mercoledì 2 dicembre 2009

PUNGENT STENCH - For Your God Your Soul...For Me Your Flesh





Informazioni
Gruppo: Pungent Stench
Anno: 1990
Etichetta: Nuclear Blast
Autore: Leonard Z

Tracklist
1. Intro - Extreme Deformity

2. Hypnos” – 3:11
3. For God Your Soul… For Me Your Flesh
4. Just Let Me Rot
5. Pungent Stench
6. Bonesawer
7. Embalmed In Sulphuric Acid
8. Blood, Pus And Gastric Juice
9. Suspended Animation
10. A Small Lunch
11. Pulsating Protoplasma
12. Dead Body Love
13. Miscarriage
14. In The Vault
15. Rip You without Care
16. Festered Offals
17. Pungent Stench
18. Extreme Deformity
19. Mucous Secretion
20. Molecular Disembowelment

DURATA: 41:00



1988… Markus Staiger, boss della Nuclear Blast (che al tempo era solo un’etichettina casalinga nel vero senso della parola), assiste a un concerto di tre scalmanati ragazzini austriaci e ne rimane folgorato. Decide quindi di metterli sotto contratto per inserirli nel novero di quei pochi e feroci gruppi dediti a un nuovo genere di Heavy Metal estremo considerato dai più del tutto inascoltabile: il Death Metal. Dopo aver pubblicato due split e un ep, gli austriaci Pungent Stench (fetore pungente) arrivano al traguardo del full e ci propongono “For god your soul… for me your flesh”: 41 minuti di irriverenza sonora accompagnata da testi macabri e dissacranti e da un artwork tutto da bandire! Iniziamo subito col dire che stiamo parlando di un album di quando il Death Metal non era “cloniamo i Suffocation” ma “ogni band ha il suo stile”, prodotto con la passione per la musica da un’etichetta che adesso fa finta di essere nata nel 1997 dimenticandosi il periodo in cui non produceva metal commerciale, ma faceva sul serio. Iniziamo dall’artwork che ci presenta un’opera d’arte del fotografo Joel Peter Witkin intitolata “From a collection of relics and ornaments” (da una collezione di reliquie e ornamenti). Proprio il fatto di essere catalogata come “opera d’arte” ha salvato la cover dalle maglie assai rigide della censura tedesca (spesso bacchettona ai limiti del ridicolo) nella quale invece caddero altri album della stessa band e di altri gruppi dello stesso periodo (Cannibal Corpse, Suffocation, Dismember per citarne alcuni). I testi dell’album, come tutti quelli dei lavori successivi, sono incentrati sul macabro e sull’osceno, mischiando in modo volutamente ironico e ridicolo riferimenti sessuali e tanatologici (una sorta di Macabre del sesso, se vogliamo). Per quanto riguarda la musica i nostri mischiano chitarre distorte, batteria che alterna 4/4 sparati a mid-tempos e un basso distorto all’inverosimile. Il risultato è uno strano miscuglio che rende questo gruppo del tutto unico: potrete trovare parti vicine allo stile del punk mischiate ad altre in stile ‘70ies. Proprio questo richiamo agli anni 70 (in realtà non completamente nuovo in band Death metal del periodo, vedi gli svedesi Afflicted) sarà il marchio di fabbrica dei Pungent Stench durante tutta la loro carriera. I pezzi di maggior tiro sono l’omonima “Pungent Stench”, che parla di un feto ucciso dall’assunzione di droghe in gravidanza che si risveglia come zombie per uccidere la scellerata madre, e la trascinante “Bonesawer”, che parla di un serial killer che ama segare le ossa delle proprie vittime (con pezzi di alta poesia come “The saw is red and you are dead!”… “la sega è rossa e tu sei morto!”). Credo di aver reso l’idea…
In definitiva questo è un album storico di una band sottovalutata e ormai sciolta, ma che vanta ancora molti fans amanti dell’imprevedibile miscuglio groovie scaturito da parti con scale blues e ferocia Death metal condita con ironica follia.
Punta negativa: reperirlo. L’album è al bando in Germania e quindi non verrà mai più ristampato. Esistono due versioni di questo lavoro: la prima del 1990 contenente tracce aggiuntive provenienti dallo split dell’89 con i conterranei Disharmonic Orchestra e dall’EP “Estreme Deformity”. La versione del 1993 ha una copertina diversa (chiaramente censurata), manca delle bonus tracks e contiene 3 pezzi completamente riregistrati (e diversi dagli originali in quanto anche riarrangiati) perché quelle tracce erano rovinate sul master. Consiglio chiaramente la prima versione se riuscite a trovarla.

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