mercoledì 2 dicembre 2009

URN - Soul Destroyer




Informazioni
Gruppo: Urn
Anno: 2008
Etichetta: Dynamics Art
Autore: G.B. Morbosus

Tracklist
1.Lifeless Days
2.(Bringer of) Pain, Agony and Death
3.Black Steel Worship
4.Strike of Conqueror
5.In Darkness..The Fire
6.Legions United
7.War and Victory
8.Blood of the Desecrators
9.Decibel Hellstorm
10.Soul Destroyers

DURATA : 46:28



Ed eccoci a ridiscendere nei più sulfurei abissi del blackened thrash, con questi Urn. Combo finlandese che vede la sua genesi a Tampere nel 1994, per mano di tre baldi giovini che cresciuti a pane e metal estremo, vogliono dare il loro contributo all’eterna guerra al Cristo e i suoi seguaci.
Con questo “Soul Destroyer” il finnico trio arriva al traguardo del terzo full, dopo il feroce debut “666 Megatons” e il successivo “Dawn Of The Devastation”, e devo dire che c’è stata una discreta maturazione in questi lavori, sopratutto a livello di songwriting e personalità. Se il primo album nonostante la cattiveria insita nei suoi solchi aveva il difetto di essere poco personale e forse un pò blando, questo ultimo album al contrario ci mostra una band cresciuta sotto questi aspetti. Ora il songwriting è più vario, e nonostante l’acceleratore sia sempre premuto, talvolta troviamo parti più rallentate, pezzi cadenzati, e il tutto serve a dare un pò di dinamismo in più a questo lavoro; Come ad esempio la Title Track, che alterna parti più cadenza a sfuriate di devastante thrash, di quello che si faceva una volta. Tecnicamente parlando i ragazzi non se la cavano affatto male; per quanto riguarda la sezione ritmica, basso e batteria fanno il loro sporco lavoro egregiamente, senza strafare, cosa peraltro non richiesta in questo frangente. La chitarra invece macina riff su riff, maligna, instancabile e veloce. Sono presenti qui e la anche assoli; sempre di matrice thrash, quindi niente di tecnico ma i “soliti” fischi e note sparate a raffica, secondo i dettami della scuola aperta circa venticinque anni fa dai Signori Kerry King e Jeff Hanneman. Arrivando alla voce, che dire? ci troviamo di fronte ad una buona prova di scream, graffiante e ruvido, e particolarmente nella song “Legions United” il singer tira fuori una voce piu tipicamente thrash anni ‘80 che ti riporta indietro di vent’anni.
Dopo aver inserito il cd nel lettore, veniamo subito assaliti frontalmente da un orda di demoni, apre il massacro “Lifeless Day”, un perfetto esempio di thrash aggressivo. I pezzi nonostante la lunghezza un pò oltre la media del genere (si tende a sforare volentieri i quattro minuti) riescono a non annoiare e a scorrere via veloci, proprio per quel discorso sul dinamismo che vi facevo più su. Quindi in questo la scelta di variare un pò le modalità di attacco effettuata dai ragazzi risulta essere vincente. Non saprei scegliere un pezzo da ritenere “L’anello debole” della tracklist, ma posso segnalarvi i pezzi che più mi prendono bene. Intanto la succitata “Legions United” con il suo incedere old school mi ha rapito il cuore, e a seguire adoro particolarmente la terza traccia, “Black Steel Worship” e la conclusiva “Soul Destroyers” di cui ho già parlato.

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