mark Lanegan e ovviamente il Rock and Roll classico che è la base di tutto.


C'è da tempo un ritorno o forse è meglio dire che la passione per un certo modo di suonare e produrre musica vintage non si è mai persa. Come è stato elaborato da questo punto di vista quello che possiamo ascoltare in "Charm"? Avete usato solo strumentazione analogica?

Come ti dicevo prima abbiamo registrato live su nastro, quindi abbiamo ottenuto un suono molto caldo. Poi le Officine Meccaniche di Mauro Pagani sono uno studio fantastico e la strumentazione vintage che hanno è un orgasmo per un amante del genere. Noi da buoni retrò abbiamo goduto e cercato di tirare fuori il meglio. Solo la voce e i soli di chitarra sono stati registrati in seguito.


Ho notato che c'è un buon equilibrio fra le due componenti (intima e vivace) che alimentano la vostra musica, ci sono dei brani che vi rappresentano particolarmente e che ritenete ottimi per aprire le vostre esibzioni live?

Per aprire servono pezzi di impatto per presentarsi al meglio e credo che "Angel", "A Hope", "Saviour" e "Summer Rain" possono fare al caso. Credo che una grande band si veda nella sua completezza e nelle grandi canzoni che riesce a realizzare. Il lato aggressivo e quello intimo fanno parte della natura umana e visto che ci esprimiamo attreverso la musica di conseguenza questi aspetti esprimono noi stessi.
Anche il nome Saint Lips è il contrasto tra la carnalità e la spiritualità.


Come sono i Saint Lips on stage? Cosa si deve aspettare un vostro ascoltatore da una vostra prova live?

Sicuramente siamo più sporchi rispetto alla registrazione. L'energia è una componente fondamentale per i nostri live.


Parliamo anche di vendite, "Like Petals" che traguardi ha raggiunto? Quanto è stato supportato dalla critica? Quali sono le speranze rivolte nel gran potenziale insito in "Charm", dove volete arrivare?

Ha mosso molto dal punto di vista artistico e anche in relazione ad una promozione che è stata ridotta per via dell'investimento. Abbiamo ricevuto alcune recensioni molto positive relative a "Like Petals" e speriamo che "Charm" ci dia un'ulteriore mano ad affermarci come una delle realtà più importanti in Italia, poi vedremo il resto.


Com'è la scena capitolina? E quella italiana in che direzione sta andando?

Ci sono band molte interessanti nel panorama romano come i Betty Poison che hanno aperto per i live italiani delle Hole, i Madkin e band più affermate come gli Zu o i Klimt 1918. In Italia penso che gli A Toys Orchestra stiano realizzando un bel progetto. Non credo ci sia una vera e propria scena ma solo degli episodi che riescono ad ottenere visibilità più per loro capacità e lavoro piuttosto che per una struttura o una scena che possa realmente aiutare ad emergere.


Quali differenze avete riscontrato nel modo di vivere la musica fra chi è costretto a muoversi nella nostra Penisola e chi invece viene da altre nazioni?

Che il Rock and Roll, in particolare negli Stati Uniti e in Inghilterra, è importante. Da noi sono primarie altre cose. Le conseguenze puoi trarle da solo. :)


Avete collaborato e collaborate con grandi nomi, come sono avvenuti molti degli incontri con i personaggi che vi hanno dato una mano?

Alcuni in maniera casuale, altri perchè nella scena gli amici invitano altri amici ed altri ancora via web. A volte il lavoro viene premiato. :)


Il momento più bello e il più brutto vissuto dai Saint Lips dalla nascita della band a oggi?

Avere gli Afterhours dentro la nostra sala dopo averli visti diverse volte live è stato sicuramente un momento emozionante. L'esperienza di Radio Rai 1 del programma "Stereonotte" condotto splendidamente da Barbara Tomasino è stata molto piacevole, suonare a Londra per Alan McGee ed essere band della settimana per il guru del Rock and Roll BP Fallon è stato un onore. Conoscere gli Stooges penso siano stati dei momenti pretty cool! :)
Gli episodi spiacevoli sono i cambi dei componenti della band, ma fa parte del gioco.


La vita è un po' un gioco di fortuna, ogni sì o no detto hanno il proprio peso, ogni porta aperta o chiusa può implicare un cambio di direzione netto, quali sono state le scelte più importanti che avete fatto e che vi hanno reso ciò che siete adesso?

Cerchiamo, il più possibile, nonostante tutte le difficoltà e casualità del caso, di essere padroni del nostro lavoro e soprattutto di mantenere la nostra direzione artistica indipendente. Ritengo che la nostra scelta più importante sia stata quella di essere proprietari del nostro lavoro, nel senso più materiale del termine.


Perché un ragazzo dovrebbe comprare "Charm"? Motivate la cosa con le ragioni che ritenete più profonde e giuste per esaltarne il valore.

1) Perchè ci sono belle canzoni.
2) Perchè c'è una band vera.
3) Per chi ama un suono vintage.
4) Perchè ci sono collaborazioni internazionali e nazionali importanti.
5) Perchè è una produzione importante.
6) Perchè è un lavoro autentico.


Come promuoverete il disco? Quali sono i programmi? Ci sono già date confermate che possiamo diffondere?

Spero che a breve potremo confermare alcune date live. La presentazione dell'album ci sarà il 5 febbraio al Circolo degli Artisti a Roma.


L'intervista è giunta al capolinea, grazie per la disponibilità e vi lascio la parola per concludere con un semplice saluto o un messaggio diretto ai nostri lettori.

Un saluto a tutti voi e vi invitiamo ai nostri live! R'n'R!

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute