Informazioni
Gruppo: Negatron
Titolo: Tenebre
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Black Tears Of Death
Contatti: myspace.com/564696170 - facebook.com/pages/Negatron/142864352399778
Autore: Dope Fiend
Tracklist
1. Tenebre
2. The Seven Angels
3. Wormwood Star
4. Tenebre Reprise Part I
5. The Fifth Angel
6. Rash Agitators Of Darkness
7. Tenebre Reprise Part II
8. Requiem
9. Im Handumdrehen
10. Tenebre Finale - In Ictu Oculi
DURATA: 53:39
Negatron è un monicker nuovo nella scena italica ma i più attenti potranno sicuramente notare che i musicisti coinvolti nel progetto non sono altrettanto sconosciuti. Il quartetto conta infatti in line-up Samael Von Martin (chitarra, basso, tastiere) e Demian De Saba (batteria), entrambi ex membri di gruppi come Abhor, Death Dies, Satanel ed Evol, oltre ad Alex "Krom" Kain dietro al microfono e la statunitense Belita Adair che si occupa di voce femminile ed organo.
Il debutto dei Negatron, "Tenebre", parafrasando le parole della band stessa, è un concept che ruota attorno alla Morte, che analizza i pensieri di un uomo in procinto di vivere i suoi ultimi attimi riflettendo sulle sue azioni e sulle conseguenze che esse hanno avuto. Più nello specifico, "Tenebre" è un tributo a Michelangelo Merisi (meglio conosciuto come Caravaggio), una rappresentazione degli ultimi pensieri dell'artista.
La finalità è indubbiamente ambiziosa ma la titletrack (assieme alle due successive "reprise") lascia immediatamente intendere che l'opera in questione è stata affrontata con il giusto impegno: un organo liturgico dall'incedere maestoso e lugubre viene accompagnato dalle vocals solenni e anatemiche di Belita, conferendo un certo grado di sacralità alla proposta.
Cambia invece il registro con pezzi come "The Seven Angels" e "Requiem": l'influenza più diretta dei sempreverdi Celtic Frost si unisce a putride reminiscenze Hellhammer e ad un incedere oscuro che mi ha portato alla mente un lieve retrogusto dei nostrani Bulldozer; il tutto viene però fagocitato da un'intelaiatura formata da un Doom potente, cadenzato e decisamente cupo a cui si potrebbero accostare i primi Cathedral e qualche spigolatura Cirith Ungol.
L'innesto della voce ruvida, sgolata e grezza di Kain aumenta lo spessore del parallelo con gli anni d'oro del Metal, quegli anni da cui sembra essere uscita una traccia opprimente e spaccaossa come "Wormwood Star" in cui un Doom quadrato e marziale si incontra, in certi punti, con una corrente perfida al limite con certe soluzioni proprie ai primi Death SS.
I Negatron guardano però ancora più indietro e con "The Fifth Angel" e "Rash Agitators Of Darkness" incontriamo i maggiori richiami settantiani, grazie ad un riffing particolarmente oscuro di matrice vagamente Pentagram che scava nel profondo dello Spirito riportando alla ribalta atmosfere sulfuree ed evocative come quelle musicate ai tempi da Black Sabbath e Black Widow (con le dovute differenze stilistiche, sia chiaro).
Un approccio differente è invece quello presente in "Im Handumdrehen", un pezzo bipolare che si avvale dapprima di un angosciante e luciferino incantesimo acustico, il quale viene poi alternativamente spezzato dagli ingressi distruttivi della voce e della strumentazione distorta che portano in grembo un'oscurità ancora maggiore, un globo gravido di demoniaca assenza di luce, uno spazio cosmico in cui la Morte è la sovrana indiscussa.
Tirando le somme, "Tenebre" è un disco gradevolmente ancorato al passato ma ricolmo di personalità e di soluzioni estreme che non potranno che fare la felicità di coloro che amano i vari gruppi citati.
L'uscita è disponibile in digipak limitato a trecento copie quindi dovreste muovervi: non lasciatevelo scappare, potreste pentirvene!