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lunedì 29 agosto 2011IMMERSED - In The Ire Of CreationInformazioni Gruppo: Immersed Titolo: In The Ire Of Creation Anno: 2011 Provenienza: Canada Etichetta: Unique Leader Contatti: www.myspace.com/immerseddeathmetal Autore: Mourning Tracklist 1. I Have Seen The End 2. In The Ire Of Creation 3. Transparent Monstrosities 4. Desolate Wanderings 5. Ruthless Transgression 6. Howling From The Grave 7. Colossal Abomination 8. Cower 'Neath His Shadow DURATA: 27:54 Dal Canada arrivano gli Immersed e il loro "In The Ire Of Creation", band giovane, suono d'ultima generazione pulito ed equalizzato con maestria grazie al lavoro svolto da due personaggi esperti quali sono Chris Bradley dei Beneath The Massacre e Christian Donaldson, drummer tech per un certo Flo Mounier, vi dice qualcosa questo nome? Suoneranno mica come gli Obscura o gli Origin? No, sono ancora lontani da quel livello di complessità, le trame sono meno fitte e la proposta non è poi molto complessa da spiegare nella sua forma devota a un continuo girare su velocità in crescendo, riffato tecnico e melodico. Act quali Cryptopsy, Decapited e i nostrani Fleshgod Of Apocalypse per la modernità che avvolge la musica possono ritenersi fra i punti cardini di un sound che ha nel drumming devastante di Stef Kushneriuk l'arma in più, è praticamente una macchina d'assalto per violenza, stop'n'go improvvisi e tutto ciò che concerne il macerare le carni utilizzando la totalità del drumkit a sua disposizione. La collisione con le strutture tendenti al "core" non stenterà ad arrivare all'orecchio, già dalla titletrack infatti ne noterete una infarcitura anche se le dosi saranno e rimarrano ridotte al minimo e non può che farmi piacere. La bravura dei chitarristi Stephan Meloche e Mike Chambers nell'assestare fraseggi di chitarra in clean e assoli all'interno dei brani, come avviene in "Desolate Wanderings" e "Howling From The Grave", mostra che i musicisti hanno tenuto in discreta considerazione anche la parte legata agli arrangiamenti che spesso risulta essere il tallone d'Achille di molti platter e riuscirà a sviare ogni dubbio sulle doti poste sul piatto della bilancia. Songwriting maturo e una prova orchestrale di buona levatura, con il cantante Mark Phillips che graffia e va in growl alternando le due impostazioni con bravura e il bassista Gareth Allix inquadrato perfettamente nel ruolo di coproduttore delle basi, completano un quadro che ha dato come risultante un "In The Ire Of Creation" che nella sua seppur breve durata riuscirà a fornirvi la dose di mazzate che andate cercando. Non ci credete? Provateli, certo gli old schooler non gradiranno ma anche a loro rivolgo l'invito, perché non fare almeno un tentativo? Tecnico, moderno e ben prodotto? Alle volte non è solo plastica e riesci ad ascoltarlo arrivando sino in fondo. |
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