Informazioni
Gruppo: Divine Element
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/divineelement
Autore: Mourning
Tracklist
1. Introitus
2. Of Darkness
3. A Day For The Hunter, A Day For The Prey
4. Dawn Of Battle
5. Ancient Pride (Necromantia cover)
6. Fall Of Purity
7. Crossing The Rubicon
DURATA: 45:22
I Divine Element sono una formazione greca attiva ormai da quasi una decade, dopo una demo datata 2005 si è dovuto attendere sino a quest'anno per vedere realizzata una nuova creatura, stavolta però lo sforzo è stato concentrato e mirato dando vita a un omonimo album di debutto.Suonano un black metal imbastardito da influenze thrash e death metal in cui non manca la presenza atmosferica fornita dall'uso dei synth che come pecca hanno quella d'esser forse sin troppo flebili e un po' più robusti, ma non ingombranti, avrebbero inciso con notevole guadagno in profondità.
Pensate a un incrocio tutto nazionale fra doti di band come Rotting Christ, Septic Flesh e i Necromantia, a quest'ultimi viene anche reso omaggio tramita la cover "Ancient Pride", traccia titletrack dell'ep datato 1997.
Il sound riesce a colpire grazie a un riffato melodico e a delle soluzioni che non puntano esclusivamente su una sterile velocità, innegabile che un tocco di Svezia si venga a congiungere con la tradizionale epicità che in molti casi contraddistingue le release elleniche ed è così che brani come "Of Darkness" capace di gestire la foga quietandosi di botto, "A Day For The Hunter, A Day For The Prey" dal tocco heavy e due canzoni quali "Dawn Of Battle" e la suggestiva suite finale "Crossing The Rubicon" fanno intendere che la spina dorsale che darà natura alle proprie creature future vanta basi solide.
La prova dietro il microfono del bassista cantante Alchemist è quella che convince maggiormente, riesce vocalmente a coprire più range giostrandosi fra il growl death e passaggi quasi puliti lasciando al resto della compagine il compito di offrirgli il comparto blackish sul quale insidiarsi.
La produzione è discreta, buona in potenza ma non pulitissima il che non è neanche un gran difetto dato che comunque la resa strumentale non subisce dei danni evidenti, è un'autoproduzione ben gestita e di cui si possono ritenere soddisfatti.
Non brillano per originalità ma le idee non sono poi così stantie, il passo è stato compiuto nella direzione corretta ora toccherà dare una forma più evoluta alle proprie composizioni o almeno far quadrare al meglio le soluzioni già in uso per rendere ancor più compatte e prestanti le tracce che in futuro ascolteremo.
Prima di guardare avanti però, consiglio un bel passaggio sul loro space, "Divine Element" è stato rilasciato in cinquento copie digipack quindi se voleste ordinarlo contattateli, per far conoscere comunque a chiunque voglia la musica dell'album hanno anche inserito i link per il free download quindi lasciate da parte le scuse e non fatevi scappare un on air di questi ragazzi greci.
