lunedì 4 ottobre 2010

ROSAE CRUCIS (2010)


Informazioni
Autore: M1

Formazione
Giuseppe "Ciape" Cialone - Voce
Andrea "Kiraya" Magini - Chitarra
Tiziano "Shreadmaster" Marcozzi - Chitarra
Daniele "KK" Cerqua - Basso
Piero "Bohemian Moloch" Arioni - Batteria


Puntuali come orologi svizzeri da due anni a questa parte i Rosae Crucis se ne escono con un nuovo disco. Nel 2008 era stata la volta de "Il Re Del Mondo", lo scorso anno di "Fede Potere Vendetta", entrambi ri-registrazioni dei due storici demo del gruppo. Quest'anno invece la scelta è stata piuttosto peculiare in quanto i nostri hanno registrato nuovamente quest'ultimo con l'aggiunta però di vocals in inglese. Ascoltiamo Andrea "Kiraya" Magini per saperne di più.

Salve Andrea e ben ritrovato sulle nostre pagine. La scorsa volta che ci siamo sentiti, a settembre 2009, avevate da poco annunciato l'uscita di "Fede Potere Vendetta". A quasi un anno dalla pubblicazione come sono stati i riscontri di pubblico e critica?

Ciao e grazie per questa nuova chiacchierata. Il riscontro è stato ottimale. Non ci aspettavamo tutto questo clamore e interesse, e devo dire che ci ha dato molti stimoli per produrre nuovo materiale e rimetterci in cammino sia per l’attività live (che è stata molto intensa in questi due anni) che per le nostre produzioni.
La critica soprattutto quella d'oltralpè è stata molto favorevole alla lingua italiana (pensavamo di trovare molte piu difficoltà), anche se comunque la nostra lingua rimane di difficile assimilazione per i paesi anglofoni.


Veniamo subito alla domanda cruciale intorno a cui girerà tutta l'intervista: qual è il motivo che vi ha spinto a riproporre il vostro ultimo disco in lingua inglese? Cosa rispondereste a chi la tacciasse di essere una mossa puramente commerciale? Non temete di perdere parte delle vostre peculiarità abbandonando, temporaneamente, l'utilizzo dell'italiano?

Guarda se leggi le recensioni uscite, l’audience è divisa perfettamente al 50% tra chi dice che la nostra peculiarità sia il cantanto in italiano e chi dice che i pezzi in inglese avrebbero piu visibilità e ne guadagnano sicuramente in musicalità. Overlord Edition è la risposta che sta nel mezzo. Ora chiunque può trarre le proprie conclusioni. A mio avviso nonostante sia un fautore della nostra lingua nella musica, devo dire che ci sono brani che rimangono difficili da cantare in italiano... ci sono frasi, parole, verbi che non sono musicali... Ci sono voluti quasi tre mesi solo per tradurre musicalmente i brani della Overlord Edition senza modificare la musica. Ma secondo me brani come "Sangue Acciaio" e "Venarium" ne guadagnano... Poi ovvio ci sono pezzi che sono intraducibili, come l’inossidabile "Fede Potere Vendetta" che infatti ha lasciato il titolo e il refrain in italiano. Io penso che l’Overlod Edition sia un buon modo per farci conoscere maggiormente all’estero, abbiamo comunque bisogno di aumentare la visibilità per poter produrre sempre più materiale professionale. Il motivo principale è stata la richiesta da parte dei distributori europei che si sono interessati molto al prodotto (le copie italiane sono praticamente esaurite in breve tempo, e non stiamo parlando di una tiratura da cinquecento copie come oramai tristemente siamo abituati a vedere con la stragrande maggioranza delle band underground) e ci hanno “consigliato” questa edizione. Per chi invece parla di commerciale, andasse a parlare con band molto più blasonate di noi... Oramai il metal vende così poco che parlare di commerciale sa di presa per il culo..
Non se ne può più di falsi difensori della fede anni '80 e di estremisti musicali, pronti a criticare tutto e il contrario di tutto senza cognizione di causa alcuna...


Alcuni cori, ritornelli o piccoli passaggi, come ad esempio il "motto" "Fede, Potere, Vendetta", sono rimasti in italiano. Come mai questa scelta?

Perchè era la scelta più ovvia, perchè quei ritornelli, ci caratterizzano, perchè "Fede Potere Vendetta" transcende oramai la lingua, è appunto un motto, e come tale non è traducibile, perchè l’inno italiano va cantato in italiano, perchè l’estratto dalla "Gerusalemme Liberata" di Torquato Tasso va mantenuto nella sua lingua originale.


