Informazioni
Gruppo: Autopsy
Titolo: Macabre Eternal
Anno: 2011
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Peaceville Records
Contatti: Sito Ufficiale - Myspace - Facebook
Autore: Mourning
Tracklist
1. Hand Of Darkness
2. Dirty Gore Whore
3. Always About To Die
4. Macabre Eternal
5. Deliver Me From Sanity
6. Seeds of the Doomed
7. Bridge Of Bones
8. Born Undead
9. Sewn Into One
10. Bludgeoned And Brained
11. Sadistic Gratification
12. Spill My Blood
DURATA: 01:05:27
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"Macabre Eternal" è un disco di death metal composto e suonato accuratamente, la formazione di Reifert non ha dimenticato quali siano da sempre i marchi di fabbrica che li contraddistinguevano, troverete il marciume più gretto, le divagazioni ambientali tendenti al doom contorniate però da una fase evolutiva aperta, è difficile non notare come in alcuni momenti il riffing del duo formato da Coralles e Cutler provi a fare qualcosa di diverso arrivando a innescare anche un processo d'addensamento melodico riscontrabile in una "Bridge Of Bones".
Le hit che faranno saltare dalla sedia chi attendeva spasmodicamente questo come-back non mancano, come non citare l'opener "Hand Of Darkness", "Dirty Gore Whore" e la lunga "Sadistic Gratification" che probabilmente accorciata di due o tre minuti avrebbe reso anche di più; d'altro canto è possibile notare come non ci siano scivoloni o pezzi definibili filler il che vuol dire che il disco è di quelli che si lasciano godere dal primo all'ultimo secondo, non è un buon motivo per farlo vostro?
Certo se paragonato ai lavori seminali dell'act californiano, "Severed Survival" e "Mental Funeral", questo rimane comunque relegato in una posizione decisamente distante affianco (e secondo il sottoscritto superando) come valore espresso il terzo e ultimo capitolo prodotto negli anni Novanta "Acts Of The Unspeakable".
Una proposta, quella di "Macabre Eternal", che sa tanto di passato, proprio per questo la produzione forse un tantino troppo pulita rispetto agli standard abituali a cui ci hanno abituato gli Autopsy ne limita lievemente le capacità atmosferiche, un peccato perché claustrofobia e malevolenza schizoide che t'inchiodano all'interno di una bella e allettante cassa da morto erano e sono le caratteristiche che hanno fatto grande la musica del combo.
Tirando le somme, non ci si può lamentare, il ritorno di Sean & soci e di quelli che valgono, chissà che nei prossimi anni, magari a non troppo distanza da una buonissima prova qual è "Macabre Eternal", non diano alle stampe improvvisamente un ennesimo "must have"?