giovedì 3 dicembre 2009

THE CROWN - Deathrace King




Informazioni
Gruppo: The Crown
Anno: 2000
Etichetta: Metal Blade Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. Deathexplosion
2. Executioner - Slayer of the Light
3. Back From the Grave
4. Devil Gate Ride
5. Vengeance
6. Rebel Angel
7. I Won’t Follow
8. Blitzkrieg Witchcraft
9. Dead Man’s Song
10. Total Satan
11. Killing Star (Superbia Luxuria XXX)

DURATA: 49:05


La formazione svedese dei “The Crown” nata come “Crown Of Thorns” dovette scegliere il monicker seguente per colpa della causa legale mossagli contro dalla formazione di white rock che ne possedeva i diritti d’uso.
Passata questa spiacevole vicenda il quintetto che aveva per leader Marko Tarvonen si rimise in carreggiata iniziando a produrre album di buona fattura (ne avevano già pubblicati due col nome precedente).
Il primo fu “Hell Is Here” che ebbe come successore questo “Deathrace King” picco più alto della carriera del combo.
Un disco di undici tracce che basava il suo scorrere sulla velocità, impatto, una ricerca melodica mai sdolcinata e le doti di John Lindstrand (voce) e di Tarvonen (in chiave ritmico/solistica) che spiccavano in maniera più che evidente.
Difficile dire quale siano i pezzi migliori del platter data la varietà della scelta, di sicuro le prime due tracce che ci si pongono dinanzi “Deathexplosion” e “Executioner-Slayer Of The Light” sono due vere e proprie mazzate/sveglia (la prima con un finale più lento e distensivo, la seconda con un Janne Saarenpää in spolvero, un drumming martellante e dinamico), mentre è già diversa la successiva “Back From The Grave” dove si enfatizza l’apertura alla melodia che si fa devastante, il riffing dell’accoppiata Tarvonen/Sunneson è fuori dalla norma per gusto e note azzeccate.
“Devil Gate Ride” una scheggia impazzita senza controllo, abbellita dalla partecipazione di uno dei cantanti più importanti della scena svese, quel Tomas Tompa Lindberg leader degli At The Gates che più di un capolavoro ha segnato con la sua personale timbrica.
Il disco continuerà su questa falsa riga tracciando delle vere e proprie traiettorie folli che varieranno dal melodico al veloce più determinato e travolgente vedasi “Rebel Angel” o “I Wont’ Follow”" ma non è finita qui infatti in “Total Satan” ecco spuntare il secondo ospite illustre, singer fra i più riconoscibili e malati del metal intero, Mika Luttinen leader degli Impaled Nazarene e mai scelta fu più indovinata.
La mastodontica e conclusiva “Killing Star” vive di un cambio di rotta sonoro che punta su un riffing molto più trattenuto nel ritmo tanto da renderla monolitica e possente chiudendo in bellezza il platter.
Per chi non conoscesse la band il giusto punto d’approccio con essa, uno dei migliori lavori di una Svezia che si affacciava al secondo millennio come sempre in forma e produttiva.

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