Informazioni
Gruppo: Tears|Before
Titolo: Minus
Anno: 2012
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: tearsbefore.bandcamp.com/album/minus
Autore: Advent
Tracklist
1. None
2. Pornography In The 30's
3. Walter Jr.
4. Lou Rhodes
5. Home
6. Pavilion
7. Vibes
8. Providence
DURATA: 00:29:52
Sono tornati, si sente. Solito groove potente, riff vorticosi, stretti, veri e propri strappi che puntano verso l’inferno grazie ai toni usati: molto bassi ma puliti. La voce non si ferma mai, altissima, urla graffianti, potenti; chi ha quelle corde vocali le sacrifica con un ché di eroico. Il metalcore dovrebbe essere tutto su questi livelli compositivi, dovrebbe essere il figlio di Botch, Kiss It Goodbye e Coalesce che ha reciso il cordone ombelicale e può vagare dove meglio crede. I Tears|Before non aggiungono molto a quello che avevano già detto con il promettente EP "Reversal", la struttura dei pezzi è più o meno ricorrente, il cantato sempre in contrasto con le linee di chitarra distorte e cadenzate (spesso veri e propri colpi di mannaia che affettano l’aria), la batteria spinta e decisa orchestra con maestria una guerra alla quale gli amanti del mathcore certamente si appassioneranno. I richiami alle sonorità dei Dillinger Escape Plan, The Chariot e Norma Jean sono evidenti ma non preponderanti, i Tears|Before hanno un loro stile che li rende identificabili tra le tante band.
Le tracce con le quali potrete subito familiarizzare dal primo ascolto sono "Pavillion" e "Providence" a causa di soluzioni che si discostano brevemente dal flusso ipnotico del resto dell’album concedendo un attimo di tregua, se tregua si può definire una pausa di sludge atmosferico dove il cantato continua ad essere lo stesso nonostante la musica vada verso lidi sognanti e lontani. I Tears|Before rimangono una delle band più dure nel panorama italiano, la loro durezza non sta nella produzione ma nel song-writing stesso, aspettatevi dunque l’apocalisse ai loro live. A presto ragazzi.
P.s.: Come in "Reversal" sono presenti molti breakdown, non nel loro uso più canonico vi avviso, qua il muro sonoro è continuo, mica giusto a fine canzone per sembrare bulli.
Gruppo: Tears|Before
Titolo: Minus
Anno: 2012
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: tearsbefore.bandcamp.com/album/minus
Autore: Advent
Tracklist
1. None
2. Pornography In The 30's
3. Walter Jr.
4. Lou Rhodes
5. Home
6. Pavilion
7. Vibes
8. Providence
DURATA: 00:29:52
Sono tornati, si sente. Solito groove potente, riff vorticosi, stretti, veri e propri strappi che puntano verso l’inferno grazie ai toni usati: molto bassi ma puliti. La voce non si ferma mai, altissima, urla graffianti, potenti; chi ha quelle corde vocali le sacrifica con un ché di eroico. Il metalcore dovrebbe essere tutto su questi livelli compositivi, dovrebbe essere il figlio di Botch, Kiss It Goodbye e Coalesce che ha reciso il cordone ombelicale e può vagare dove meglio crede. I Tears|Before non aggiungono molto a quello che avevano già detto con il promettente EP "Reversal", la struttura dei pezzi è più o meno ricorrente, il cantato sempre in contrasto con le linee di chitarra distorte e cadenzate (spesso veri e propri colpi di mannaia che affettano l’aria), la batteria spinta e decisa orchestra con maestria una guerra alla quale gli amanti del mathcore certamente si appassioneranno. I richiami alle sonorità dei Dillinger Escape Plan, The Chariot e Norma Jean sono evidenti ma non preponderanti, i Tears|Before hanno un loro stile che li rende identificabili tra le tante band.Le tracce con le quali potrete subito familiarizzare dal primo ascolto sono "Pavillion" e "Providence" a causa di soluzioni che si discostano brevemente dal flusso ipnotico del resto dell’album concedendo un attimo di tregua, se tregua si può definire una pausa di sludge atmosferico dove il cantato continua ad essere lo stesso nonostante la musica vada verso lidi sognanti e lontani. I Tears|Before rimangono una delle band più dure nel panorama italiano, la loro durezza non sta nella produzione ma nel song-writing stesso, aspettatevi dunque l’apocalisse ai loro live. A presto ragazzi.
P.s.: Come in "Reversal" sono presenti molti breakdown, non nel loro uso più canonico vi avviso, qua il muro sonoro è continuo, mica giusto a fine canzone per sembrare bulli.
