lunedì 17 gennaio 2011

SOULSPELL - The Labyrinth Of Truth


Informazioni
Gruppo: Soulspell
Anno: 2010
Etichetta: Hellion Records
Contatti: http://br.myspace.com/soulspellmetalopera
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Entrance
2. The Labyrinth Of Truths
3. Dark Prince's Dawn
4. Amon?s Fountain
5. Into The Arc Of Time (Haamiah's Fall)
6. Adrift
7. The Verve
8. Forest Of Incantus
9. A Secret Compartment

DURATA: 54:17

I Soulspell sono il progetto del batterista carioca Heleno Vale, il Tobias Sammet sudamericano, lo chiamo scherzosamente così perché ha intrapreso un percorso arduo che è paragonabile proprio alle prove del folletto degli Edguy.
Dopo aver pubblicato un buon disco di debutto nel 2008, "A Legacy Of Honor", sorretto e supportato per lo più da personaggi noti della propria scena nazionale, con il nuovo "The Labyrinth Of Truths" le mire sono diventate decisamente più ambiziose grazie anche a una proposta più matura e arrangiata con cura maniacale sotto ogni punto di vista.
Non è un disco, sembra di avere fra le mani un film stracolmo di star hollywoodiane, come altro si può definire un lavoro che vanta la presenza in contemporanea di Edu Falaschi, Zak Stevens, Jon Oliva, Tim Owens, Blaze Bayley e Roland Grapow se non un gran galà del metal?
Che la musica ragioni con la mentalità brasiliana in fase di composizione e sviluppo è evidente, le tracce suonano melodiche, veloci e tecniche in quello che verosimilmente si può definire lo stile Angra anche se non è un caso che l'Europa faccia più volte capolino soprattutto con la presenza vistosa di soluzioni care ai Blind Guardian.
Tralasciando l'immancabile intro strumentale "The Entrance" che come da copione da il via alle danze, è con la titletrack che il viaggio intraprende il proprio corso reale che viene proseguito sulla stessa falsariga anche dalla successiva "Dark Prince's Dawn", sono i cori e la solistica pulita che la fanno da padrone, il bello però deve ancora arrivare, sono le due tracce centrali le regine di quest'opera.
Con "Amons Fountain" abbiamo l'espressione massima della classe insita nell'operato del complesso strumentale e vocale, gli arrangiamenti, le voci che s'intrecciano e una discreta velocità ne fanno la canzone più esplicativa della visione maestosa del sound Soulspell, le succede "Into The Arc Of Time (Haamiah's Fall)" che, come se non fossimo già stati completamente assorbiti dalle fantasmagoriche evoluzione sin qui presentate, ci regala un finale da cardiopalma con due minuti di esecuzione a cappella che coinvolge i vari cantanti ed è semplicemnte da orgasmo.
Il disco si mantiene su alti livelli continuando a regalare emozioni su emozioni nelle song che si avvicenderanno sino a toccare l'ennesimo apice con "Forest Of Incantus", ennesima sferzata power con qualche lieve tinta folk dove Edu Falaschi si trova molto più che a suo agio e lo dimostra incantando con una prestazione spettacolare.
L'unico pezzo che non è riuscito a convincermi per quanto sia valido e piacevole all'ascolto è "Adrift", molto radiofonico, tendente al pop risulta decontestualizzato come un pinguino alle Bahamas, non che dia fastidio ma dopo una strada lastricata d'oro trovarsi un pezzo d'argento seppur lucido non ha lo stesso effetto.
Spezzo una lancia a favore del concept di "The Labyrinth Of Truths" che, seppur dalla cover possa far pensare alla solita minestra riscaldata fantasy in cui appariranno in sequenza cavalieri, draghi, divinità et similia, ha per fortuna il buon gusto di virare verso lidi più intimi e riflessivi affrontando sì un'altra tematica più volte intavolata ma molto più interessante: i grandi quesiti della vita. Chi non si è mai fatto domande? E come si può vivere senza porsele? Purtroppo ancora mancano troppi tasselli e risposte, le ripeteremo magari all'infinito chissà che qualcuna non trovi soluzione.
Se aveta amato i lavori di Sammet non potete farvi scappare quest'album, prodotto divinamente, suonato e cantato da far paura dimostra che l'unione fa davvero la forza, è una squadra che ha cooperato in maniera perfetta e che quindi merita d'entrare a far parte delle vostre collezioni.
L'acquisto non è consigliato, di più.

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