Informazioni
Gruppo: Derelict
Titolo: Perpetuation
Anno: 2012
Provenienza: Montreal, Québec, Canada
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: derelictmetal.com - facebook.com/DerelictMetal
Autore: Bosj
Tracklist
1. Perpetuation
2. Spoils Of War
3. Expiry
4. Digital Birthright
5. Intricate Decay
6. Olympic
7. Ergogenic
8. Recreated
9. Yours To Surpass
10. Shackles Of Indoctrination
11. The Iridium Layer
12. Emergence
DURATA: 43:32
Come al solito Aristocrazia arriva con qualche mese di ritardo, ma arriva sempre. Secondo quanto preventivato poco più di un anno fa parlando delle tre tracce rilasciate nel 2011, i Derelict erano prossimi al rilascio del terzo album; tutto era pronto quindi quando questa primavera "Perpetuation" ha visto la luce.
Dodici tracce, di cui tre già note dallo scorso anno, di godibile, divertente, piacevole death metal moderno ottimamente suonato. "Moderno" da intendersi nel senso buono del termine, ovviamente: niente orpelli, tanta concretezza e voglia di suonare e, per non farsi mancare nulla, una buona varietà nel songwriting. Un lavoro maturo a tutti gli effetti, dalla scrittura dei brani alla confezione corredata dall'ottimo artwork di Cate Francis ("riciclato" dal demo dello scorso anno, ma qui in versione completa di retro ed inlays).
Nonostante altri avvicendamenti in lineup nell'ultimo anno (il bassista Sébastien Pittet, al momento della stesura di queste righe non fa già più parte della formazione, cui si è invece aggiunto un secondo chitarrista, Simon Cléroux, non presente in questa registrazione), la forza motrice del gruppo formata da Eric Burnet (voce), Jordan Perry (batteria) e Max Lussier (chitarra e seconda voce) si dimostra coesa e compatta, firmando in diversa misura tutte le dodici canzoni di cui "Perpetuation" si compone. I tre compositori forniscono approcci di songwriting diversi tra loro, tutti ugualmente godibili, permettendo al disco di assumere diverse sfaccettature: ora più brutale, ora più melodico, ora più tecnico, il tutto anche all'interno dello stesso brano e senza mai arrivare all'eccesso, ma mantenendo una coesione di fondo, una personalità ben definita che fa sì che il gruppo riesca ad evitare etichettature spesso troppo facili. I Derelict non sono cloni dei Kataklysm, non suonano come i Cryptopsy e decisamente non assomigliano ai Necronomicon: il pregio più grande dei Derelict è quello di suonare esattamente come i Derelict.
Non stiamo parlando di un disco che rivoluzionerà il death metal tecnico, per carità, però abbiamo a che fare senza ombra di dubbio con un disco ben fatto, sotto tutti i punti di vista; nessuna sbavatura, nessun difetto evidenziabile, provare per credere. Quindi, visto che la band è ipermediatica e lanciatissima su un po' tutti i canali online, da Facebook a Reverbnation, sfruttate l'occasione e fate un giro sulla loro pagina web, ché l'intero "Perpetuation" è in streaming che vi aspetta. E una volta sentito, compratene una copia.