Informazioni
Gruppo: Inside It Grows
Titolo: Beyond The Ghosts
Anno: 2011
Provenienza: Grecia
Etichetta: non disponibile
Contatti: Myspace - Bandcamp - Facebook
Autore: M1
Tracklist
1. A Starless Night
2. An Island With No Sea
3. Weak At Heart
4. Bring The Rain
5. Losing Myself
6. Fiction
7. Blessed No More
DURATA: 32:16

Terminata l'introduttiva "A Starless Night", che già mi richiama in testa un nome ben noto e preciso, "An Island With No Sea" porta alle nostre orecchie sonorità che nulla hanno a che fare col Mediterraneo, al contrario si collocano oltreoceano. Sto parlando di quel calderone ribattezzato metalcore, che a sua volta ha pescato (per molti in maniera distorta) dalla Svezia. Il gruppo di riferimento che ho in mente, pur essendo gallese, è fra i massimi esponenti a livello mediatico del settore: i Bullet For My Valentine. Detto questo il 95% dei nostri lettori abbandonerà la sala, pardon, la lettura, maledicendo il sottoscritto per i preziosi secondi persi. Per il restante 5% proseguo nella disamina.
Tutti i pezzi presentano una spiccata tendenza melodica, sono ricchi di atmosfere malinconiche e agrodolci, stacchi "intimi" e la voce pulita è dominante, spesso arrivando a essere quasi stucchevole per quanto è "zuccherosa". Quando le ritmiche si velocizzano e il suono si fa più spesso e corposo (vedi l'incipit di "Weak At Heart" o "Bring The Rain") ecco fare capolino linee vocali appena più sporche ma senza mai esagerare. I nostri comunque paiono muoversi in questo continuum in maniera sin troppo canonica, i momenti in grado di catturare l'attenzione sono assenti, i minuti passano tuttavia resta davvero poco. Qualche assolo sparso qua e là non è sufficiente. Leggermente diversa si pone "Fiction", canzone che potrebbe benissimo collocarsi sul circuito di Mtv grazie al suo essere una semi-ballad dall'attitudine "rock".
In tutta sincerità credo che "Beyond The Ghosts" al momento possa catturare unicamente gli sfegatati di questi suoni, coloro i quali non rinunciano all'(emo) metalcore nemmeno a colazione. Ai ragazzi del gruppo consiglierei di allontanarsi da queste lande (e da It Dies Today o As I Lay Dying) puntando piuttosto sugli altri nomi citati sulla pagina Facebook come Fields Of The Nephilim, Primordial, Katatonia, Porcupine Tree e Old Man's Child; le qualità tecniche sembrano esserci, come emerge da alcune sezioni strumentali ("Blessed No More"), quindi sta tutto alla volontà.