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lunedì 11 ottobre 2010SKULL HAMMER - Pay It In BloodInformazioni Gruppo: Skull Hammer Anno: 2010 Etichetta: Autoprodotto Contatti: www.myspace.com/skullhammertheband Autore: Mourning Tracklist 1. Soldier Of Misfortune 2. I Defy 3. Pay It In Blood 4. Balls To The Bone 5. Nuclear Holocaust 6. The Gladiator 7. Blasphemy 8. Born Evil 9. Convicted Of Conviction 10. Hit By God DURATA: 42:12 Gli statunitensi Skull Hammer prendono forma nel 2007 rilasciando il primo sforzo discografico nell'anno successivo a titolo "Fear The Truth", un ep di quattro pezzi che mette in mostra buone potenzialità ma che fa pensare al passo seguente come a quello realmente importante. Il seguito è infatti arrivato puntuale a due anni di distanza e dopo un cambio radicale che ha rivoluzionato la line-up, lasciando il solo Steve "Ace" McArdle a ricoprire il ruolo di fondatore, il cantante chitarrista ex Lethal Fury ha "assoldato" Glen Reed al basso e Dan Kowal drummer dei connazionali Ravage. La premessa è d'obbligo, la parola innovazione o ricerca non sono lontanamente avvicinabile a "Pay It Blood", se quindi seguite filoni alternative thrash o groove rimarrete delusi, è un salto indietro di oltre un ventennio che in act quali At War, tornati in carreggiata con un buon "Infidel" l'anno scorso, i Forbidden dei primi due album, l'heavy Metal di stampo NWOBHM e l'hardcore thrash di gente come D.R.I. trova radici ferree su cui costruire la propria musica. Dieci brani adrenalinici e conditi spesso da ritmiche incalzanti che invogliano all'head sfrenato, è questo ciò che offrono, i rimandi alle realtà citate antecedentemente sono palesati più volte ma ben assorbiti ed è uno dei punti a favore di un album che nella titletrack così come in pezzi stile "Nuclear Holocaust", "The Gladiator", "Born Evil" e "Convicted Of Convinction" segnala come gli Skull Hammer partendo in sordina, andando col trascorrere delle tracce crescendo sia per qualità che prova strumentale della band, con l'ultima citata in cui Dan ci mette molto del suo fornendo un lavoro compatto e potente, siano ancora in fase di crescita e stiano cercando il loro centro compositivo seppur le premesse siano più che buone. "Pay It Blood" è un disco solido sorretto dalla passione per i tempi passati, con l'unica pecca riscontrabile in alcune linee vocali non proprio incastrate a dovere ma che diversi passaggi nello stereo vi faranno risultare alquanto trascurabile. In un periodo nel quale escono una miriade di release che si vantano di riportare in auge il sound eighties la differenza unica per poter valutare quanto davvero valga un album la fa l'anima di chi lo compone, è una caratteristica fondamentale che rende vivo il risultato cercato e voluto. Gli Skull Hammer non saranno eccelsi ma sono capaci di trasmettere la voglia che provano nel suonare i pezzi e questo fa di "Pay It Blood" un platter che gli amanti dell'old thrash non dovrebbero farsi scappare. |
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