Quanto è stata complessa l'operazione di traduzione e adattamento delle metriche nel passaggio ad una lingua non vostra? A questo proposito ha giovato l'esperienza di "Worms Of The Earth" (primo full del gruppo, interamente cantato in inglese n.d.r.)?

Sicuramente "Worms..." ci è stato d’aiuto soprattutto per non rifare gli stessi errori. L’approccio è stato molto duro e abbiamo cercato di fare tutto con calma. Abbiamo ri-registrato le voci almeno sessanta volte prima di ottenere il risultato finale. L’adattamento è stato faticoso, in alcuni casi abbiamo dovuto alterare il significato dei versi per poterli plasmare alla musica. Indubbiamente scrivere pezzi direttamente in inglese rimane più facile. "Venarium" a mio avviso ne ha beneficiato invece. Gli adattamenti voluti da Chris hanno reso il pezzo molto piu orecchiabile e immediato.


Ora che che la vostra discografia conta due dischi in lingua madre e due in lingua straniera potete descriverci pro e contro dell'uno e dell'altro approccio?

Beh sicuramente per noi rimane più immediato scrivere nella nostra lingua, nonostante le difficoltà che essa comporti, ci sono argomenti che nella nostra lingua sono intrattabili e questo ci ha fatto fare delle considerazioni importanti sul nostro prossimo lavoro, ma non anticipo ancora nulla. La lingua inglese ti permette di concentrarti di più sulla musica. I testi sono più facili da fare, nonostante a mio avviso si abbassi di molto la profondità delle emozioni descritte e trasmesse, e sicuramente scorrono più leggeri su qualsiasi base. Diciamo che è più facile in inglese comporre un intero disco. Probabilmente la giusta misura è nel mezzo. Adoro molto il lavoro svolto dai Novembre, sul connubio tra italiano e inglese nei loro testi, soprattutto negli ultimi tre lavori.


Altro elemento di novità è la presenza di un brano inedito quale l'anthemica "Yes We Tank", qualche attinenza col celebre motto del presidente americano Obama "Yes We Can"? Di cosa tratta il testo?

Esatto, siamo partiti da un superbuonismo alla Obama, che diceva "Sì, insieme ce la faremo" e l’abbiamo adottato e trasformato, nel nostro "Sì, Insieme CARRARMATIAMO", più consono al mondo del metal, da sempre irriverente e aggressivo. E’ un pezzo contro la censura, contro gli attacchi gratuiti alla nostra musica e ai nostri testi, è un pezzo molto ironico, speriamo venga compreso nel verso giusto.


L'album gode inoltre della presenza di un ospite di lusso quale Chris Boltendahl dei Grave Digger. Come siete entrati in contatto con lui? Siete fan della sua band?

Siamo fans dei Grave Digger da sempre nonostante siamo sempre stati additati come seguaci dei Manowar e cose simili, è probabilmente da loro (insieme ai Manilla Road) che invece abbiamo tratto molta ispirazione. Li abbiamo visti almeno dieci volte dal vivo, e alla fine abbiamo conosciuto Chris. Ho provato a contattarlo tramite delle amicizie comuni e lui si è dimostrato subito molto interessato e disponibile . Ci ha trasformato tutto il testo della sua parte, ha lavorato attivamente nella scrittura delle linee vocali, ha fatto un grande lavoro. Gli abbiamo lasciato carta bianca, e penso che la sua esperienza abbia arricchito moltissimo il pezzo.


Quali sono i programmi per il futuro ora che avete provveduto a "rendere onore" ai vostri vecchi demo con una veste professionale?

Sicuramente lavorare al nuovo materiale. Abbiamo un disco pronto da due anni, "Kingdom Undead", ma forse prima rilasceremo un altro lavoro, forse molto più importante. Stiamo definendo accordi per l’uscita e il materiale proprio in questi giorni. Speriamo inoltre di tornare presto a suonare dal vivo.


A voi la parola per chiudere, non prima di aver augurato un pronto recupero a Giuseppe "Ciape" Cialone da parte mia e di tutto lo staff.

Grazie per gli auguri, Giuseppe è in fase di recupero totale, è andato tutto bene, ed e’ affamato di metal… Non vediamo l’ora di tornare sulla scena con nuovi live e nuovi dischi di inediti. Un abbraccio a tutti quelli che ci leggono e mi raccomando: supportate il Metallo Italiano, ognuno di noi e’ fondamentale. FEDE POTERE VENDETTA!

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